Cavoletti di Bruxelles
I cavoletti di Bruxelles, il cui nome scientifico è Brassica oleracea var. gemmifera, sono un alimento molto utilizzato nella cucina moderna e quotidiana. Appartengono alla grande famiglia delle Crocifere, piante caratterizzata dal fiore a quattro petali (la stessa di cavoli, broccoli e rucola); sono particolarmente apprezzati per realizzare ricette tipicamente invernali e autunnali.
Agglomerati di foglie
L’origine della loro coltivazione sembra risalire al XIII secolo; e, come è facile intuire, il loro nome si riferisce a quella che dovrebbe essere la prima zona che, pare, abbia accolto la loro originaria coltivazione, in prossimità della città belga. Tuttavia sono una specie fortemente coltivata anche in Italia.
Quando si acquistano, è bene controllare che non abbiano foglie ingiallite e che siano tutti più o meno della stessa grandezza, in modo che possano cuocere uniformemente.
I cavoletti non sono altro che i germogli ascellari della pianta, ovvero degli agglomerati di foglie a forma globulare che crescono al di sotto delle foglie principali. Sono formati da foglioline l’una sopra all’altra.
La pianta da cui sono prodotti, presenta un fusto che può raggiungere fino a 1 metro di altezza con foglie più o meno rotonde all’apice, rugose e di colore verde.
Il fusto termina con un ciuffo di foglie a palla; lungo di esso si innestano altre foglie con germogli a forma di glomeruli arrotondati (cavolini) che possono raggiungere un numero di 25-30.
La coltivazione dei cavoletti di Bruxelles
Il clima preferibile per la coltivazione è quello mediamente fresco mentre il terreno ideale è solitamente quello più morbido e di medio impasto, arricchito con concimi azotati o organici.
Anche se i cavoletti di Bruxelles possano essere coltivati tutto l’anno, la semina è solitamente compresa tra giugno e ottobre in modo da garantire un buon raccolto dall’inizio dell’autunno fino ai primi mesi dell’inverno.
La coltivazione è estremamente semplice e lineare: una volta piantati i semi, si aspettano un paio di settimane per trapiantare il germoglio nato da essi. Necessitano di acqua soprattutto subito dopo il trapianto e nella prima fase di ingrossamento.
La raccolta degli ortaggi
Avviene quando i germogli ascellari raggiungono la grandezza adatta al consumo: in genere un paio di mesi dopo il trapianto definitivo.
Per la manutenzione, si provvede alla rimozione delle erbacce o di altre specie infestanti che possono ostacolare la loro crescita; si possono registrare anche rese di 1-2 kg/mq.
Questa tipologia di cavoletti sono ortaggi utilizzati soprattutto nella cucina del nord, anche se, grazie alle loro numerose proprietà nutritive si sta diffondendo in tutta Italia. A differenza del cavolfiore, ad esempio, o dei broccoli, i cavoletti sono i germogli e non il fiore della pianta.
Le proprietà dei cavoletti di Bruxelles
Dal punto di vista nutrizionale essi contengono principalmente acqua, grassi, proteine, zuccheri e fibre alimentari.
Sono ricchi di sali minerali, come calcio, sodio, potassio, fosforo, magnesio, ferro, selenio, rame, manganese e zinco; particolarmente elevato anche l’apporto di vitamine, come A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K e J.
Inoltre contengono folati, beta-carotene, luteina e zeaxantina. Si trovano in essi molti amminoacidi, come cistina, arginina, fenilalanina, lisina, leucina, istidina, metionina, treonina, triptofano e valina.
Grazie a tutte queste sostanze nutritive, i cavoletti agiscono positivamente nella prevenzione tumorale offrendo al nostro organismo ottimi benefici.
Il loro consumo contribuisce al corretto funzionamento delle proprietà diuretiche e antinfiammatorie; abbassano il colesterolo e, inoltre, hanno uno scarso apporto calorico, ponendosi come un ottimo ingrediente da inserire nella nostra dieta.
I cavoletti di Bruxelles sono ricchi di antiossidanti, importanti elementi in grado di contrastare l’attività dei radicali liberi. Le uniche controindicazioni possono essere i problemi digestivi e la flatulenza.
