Pompelmo: caratteristiche e coltivazione
Il pompelmo, citrus paradisi, è un albero da frutto sempreverde, appartenente alla famiglia del Citrus e rientra nel gruppo degli agrumi; raggiunge mediamente i 5 metri di altezza, ma non è raro che arrivi a toccare i 10 metri. Le sue origini sono molto antiche sebbene non particolarmente chiare: l’unica certezza è che gli agrumi siano originari dell’Asia. Gli Stati Uniti sono uno dei maggiori produttori mondiali di pompelmo, i quali vengono ampiamente coltivati anche nell’area mediterranea, soprattutto in Sicilia.
A quali condizioni è possibile coltivare il pompelmo?
Come la quasi totalità di agrumi, il pompelmo è un ibrido, originato dall’arancio e dal pomelo, un agrume non particolarmente conosciuto ma che dovrebbe appartenere al gruppo originario da cui discendono anche tutti gli altri agrumi.
Clima. Solitamente può considerarsi una pianta robusta, ma soffre il clima eccessivamente caldo; tuttavia anche le gelate improvvise o quelle notturne possono causare dei traumi a questa pianta.
Si consiglia la sua collocazione in un’area esposta al sole e al riparo da un’eccessiva ventilazione. Per questi motivi, spesso, il pompelmo viene coltivato all’interno di vasi, in modo da poter garantire il giusto riparo dall’eccessivo freddo invernale.
Terreno e Concimazione. L’albero del pompelmo, di solito, preferisce un terreno ben drenato e sciolto, nonchè ricco di sostanze organiche.
Potrebbero risultare un ostacolo alla corretta coltivazione, i terreni compatti o eccessivamente calcarei. Per rendere il terreno particolarmente fertile, è necessario provvedere alla concimazione, soprattutto in autunno e in primavera.
Irrigazione. Solitamente questo albero non necessita di cospicue irrigazioni e possono risultare sufficienti le piogge stagionali.
In estate, o nei momenti di elevata e prolungata siccità, invece, è opportuno compensare la mancanza di acqua con un buon apporto idrico.
Tuttavia è bene evitare la formazione di ristagni nel terreno: per questo è possibile aggiungere della sabbia o un po’ di ghiaia alla terra.
Quando e come piantare l’albero di pompelmo
Il momento più adatto per mettere a dimora una giovane pianta di pompelmo è la primavera, nel periodo compreso tra il mese di marzo e maggio, quando il rischio di gelate è ormai passato.
Si devono realizzare delle buche adeguatamente ampie, almeno il doppio, in modo da poter inserire la pianta con il panetto di terra e le radici.
Subito dopo l’inserimento della pianta, è necessario compattare il terreno e fornire un’adeguata irrigazione.
Durante il periodo estivo, è importante controllare quando il terreno è troppo secco e, di conseguenza, intervenire attraverso una regolare irrigazione artificiale.
Molto importante per questa pianta è anche la qualità delle acque, con le quali si procede all’innaffiatura.
Esse non dovrebbero contenere molto cloro, boro e sodio, perché questi elementi possono accumularsi nelle foglie e in certi casi provocare anche una riduzione della qualità e della quantità dei frutti.
La propagazione del pompelmo può avvenire per seme; ovviamente i tempi sono piuttosto lunghi: richiede, infatti, circa 10 anni per la fruttificazione.
Tempi più brevi sono quelli che appartengono alla riproduzione della pianta di pompelmo tramite margotta: vengono scelti i rami più forti che non hanno ancora prodotto frutti e messi a dimora.
Una terza alternativa, la più diffusa, è la riproduzione del pompelmo per innesto. In seguito ad esso occorreranno circa 4 anni per la fruttificazione a cui se ne devono aggiungere un altro paio per arrivare alla piena produttività.
Solitamente viene utilizzato come porta innesto, l’arancio amaro.
La fioritura e raccolta del pompelmo
I fiori del pompelmo sono simili a quelli dell’arancio e degli altri agrumi: di colore bianco e riuniti a grappolo. La fioritura si verifica solitamente in primavera.
I pompelmi si raccolgono nel periodo che va da gennaio a marzo, una volta raggiunto il loro pieno grado di maturazione.
