Porri come antibatterico naturale
I porri sono un alimento ampiamente utilizzato poichè si raccoglie tutto l’anno; sono ricchi di sostanze benefiche e sostituiscono in modo eccellente la cipolla o l’aglio. Il porro, il cui nome scientifico è Allium porrum, è una pianta erbacea monocodiledone biennale, che appartiene alla famiglia delle Liliaceae.
Semina e coltivazione dei porri
Semina. Si effettua da fine inverno e può essere svolta in modo scalare, operando con diversi trapianti, a partire da fine aprile; esistono diverse varietà di porri, per cui si possono scegliere sia la tipologia estiva che quella autunnale-invernale.
Se si decide di utilizzare un semenzaio a letto caldo, effettuando più trapianti, si può cominciare la semina a partire da fine aprile. I porri estivi dovranno essere seminati prima della primavera e colti ad inizio estate mentre quelli autunnali si coltivano da marzo e si colgono a settembre.
Trapianto. Il seme germina in una decina di giorni e dopo un mese può essere trapiantato: si procede collocando nel terreno le piantine con radice nuda, quando sono alte circa 10-15 cm. A quest’operazione deve seguire un’irrigazione abbondante.
Clima. La pianta del porro preferisce il clima temperato e mediterraneo, evitando temperature eccessivamente rigide ma anche quelle estremamente calde. La tipologia invernale resiste a temperature più alte, permettendo una sua ampia coltivazione e utilizzazione tutto l’anno.
Terreno. Ideale è quello morbido, da arricchire ciclicamente con concime (letame o sabbia) per garantire una buona distribuzione delle sostanze nutritive e un rapido drenaggio dell’acqua. È opportuno evitare un suolo troppo compatto che potrebbe determinare ristagni di acqua.
Raccolta e conservazione dei porri
A differenza di aglio e cipolla che appartengono alla stessa famiglia ma che si presentano in forma di bulbo arrotondato o suddiviso in spicchi, il porro è formato da una serie di foglie, dette guaine.
Esse sono sovrapposte tra loro a formare una specie di cilindro: sono bianche nell’area inferiore, ovvero quella che si sviluppa sotto terra mentre diventano verdi nella parte superiore che fuoriesce dal terreno.
Nel suo consumo l’estremità verde del porro è eliminata: la bianca viene utilizzata affettata o a tronchetti. La raccolta si effettua quando il porro raggiunge i 2-3 cm di diametro e questo si verifica, solitamente, dopo 3-4 mesi dal trapianto oppure 5-7 mesi dalla semina.
L’operazione di raccolta è piuttosto semplice: basterà estrarre l’intera pianta dal terreno, eliminando radici e foglie verdi più dure.
Conservazione. Il porro si conserva piuttosto bene, in un luogo fresco e buio per circa un mese mentre in frigorifero può mantenersi fino due mesi.
Imbianchimento dei porri: di cosa si tratta?
Molti ortaggi, tra cui sedano, finocchi, cardi, sono oggetto di questa operazione che permette di rendere più tenere e meno fibrose le parti commestibili. Si tende a coprire i porri dalla luce solare, evitando così la produzione di clorofilla e migliorandone il gusto.
L’imbianchimento dei porri avviene tramite rincalzatura, ovvero terra in quantità abbondante viene addossata all’ortaggio, soprattutto i primi 10-15 cm devono essere rincalzati in modo cospicuo; tale operazione deve essere effettuata almeno due settimane prima della raccolta.
Proprietà benefiche dei porri
I porri sono composti maggiormente di acqua; la restante parte contiene carboidrati, zuccheri, fibre vegetali, proteine e grassi.
Buono è il contenuto di sali minerali come ferro, sodio, potassio, magnesio, zinco, rame, manganese, selenio, calcio e fosforo. Contengono vitamine del gruppo A e B a cui si aggiungono le vitamine C, E, K e J.
A differenza di quanto potrebbe sembrare, è presente anche una buona quantità di beta-carotene, luteina e zeaxantina. Inoltre, come l’aglio, il porro è un efficace antibiotico naturale: questa proprietà curativa è dovuta dall’allicina, un enzima con proprietà antibatteriche e antivirali; e già in tempi antichi era utilizzato con finalità antisettiche.
Tra i benefici riferibili a questo enzima ci sono il sollievo per reumatismi e artirite. Inoltre, i porri hanno marcate proprietà carminative, ovvero inibiscono la formazione di gas intestinali evitando l’insorgenza del meteorismo e di aerofagia.
Al loro interno è presente un alto contenuto di oli essenziali che, stimolando la produzione di succhi gastrici, aiutano a migliorare la digestione.
É un alimento dal basso apporto calorico ma dal potere saziante; inoltre la presenza di fibre ne fa un ottimo alleato nella pulizia intestinale.
Un consumo regolare di porri, abbassa il colesterolo e, la buona quantità di antiossidanti contenuti, aiuta a prevenire l’invecchiamento della pelle.
Il porro non ha nessuna controindicazione nello specifico; tuttavia è preferibile limitarne il consumo se si soffre di pressione bassa.
I porri in cucina
I porri, appartenendo alla stessa famiglia dell’aglio e delle cipolle e, generalmente, vengono associati alla preparazione di piatti salati.