Dall’orto alla cucina: cavoletti in padella con pancetta
Cuocere i cavoli in padella dopo una leggera sbollentata è sicuramente il modo più veloce per prepararli. L’aggiunta di pancetta conferirà loro un gusto più deciso. Ecco cosa ci serve:
- q.b.
Tagliamo i cavoletti a metà per la loro lunghezza e riponiamoli in una pentola, ricoperti di acqua. Aggiungiamo 2 cucchiai di olio, sale e facciamo bollire; dopo un paio di minuti scoliamoli.
Tagliamo la pancetta a listarelle sottili e facciamola rosolare qualche minuto in una casseruola con 3 cucchiai di olio; uniamo la cipolla e pezzi e proseguiamo fino a quando non imbiondirà, dopo circa 3-4 minuti.
Unite il prezzemolo tritato, una presa di paprica dolce (nelle dosi che preferite), i cavoletti e l’acqua necessaria a coprire a filo e proseguite la cottura a fiamma vivace fino a quando il liquido non sarà evaporato per circa un quarto d’ora. Servite ben caldi!
Barchette di brisèe con cavoletti
- Sale e pepe q.b.;
Ecco un simpatico secondo piatto in cui possiamo utilizzare questo ortaggio come farcitura: il risultato è garantito! Le barchette possono essere utilizzate anche come antipasto.
Puliamo e laviamo i cavoletti; lessiamoli in acqua bollente, un po’ salata poi scoliamoli e facciamoli raffreddare. Sminuzziamoli e amalgamiamoli con le uova sbattute, aggiungendo anche sale e pepe. Togliete la parte interna nera alle code di gambero; imburrate e infarinare gli stampini e riempiteli con la pasta brisèe.
Riempite le barchette con il composto preparato; guarnite ogni stampino con una coda di gambero e infornate per circa un quarto d’ora a 180°. Sfornate e servite.
Cavoletti gratinati
In questa ricetta i cavoletti si trasformano in qualcosa di appetitoso a cui è impossibile resistere: anche i bambini non potranno farne a meno. Ecco cosa ci servirà:
- Cavoletti di Bruxelles 700 g;
- Burro 50 g;
- Pancetta tesa 100 g;
- Formaggio Emmenthal 100 g.;
- Besciamella 500 g;
- Olio Extravergine di Oliva 2 cucchiai;
- Sale e pepe q.b.
Lessiamo i cavoletti in acqua salata per 10 minuti, scolateli e teneteli da parte. Per preparare la besciamella è necessario far fondere il burro e aggiungete la farina.
Poi unite il latte poco alla volta onde evitare la formazione di grumi. Dovrete ottenere un composto non troppo liquido che si addenserà del tutto durante la cottura in forno.
Non appena la besciamella si sarà addensata (anche secondo i vostri gusti) salatela e aggiungete della noce moscata a piacere.
Intanto tagliate la pancetta a listarelle e fatela rosolare in padella; aggiungete, successivamente, anche i cavoletti di Bruxelles e fateli saltare per pochi minuti. Infine imburrate una pirofila e trasferite al suo interno i cavoletti con la pancetta.
Grattugiate l’emmental all’interno della besciamella e mescolate in modo che si sciolga. Tagliate il formaggio rimasto a dadini e distribuitelo sui cavoletti; versate, quindi, la besciamella coprendo tutti gli ingredienti.
Infornate la pirofila a 180°C per 15 minuti. Quando i cavoletti saranno ben gratinati in superficie, sfornate e fate riposare poi servite.
Vi piacciono i cavoletti di Bruxelles? Come siete soliti mangiarli? Li utilizzate soprattutto come contorno oppure per realizzare condimenti per primi piatti? Grazie per aver letto questo post. Lasciateci un commento qui sotto, saremo lieti di leggervi.
Presso la Trevi srl troverete un ampio assortimento di ortaggi appartenenti alla famiglia dei cavoli. Veniteci a trovare, vi aspettiamo insieme a tutti i nostri prodotti, sempre freschi. Ci troviamo a due passi dalla Fontana di Trevi.
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