In base alla varietà, possono maturare anche intorno a fine maggio. Il picciolo viene tagliato in modo che si mantenga la rosetta attaccata e non danneggi il frutto.
In seguito alla raccolta, con il distacco dalla pianta, i pompelmi possono raggiungere una maggiore dolcezza della polpa.
Questo frutto ha un sapore acidulo e per questo motivo è raro un suo consumo al naturale.
La varietà di pompelmo più nota e apprezzata è quella detta “rosa”, anche perchè ha un sapore più dolciastro: è nata da una mutazione spontanea, successivamente stabilizzatasi.
Caratteristiche del pompelmo
I frutti di questa pianta sono chiamati anch’essi pompelmi. Scientificamente sono delle grandi bacche, denominate esperidi e hanno una buccia liscia, in prevalenza di colore giallo, molto spessa e ricca di oli essenziali.
Come accade con altri agrumi, al di sotto della buccia, è presente una pellicola bianca, il mesocarpo, che avvolge la polpa del frutto.
Infine, arriviamo finalmente al frutto vero e proprio che mangiamo: l’endocarpo, diviso in spicchi: circa 14-15, fibrosi e succosi, dal sapore acidulo, avvolti in una sottile membrana.
Il loro colore è di norma giallo ma, in alcune varietà, può essere anche rosa.
Nel primo anno di raccolta è estremamente importante che i frutti vengano tolti per tempo in modo da liberare la pianta e consentirle di destinare le proprie energie al benessere di radici e rami. Così potremo garantirci una produzione più abbondante nelle successive raccolte.
Proprietà benefiche del pompelmo
Questo frutto contiene bergamottina, una sostanza nota poichè è in grado di determinare delle variazioni nell’assorbimento di alcuni medicinali.
In tale ottica, dunque, il consumo di pompelmo potrebbe avere qualche controindicazione nei confronti del quale è opportuno chiedere delucidazioni al proprio medico.
Coloro che non hanno tale problematica possono godere pienamente delle sostanze nutritive in esso contenute. Il pompelmo contiene vitamina A e quelle di gruppo B.
Ricco di acqua e sali minerali (potassio, fosforo, calcio), è fortemente diuretico e disintossicante. Oltre l’apporto di acqua, il contenuto di fibre lo rende particolarmente saziante.
La vitamina C e i flavonoidi ne fanno un ottimo antiossidante; sembra che sia un perfetto alleato anche nella disintossicazione del fegato e nel controllo dei livelli di trigliceridi, nonchè nel mantenimento del colesterolo.
Molte persone sono favorevoli al consumo di un bicchiere di succo di pompelmo al mattino per favorire il movimento intestinale, oltre ad alleviare flatulenza e il mal di stomaco.
La sua acidità (se ne sconsiglia il consumo in caso di gastrite) sembra essere particolarmente utile a fini digestivi; l’acido citrico contenuto aumenta l’alcalinità dopo la digestione che ne esce così migliorata; questo anche grazie alla sua influenza sul flusso dei succhi gastrici.
Molte persone sembrano ottenere benefici anche dal bere il succo prima di andare a dormire, con effetti benefici anche nel contrasto dell’insonnia.
Probabilmente ciò è dovuto alla presenza di triptofano, un aminoacido essenziale, precursore della serotonina e stimolatore di melatonina, coinvolta nella regolazione dei ritmi del sonno.
Pompelmo non solo da spremere: le ricette
Se non riuscite a mangiare il pompelmo a causa del suo sapore aspro, potete spremerlo e preparare degli ottimi cocktail analcolici, o alcolici, per le occasioni speciali. Il suo profumo agrumato lo rende particolarmente adatto ad arricchire anche torte o a insaporire le nostre seconde portate.
Cocktail analcolico pompelmo e zenzero
- Radice di zenzero 1;
- Arance 4;
- Acqua 2 l;
- Pompelmo rosa 4;
- Zucchero (facoltativo).
Sbucciamo la radice dello zenzero e grattugiamolo. Sbucciamo anche le arance e il pompelmo.
Frulliamo la polpa della frutta e lo zenzero con un mixer. Aggiungiamo l’acqua, lo zucchero e filtriamo attraverso un colino. Uniamo anche il ghiaccio e serviamo il nostro cocktail.
Pompelmo gratinato
- Pompelmo rosa 4;
- Zucchero semolato q.b.;
- Gelato fiordilatte 4 palline;
- Caramello q.b.
