Rosse, dolci o amare: le arance

L’arancio, denominato Citrus sinensis, appartiene alla famiglia delle Rutacee ed è un albero da frutto sempreverde; originario della Cina e dei paesi del Sud Est asiatico, qui la cui presenza pare attestarsi già intorno alla metà del III millennio a.C.

La sua diffusione nel bacino del Mediterraneo, risale agli Arabi del II-VIII secolo. Poi, con le navigazioni e le grandi scoperte del 1400-1500 si ebbe la diffusione delle arance dolci nell’Europa mediterranea, in Spagna, Liguria, Calabria e Sicilia.

 

Arance Ortofrutta Trevi srlColtivazione dell’arancio

Clima. Come accade per la maggior parte degli agrumi, anche l’arancio riesce ad adattarsi piuttosto bene al clima mediterraneo caratterizzato dall’assenza di stagioni con temperature estreme.

La posizione ottimale per quest’albero prevede una sua esposizione in luogo luminoso e soleggiato ma riparato dal vento.

Nonostante il facile adattamento, è necessario fare attenzione che le temperature non scendano sotto i 4°, poichè le gelate possono causare la caduta di tutti i fiori e, se eccessive, portare anche alla morte della pianta.

Arance Ortofrutta Trevi srlTerreno e Irrigazione. Il terreno deve essere ben drenato e sciolto, con un’irrigazione regolare da intensificare soprattutto nei mesi estivi.
Per ottenere frutti succosi sarà necessario garantirgli abbondante acqua e, se possibile, utilizzare un impianto di irrigazione automatizzato.
Le radici crescono in profondità, dunque, è opportuno, non solo coprire la pianta in inverno ma anche procedere con la pacciamatura intorno al fusto.
Non è raro assistere alla coltivazione dell’arancio anche in vaso. Sicuramente lo spazio minore che si ha adottando questa soluzione non permette alle radici dell’albero di svilupparsi in modo totale ma il suo posizionamento in vaso vi permetterà di rimuoverlo dall’ambiente freddo all’occorrenza.
Arance Ortofrutta Trevi srlIn ogni caso non possono venir meno tutte quelle attenzioni nei confronti della pianta che si hanno con impianto in terreno. Ovviamente le dimensioni del vaso in cui riporremo il nostro arancio devono essere superiori alla sua chioma di almeno due terzi e, se necessario, si dovrà procedere a travasare l’albero.

Concimazione. La concimazione è consigliata, tramite concime granulare ogni 3-4 mesi. Il fertilizzante può essere sparso sul terreno. Parallelamente ad essa si deve garantire una buona irrigazione, avendo cura di evitare che la terra del vaso resti secca.

Potatura. Gli aranci, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, registrano un periodo di semi dormienza, che permette al coltivatore di occuparsi di operazioni importanti alla salute della sua pianta, ovvero curare i nuovi innesti e potare.
Procedere alle potature risulta necessario soprattutto per le piante più giovani, prossime alla fioritura. Le più adulte, invece, necessitano di interventi minori.

La fioritura e la nascita dei frutti

Non tutti forse sanno che i semi delle arance sono fertili: utilizzando essi è possibile ottenere una pianta. Tuttavia, come tutti gli agrumi, anche l’arancio è un ibrido e dunque non produrrà fiori e frutti o, in caso riesca in questo, non saranno mai uguali all’iniziale che li ha generati.
Per la propagazione dell’arancio si procede per “via vegetativa”; i metodi sono due: per talea o innesto.
Quest’ultimo è il metodo più utilizzato: con tale procedura innestiamo l’arancio su una pianta vigorosa che possa produrre i frutti. In questi casi si è soliti fare gli innesti “a spacco” o “a corona”.
La produzione dell’arancio “per talea” invece prevede, in primavera inoltrata, il taglio degli apici dei rami privi di fiori e frutti.
Si asportano i rametti della parte bassa e si conservano in un luogo riparato fino a quando non germoglieranno.
Le piante così ottenute devono essere lasciate in vaso per almeno 2-3 anni, prima di poter essere poste a dimora nel luogo prescelto.

Tipi di arance

Le arance si distinguono per colore o gusto; dolci o amare, rosse o bionde. Le più comuni in commercio sono:

  • Tarocco, rotonda e priva di semi, inizia la sua maturazione ad inizio dicembre.
  • Sanguinello, rotonda, succosa ma poco dolce; viene raccolta tra febbraio e aprile.
  • Valencia, rotonda e succosa, senza semi, si raccoglie in primavera, tra aprile e giugno;
  • Navel, rotonda e con gusto dolce, prevede una raccolta tra dicembre e maggio.

Le più succose sono ideali per le spremute. L’arancia fa parte di quel gruppo di frutti che generalmente chiamiamo “agrumi”; insieme al pompelmo, le clementine, il cedro e i limoni, si caratterizzano per il gusto acidulo.

 

Il frutto, l’arancia, ha inizialmente una colorazione verde che progressivamente varia e, a seconda delle tipologie di arance, acquista il colore definitivo, dal giallo al rosso.
L’arancia è caratterizzata al suo esterno da una buccia ruvida e spessa, il pericarpo; la parte interna, commestibile è suddivisa a spicchi ed è chiamata endocarpo. La pellicina amarognola e bianca che riveste la parte succosa interna è chiamata albedo o mesocarpo.
In commercio esistono arance dette “da tavola” ovvero quelle da consumare come frutto a spicchi e quelle da spremere. La tipologia di arance dette “di Sicilia” (tarocco, sanguinello e moro) sono tipiche di questa regione ma, ormai, vengono  coltivate anche in altre regioni, soprattutto in Calabria.

