Mele: coltivazione e caratteristiche
In Italia, la produzione delle mele è concentrata nelle regioni del Nord, concentrandosi prevalentemente in tre regioni: Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto; ma anche in Piemonte, Lombardia e Campania se ne produce una percentuale non irrilevante.
Il melo, Malus communis o Malus domestica, è un albero da frutto appartenente delle Rosacee (a cui appartengono anche, ad esempio, l’albicocco, il ciliegio, il susino). Può raggiungere un’altezza di 11 metri; le sue foglie hanno una forma ovale e, con margini seghettati, possono arrivano fino a 10 cm.
Impiantare un melo
Generalmetne si procede con la messa a dimora delle piante nel periodo autunnale, in seguito alla caduta delle foglie, a partire da novembre.
Nel piantare queste piante, in considerazione del fatto che possano raggiungere dimensioni notevoli, è opportuno distanziarle tra loro qualche metro; la misura minima può essere 2 metri, per le piante di minore portamento.
Nei primi anni della crescita, le piante dovranno essere sostenute dai tutori poi, in seguito, quando la pianta avrà raggiunto la posizione corretta, sarà possibile eliminarli.
Messa a dimora
Il melo può essere venduto ed innestato in vario modo:
- con radici a nudo
- dai mini fusti
- dalla palmetta a U
- dal pollone.
Con la radice è necessario realizzare una buca profonda e larga che può essere ricoperta di concime e terriccio per permettere alla radice di collocarsi nel modo migliore. La giusta coesione viene garantita bagnando il terreno abbondantemente
I mini fusti, di cui solitamente si potano i rametti più piccoli e si procede come nel caso dell’impianto con radice. Nell’impiego del pollone, si cima l’albero fino a far rimanere il tronco. Per la palmetta a U si procede al taglio a circa 30 cm dalla stessa palmetta.
Come coltivare il melo?
In caso si proceda alla messa a dimora degli astoni, ovvero le piante già innestate acquistabili nei vivai, il periodo migliore risulta essere l’autunno. Ma in linea generale, la messa a dimora può avvenire durante tutto il periodo di riposo vegetativo.
Clima. La coltivazione del melo è particolarmente congeniale alla collina e alla montagna; il clima non è un ostacolo alla crescita del melo che, infatti, riesce a resistere bene anche alle temperature più basse. Può essere esposta in pieno sole ma è preferibile limitare l’eccessivo vento.
Terreno. Il melo non è un albero con grandi esigenze per quanto riguarda il terreno; questo dovrebbe essere ben drenato, profondo e ricco di sostanze nutritive. Si consiglia di evitare terreni eccessivamente calcarei. Crescendo, è un albero che può oltrepassare i 10 metri di altezza.
Nei periodi iniziali di coltivazione, dopo la messa a dimora, è opportuno mantenere il terreno libero da piante infestanti attraverso la pacciamatura (la copertura del suolo con materiali che, evitando l’esposizione alla luce, ostacolano la crescita di erbacce e piante infestanti mantenendo pulita l’area circostante.
Aumentare la produttività
Concimazione. È buona prassi ancor prima di piantare l’albero, procedere con un’abbondante somministrazione di sostanze organiche sotto forma di letame maturo o compost.
Il concime può essere inserito nelle buche realizzate per la messa a dimora con 2-3 kg di letame.
Periodicamente è preferibile procedere con una concimazione con sostanze a base di fosforo e potassio (ogni 2 anni) e a base azotata (ogni anno, alla fine dell’inverno), smuovendo bene il terreno, per distribuire in modo uniforme le sostanze.
Irrigazione potatura. Il melo dovrebbe avere un unico asse verticale da cui dipartono branche laterali; quelle alla base devono essere conservate mentre le laterali, anno dopo anno, vanno progressivamente potate. Il melo alterna anni proficui e anni dalla scarsa produttività.
La potatura dovrà essere limitata se è previsto un anno di non abbondanza nei frutti poiché verranno lasciate più gemme in fiore.
Essa, infatti, influenza anche la produttività, poichè procedendo all’eliminazione delle componenti che disperdono energia, si permette alle sostanze nutritive di concentrarsi sugli elementi dell’albero in crescita.
Stagione e tipo di terreno influenzano molto le modalità di irrigazione. La crescita delle mele è concomitante con il periodo estivo, dunque, è necessario procedere con un’irrigazione idonea alle temperature. In genere si fa riferimento all’impiego di 110 litri di acqua per ogni metro quadrato, distribuiti nell’arco di dieci giorni.
Sono da prendere in particolare considerazione gli impianti di irrigazione a goccia, soprattutto se dopo la messa a dimora le piogge sono scarse o in zone geografiche particolarmente calde; la mancanza di acqua potrebbe portare problemi alla pianta.
Fiori e frutti
La fioritura si registra tra aprile e maggio. I fiori sono bianchi e riuniti in gruppi; sono ermafroditi, ovvero hanno caratteri appartenenti ad entrambi i generi.