Sbucciamo i pompelmi rosa fino a vederne la parte succosa e eliminando tutta la pellicina che ricopre gli spicchi. Dividiamoli a metà e posizioniamoli n una teglia da forno e spolverizziamoli con lo zucchero.
Diamo una passata di grill alla teglia con i pompelmi per circa un minuto. Così caramellati tiriamoli fuori dal forno e poniamo al centro di ogni mezzo pompelmo anche una pallina di gelato e lasciamo scendere su di esso un filo di caramello.
Scaloppine al pompelmo
- Scaloppine di vitello 8;
- Latte 1 dl;
- Burro 1 noce;
- Sale e Pepe 1 pizzico;
- Pompelmo rosa 3;
- Chiodo di garofano 1;
- Farina 3 cucchiai.
Battiamo le scaloppine per renderle più fine; facciamole rosolare in padella con una noce di burro, lentamente. Uniamo sale, pepe e chiodi di garofano, bagnando con il succo di un pompelmo che avremo preventivamente spremuto.
Cuociamo 5 minuti le nostre scaloppine poi teniamole al caldo. Dopo aver eliminato il chiodo di garofano, versiamo il latte a filo. Aggiungiamo anche la farina e lasciamo addensare senza mettere sul fuoco. Inseriamo gli spicchi di un altro pompelmo e mezzo; scaldando il tutto. Cospargiamo la salsa preparata sopra la carne e decoriamo con i pompelmi rimasti.
Torta al pompelmo rosa
- Uova 4;
- Fecola di patate 100 g;
- Zucchero a velo 30 g;
- Lievito 30 g;
- Burro q.b. per ungere;
- Sale 1 pizzico;
- Zucchero 200 g;
- Farina 00 q.b. per lo stampo;
- Pompelmo 2 (almeno 200 g) con buccia non trattata.
Laviamo il pompelmo e grattugiamo la sua buccia cercando di non includere la parte più bianca e amara. Spremiamolo e conserviamo da parte il succo. Separiamo gli albumi dai tuorli, saliamo gli albumi e aggiungiamo lo zucchero nei tuorli.
Montiamo gli albumi a neve con uno sbattitore; ripetiamo la stessa operazione anche per i tuorli zuccherati fino ad ottenere un composto soffice e spumoso. Aggiungiamo la scorza e il succo di pompelmo.
Setacciamo fecola, farina e lievito fino ad incorporarli tutti nelle uova. Aggiungiamo anche i bianchi d’uovo, unendoli con un cucchiaio di legno e facendo attenzione a non sgonfiare il composto.
Inforniamo in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti. Per verificare la cottura possiamo utilizzare uno stecchino: se, infilandolo, uscirà asciutto, la torta è pronta; in alternativa, continuiamo la cottura per altri 10 minuti. Cospargiamo con zucchero a velo e serviamo.
Crostata di frolla con pompelmo
- Pasta frolla surgelata 300g;
- Pompelmi rosa 2;
- Pistacchi sgusciati 20;
- Gelatina di agrumi 2 cucchiai;
- Crema pasticcera 250 g.
Se volete preparare la pasta frolla fatta in casa (ha una preparazione molto semplice ma è necessario un breve periodo di riposo in frigorifero) potete consultare questa ricetta.
In alternativa, possiamo utilizzare i rotoli di pasta sfoglia/frolla confezionati, surgelati o meno.
Stendiamo la pasta frolla all’interno di un apposito stampo, precedentemente imburrato; cuociamola in forno già caldo per circa 30 minuti, a 180°.
Per evitare che si bruci ricopriamola con della carta da forno o con un foglio di alluminio, cospargendolo di fagioli al di sopra, il modo da tenere fermo il foglio. Pelate i pompelmi, eliminando ad essi anche la parte bianca, più amarognola.
Una volta sfornata la pasta frolla dal forno, spalmiamo al di sopra la crema pasticcera; disponiamo gli spicchi di pompelmo e cospargiamo con la granella di pistacchi. Spennelliamo con la gelatina agli agrumi precedentemente sciolta e fatta raffreddare.
Vi piace il pompelmo? Come siete soliti consumarlo, sotto forma di succo oppure a spicchi? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.
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