Per cucinare i porri, potete pulirli tagliando loro le foglie verdi e lavando accuratamente la parte bianca con acqua e un pizzico di bicarbonato. Il più delle volte, per essere cucinati, vengono tagliati in rondelle.
Gratin con patate
Un contorno perfetto per una cena tra amici. Tagliate a rondelle i porri precedentemente puliti e le patate. Imburrate una teglia da forno, stendete sul fondo, a strati, patate e porri. In un pentolino fate cuocere per qualche minuto della panna con un pizzico di sale e uno spicchio di aglio. Quando si sarà addensata, togliete l’aglio, spegnete e versatela sopra ai porri e patate, spolverando con abbondante parmigiano poi infornate a 180° per circa 30 minuti.
Vellutata di porri, zucca e patate
Il clima invernale rende particolarmente appetitosa una vellutata di porri, zucca e patate: davvero confortevole, da gustare nelle giornate più fredde.
- Zucca Gialla 1 kg;
- Patate 500 g;
- Porro (parte bianca) 100 g.;
- Acqua 450 ml;
- Rosmarino 20 g.;
- Noce Moscata 20 g.;
- Sale q.b.;
- Olio Extravergine di Oliva 75 ml;
Prepariamo gli ingredienti della vellutata; peliamo le patate e la zucca togliendo filamenti, semi e buccia. Tagliamo a pezzetti entrambi. Proseguiamo eliminando la parte verde del porro, più esterna e tagliando sottilmente a rondelle la parte bianca.
In una pentola facciamo soffriggere leggermente olio, porri e zucca insieme alle patate; prestiamo attenzione che niente si attacchi al fondo. Aggiungiamo sale, sale, rosmarino, noce moscata e acqua.
Lasciamo cuocere a fuoco medio, mescolando. Non appena tutto risulterà cotto e morbido procediamo a creare la nostra vellutata utilizzando un mixer ed ottenendo una crema densa e morbida.
I porri possono essere un perfetto condimento anche per un primo piatto di pasta. Qui troverete una squisita ricetta per preparare in modo veloce delle saporite linguine ai porri.
Quiche porri e pancetta
Per realizzare questa torta salata vi serviranno pochi ingredienti: il risultato, oltre ad essere originale, sarà veramente appetitoso. L’inserimento del latte e della panna è facoltativo; in loro assenza riducete la quantità delle uova e aggiungete del formaggio o della mozzarella filante. Otterrete un composto meno voluminoso ma ugualmente gustoso. Ecco gli ingredienti necessari per una teglia da 24 cm:
- Pasta briseè 300 g;
- Porri 250 g.;
- Pancetta 100 g.;
- Latte intero 100 ml (facoltativo);
- Panna 100 ml (facoltativa);
- Uova 3;
- Sale e Pepe q.b.;
- Burro 40 ml.
Iniziamo con il pulire e tagliare i porri a fette e a farli stufare in padella per circa un’ora a fuoco basso, insiema ad una noce di burro; aggiungete all’occorrenza un mestolo di acqua o di brodo vegetale in modo da evitare che si brucino.
Distendete la pasta brisè su una teglia da forno, bucherellatela con una forchetta e ricopritela con della carta da forno, posizionandovi al di sopra dei legumi in modo che il loro peso facciano aderire il foglio di carta alla superficie.
Infornate a 200°C per 20 minuti circa; appena sfornata spennellate la superficie con un uovo e infornate nuovamente per altri 7 minuti.
Sbattete le rimanenti uova con sale e pepe; aggiungete il latte e, se volete, anche la panna mescolando fino ad ottenere un composto denso e omogeneo.
Distribuite i porri sulla base di brisè, poi cospargete con la pancetta. Versate infine il composto di uova, latte e panna. Lasciate cuocere per altri 20 minuti a 200°C o fino alla doratura che desiderate. Attendente cinque minuti dopo averla sfornata e servitela ancora calda.
Quadrucci di taleggio e porri
Pulite i porri, eliminando loro la parte verde e il fondo; lavateli per poi inciderli in modo da poterli sfogliare, ottenendo circa 24 guaine esterne.
Tagliate a rondelle la parte interna poi scottate in acqua bollente e salata le guaine esterne per circa 4 minuti; lasciamo raffreddare tutto. In un tegamesciogliete una noce di burro e rosolate i porri per 2 minuti, aggiungendo poi il sale e il pepe, facendoli cuocere a fuoco basso altri 10 minuti.
Eliminate la crosta del formaggio e tagliatelo in pezzetti. Ora dovremo posizionare i porri brasati, un cucchiaino circa, sulla superficie della guaina, aggiungere il formaggio ed altri porri per poi chiudere il tutto avvolgendo nella guaina.
Procediamo così e prepariamo 12 quadrucci che passeremo prima nel pangrattato, poi nelle uova battute; friggeteli nell’olio caldo finché non saranno dorati (2 minuti circa). Scolateli su della carta assorbente e serviteli caldi.
Vi piacciono i porri? Come siete soliti mutilizzarli? Li utilizzate solo alternativa all’aglio oppure li impiegate come ingrediente principale nelle vostre ricette? Grazie per aver letto questo post. Lasciateci un commento qui sotto, saremo lieti di leggervi.
Presso la Trevi srl troverete i porri, insieme al vasto assortimento dei nostri prodotti, sempre freschi.
Ci troviamo a due passi dalla Fontana di Trevi.
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