Solitamente la fruttificazione si verifica dopo un periodo che varia dai 2 ai 4 anni dalla messa a dimora. Solitamente ogni gruppo di fiori produce 4 o 5 frutti; se la produzione va in eccesso in tal senso, è necessario che ne venga asportato qualcuno per permettere che il nutrimento sia sufficiente alla crescita di un gruppo minimo.
Si procede con questa delicata operazione tra giugno e luglio.
Il melo è un albero che alterna annate particolarmente abbondanti di frutti ed altrettante che registrano una produzione pressochè scarsa e la potatura, insieme al diradamento manuale, è uno dei mezzi attraverso cui poter regolare la produttività.
Tipologie di mele
Esistono tantissime varietà di mele; si tende a dividerle nei seguenti gruppi:
- Gala Red, con buccia rossa ma puntinata e con polpa succosa, compatta e dolce; ottima anche da cuocere;
- Fuji, di origine giapponese, con una polpa dolce, succosa e croccante; il colore della buccia varia dal rosso chiaro allo scuro con screziature di giallo-verde;
- Delicius Red, dal colore rosso brillante, più o meno intenso; la buccia è liscia ma un po’ cerosa con una polpa bianca, croccante e poco acida. Succosa e con consistenza farinosa;
- Renetta, appartengono ad una varietà molto pregiata; dalla forma irregolare e con un aroma accentuato ed un ottima capacità di conservazione. La buccia è di colore giallo-verde, leggermente ruvida e puntinata. La polpa poco croccante e zuccherina, è particolarmente ricercata, poichè è ricca di polifenoli, importanti antiossidanti;
- Golden, è la mela per eccellenza, dalla polpa bianca, profumata e zuccherina, ha una buccia spessa di colore giallo; questa varietà ha frutti particolarmente grossi e ne esiste anche una variante con buccia tendente al verde chiaro.
- Granny Smith, di origine australiana, con una buccia di colore verde intenso e lucido; hanno una polpa molto succosa e dolce con una punta acidula.
La raccolta delle mele
Il frutto, la mela, è chiamato pomo. Si raccoglie da fine luglio ad ottobre, a seconda delle varietà. Possiede dimensioni e colori che variano dalla tipologia coltivata: dal verde al rosso con intensificazione a mano a mano che si procede verso la maturazione.
Solitamente la polpa, più o meno succosa, è di colore bianco, non morbida e leggermente acidula. Viene effettuata ad uno stadio di maturazione del frutto piuttosto elevato.
Per capire se la mela ha raggiunto il giusto livello di maturazione si può cogliere facendo roteare il picciolo: se si stacca dalla pianta con facilità è pronta per essere colta.
Dopo la raccolta, possono essere conservate, a seconda delle varietà, fino ad un paio di mesi; la tipologia invernale, invece, può continuare la sua maturazione per ulteriori 4-6 settimane, in un luogo fresco.
Una mela al giorno toglie il medico di torno…perchè?
icca di nutrienti come le fibre, la vitamina C, molecole antiossidanti, a basso indice glicemico e povera di calorie (circa 52 Kcal/100gr), il consumo di mele conferma il detto che “una mela al giorno toglie il medico di torno”.
Uno dei minerali principali contenuti nelle mele è il potassio, di grande importanza sia a livello cellulare che per il sistema nervoso.
Ricche di zuccheri semplici (come il fruttosio, il saccarosio, e il glucosio) presentano un indice glicemico basso,dovuto sicuramente al contenuto di fibre; esse sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’intestino pochè ne regolano il transito, aumentano la sazietà e riducono la glicemia post-prandiale.
Inoltre le fibre, favoriscono la perdita di peso e un loro consumo quotidiano, sembra garantire una riduzione dei livelli di colesterolo con la conseguente limitazione nella formazione di placche aterosclerotiche.
In questo gioca un ruolo non trascurabile l’azione della pectina, fibra solubile altamente presente in questo frutto.
Inoltre la pectina è un vero e proprio probiotico, che favorisce la crescita dei batteri positivi nell’intestino.
Nelle mele sono contenute anche vitamine e sali minerali; la vitamina C, acido ascorbico, è un potente antiossidante, comune nella frutta.
Essenziale per la formazione di collagene, che ha un ruolo importante per vasi sanguigni, ossa e pelle, contribuisce, inoltre, ad aumentare le nostre difese immunitarie.
Altre sostanze antiossidanti contenute nelle mele sono la quercitina, con ruolo anti-virale e anti-infiammatorio, la catechina, che agisce sulle funzionalità cerebrali e muscolari; l’acido malico, presente soprattutto nella buccia, che, secondo alcuni studi, sembrerebbe prevenire disturbi cardiovascolari.
Ricette con le mele
Le mele possono essere mangiate così come frutto oppure cotte, al forno o in acqua; in alternativa essiccate oppure consumate sotto forma di succo di frutta.
Come accade per molti frutti, anche nel caso delle mele, è nella buccia che si concentra il mix di sostanze nutritive benefiche.
Se decidete di consumarle non privandole del loro involucro esterno, ricordatevi di acquistarle biologiche o, almeno, lavarle accuratamente prima del loro consumo.