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Le proprietà nutritive delle arance

Siamo soliti associare le arance alla vitamina C; non è un errore. Sono infatti una fonte di vitamine, oltre alla C (basterebbe consumare 3 arance al giorno per raggiungere il fabbisogno giornaliero) troviamo i gruppi A e B.

L’importanza della vitamina più nota, la C, è quella di rafforzare il nostro sistema immunitario, prevenendo, nel periodo dell’anno in cui viene consumata,  raffreddori e malanni stagionali.

Inoltre, in questo frutto sono contenuti bioflavonoidi che insieme alla vitamina C, risultano importanti per la ricostituzione di collagene e nel rafforzamento di ossa, denti, tendini e legamenti. In tal senso questo binomio è un alleato anche nella prevenzione alla fragilità capillare. Inoltre la vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro.

L’arancia è anche ricca di terpeni, tra cui il limonene, contenuto nella buccia degli agrumi: esso aiuta nella prevenzione di alcuni tumori. La qualità “rossa” è ricca di antocianine, che contrastano gli stati infiammatori. Molte delle sostanze nutritive possedute dalle arance sono contenute nella parte bianca che riveste lo spicchio; un loro consumo a spicchi ne favorisce, dunque, l’assunzione, piuttosto che un loro consumo come “spremute”.

Arance in cucina

Con la scorza di arancia possiamo conferire un inconfondibile profumo agrumato ad ogni nostra salsa o impasto. Ogni torta, anche la più semplice acquisterà un profumo genuino e fresco.
Ne vediamo un esempio qui sotto. Ovviamente se utilizziamo la buccia del frutto è sempre buona abitudine acquistarne provenienti da agricoltura biologica o, comunque, non trattati.

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Torta soffice ACE

 Ecco gli ingredienti per uno stampo dal diametro di 24 cm:

  • Uova 3;
  • Zucchero 25g,
  • Sale 1 pizzico;
  • Lievito per dolci 1 bustina;
  • Carota 1,
  • Arancia 1 e la sua scorza;
  • Farina 00 250 gr;
  • Olio di semi 100 ml;
  • Limone 1/2 e la scorza.

Montate le uova con lo zucchero ed il sale, fino a quando non si gonfieranno e diventeranno chiare; peliamo la carota e mixiamola.

Grattugiamo la buccia dell’arancia poi spremiamola estraendone il suo succo. Ripetete queste due operazioni anche con il limone. Al composto ottenuto aggiungiamo i succhi di arancia e limone, le carote e l’olio.

A parte, in una ciotola, setacciamo farina, insieme al lievito ed aggiungiamo la scorza di arancia e limone.
Incorporiamo tutto ed amalgamiamo fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Riversiamolo nello stampo rivestito da carta da formo in modo che non si attacchi durante la cottura. Cuociamo in forno già caldo a 180 °C per 30-35 minuti. Lasciate raffreddare poi spolverate con zucchero a velo.

 

Arance candite al cioccolato

  • Arance bio 150 g. di bucce, 1 kg di arance
  • Acqua 150 g;
  • Zucchero 150 g;
  • Cioccolato fondente 200 g.

 

Laviamo ed asciughiamo le arance, togliendo le calotte; poi incidiamo la buccia realizzando 6 spicchi ad ogni arancia: così tiriamo via la buccia.

Tagliamo quest’ultima in listarelle dell’ampiezza di circa 1 cm e riponiamole in una ciotola ricoperte di acqua, lasciandole riposare per una notte.

 

Scoliamole e, ricoprendole nuovamente di acqua, facciamole bollire sul fuoco; queste operazioni sono necessarie per eliminare parte del sapore amaro tipico della loro buccia. Se continuano ad esserlo, potete ripetere l’operazione più di una volta.

A questo punto uniamo le arance allo zucchero e, sempre in un pentolino con l’acqua, portiamo nuovamente a bollore mantenendo la fiamma media; cuociamo una decina di minuti, fino a quando non avranno creato uno sciroppo.

Ora prendetele una ad una, aiutandovi con una pinza e disponetele su una teglia rivestita con carta da forno; dovranno asciugare per 4-6 ore circa. Così preparate, le scorze di arance possono essere consumate come canditi; possiamo aggiungere loro un tocco di golosità: sciogliamo il cioccolato fondente e una ad una intingiamo in esso le arance. Disponiamole ben separate su una teglia ed aspettiamo che il cioccolato, asciugandosi, solidifichi.

Pesce in succo di aranciaArance Ortofrutta Trevi srl

  • Cernia (o altro pesce) 1Kg;
  • Arance 12 fette;
  • Farina e sale q.b.;
  • Maizena 1 cucchiaino;
  • Succo di arancia 250 ml;
  • Olio di semi 1 l.

Iniziamo con il pulire per bene i filetti di pesce, poi infariniamoli. Riscaldiamo dell’olio e friggiamo il pesce fino a quando non si dorerà. Scoliamo i filetti  su della carta assorbente in modo che perdano l’olio in eccesso.

Facciamo bollire il succo d’arancia; versiamone una parte in una ciotola e stemperiamo in esso la maizena. Uniamo il composto a tutto il succo e portiamo ad ebollizione nuovamente fino a quando la salsa risulterà ben addensata. Cospargiamo i filetti con la salsa e serviamo.

Le arance sono un ottimo ingrediente per realizzare una squisita marmellata; il sapore agrumato, spesso, non piace a tutti ma è assolutamente da provare. Vi lasciamo il link alla sua ricetta, anche in questo caso è indispensabile l’impiego di arance biologiche o non trattate, poichè nella preparazione vengono utilizzate anche le bucce.

 

Vi piacciono le arance? Come siete soliti consumarle? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre alle arance, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

 

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