Uno dei modi più noti (e golosi) di impiegare in cucina le Classico strudel di mele, vi lasciamo qui i link a due varianti: strudel con mele e crema e strudel con mele e frutta secca. Esso è uno dei dolci altoatesini per eccellenza, ma la sua origine, più antica, va individuata probabilmente in Oriente.
Siamo soliti pensare alle mele come ingrediente per dolci, ma possono essere impiegate anche in preparazioni salate o come elemento croccante e dolce in insalate.
Torta di mele
La torta per eccellenza, preparata spesso con la ricetta tramandata di generazione in generazione; soffice e profumata è l’ideale per colazioni sane, energiche e gustose. Ecco gli ingredienti che ci serviranno.
- Farina 300 g;
- Burro 70 g;
- Mele 3:
- Zucchero 200 g;
- Uova 3;
- Latte 200 ml;
- Lievito 1 bustina;
- Limone 1.
Laviamo le mele e sbucciamole togliendo il torsolo. Tagliamole a spicchi e lasciamole macerare insieme allo zucchero e al succo di limone. Mettiamo da parte gli albumi e montiamo i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso e chiaro.
Aggiungiamo la farina setacciata, il latte e il burro fuso fatto intiepidire; amalgamiamo tutto, mescolando dall’alto verso il basso cercando di non far smontare il composto. Uniamo anche il lievito all’impasto e montiamo a neve gli albumi, incorporiamoli un poco alla volta.
Utilizzando circa due terzi delle mele tagliate a fettine (con le restanti decoreremo la parte esterna della nostra torta), riduciamole in pezzetti più piccoli, aggiungendo anch’esse all’impasto.
A questo punto versate il composto nella teglia infarinata. Decorate la superficie con le mele rimaste ed infornate in forno statico preriscaldato, a 180° per 40 minuti circa.
Sfornate e, se di vostro gusto, spolverizzate con zucchero a velo; è ottima anche se decidete di non utilizzarlo.
Insalata di Salmone con Mele e Spinacini
- Salmone affumicato 200 g;
- Limone 1;
- Timo 3 rametti;
- Aglio 1 spicchio;
- Panna da cucina 100 g;
- Germogli di Spinaci 100 g;
- Mela delicius 1;
- Mela Granny Smith 1;
- Senape 1 cucchiaino;
- Pepe e Olio q.b.;
- Crostini di pane q.b
Spremiamo il limone, raccogliendone il succo. Uniamo ad esso un cucchiaino di panna, senape, timo e una manciata di pepe, amalgamando per bene tutti i sapori.
Puliamo i germogli di spinaci, laviamoli e facciamoli scolare per bene. Puliamo anche le mele, eliminando il torsolo ma lasciando loro la buccia. Affettiamole sottilmente e bagniamole con il succo di limone rimasto in modo che non anneriscano.
Insaporiamo i crostini di pane con l’aglio, facendoli bruschettare leggermente e cospargiamoli con un filo di olio. Uniamo in un unico recipiente spinaci e salmone, cospargendoli con la salsa preparata e serviamo con i crostini di pane.
Risotto Mele e Speck
- Riso carnaroli 240 g;
- Speck 80 g;
- Cipolla 1;
- Burro 60 g;
- Mela Renetta 1;
- Timo 1 mazzetto;
- Brodo vegetale 1 l;
- Sale e Pepe q.b.
Sbucciamo la cipolla e tritiamola finemente; facciamola appassire in una casseruola con circa 30 g di burro; laviamo una mela e priviamola sia della buccia che del torsolo. Spezzettiamola ed aggiungiamola per pochi istanti al soffritto.
Uniamo il riso e tostiamolo fino a quando i chicchi non saranno ben dorati; saliamo e procediamo alla cottura per 15-18 minuti, aggiungendo un mestolo di brodo bollente ogni volta che evaporerà il precedente.
Tritiamo lo speck in modo grossolano e aggiungiamolo al riso a 5 minuti dalla fine della cottura; spegnete il fuoco, unite il burro e mantecate aggiungendo anche il timo. Mescolate per bene in modo da fondere i sapori e coprite con un coperchio. Servite con una manciata di pepe.
Lonza alle mele
- Lonza di maiale 700 g.;
- Aglio 1 spicchio;
- Sale e pepe q.b.;
- Olio extravergine di oliva 3 cucchiai;
- Marsala 120-180 ml;
- Mele Granny Smith 2
- Cipolla 1 grande
Iniziamo con lo sgrassare la lonza di maiale; facciamo dorare l’aglio in una pentola dai bordi alti. Dopo aver salato e pepato la lonza, aggiungiamola e rosoliamola in modo uniforme.
Nella stessa pentola aggiungiamo la cipolla e cuociamola fino ad appassirla. Uniamo mele, marsala, sale e mescoliamo tutto. Uniamo la carne e copriamo con un coperchio; cuociamo tutto a fuoco lento per 20 min., girando la carne durante la cottura.
Una volta cotta separiamo la carne dalla salsa; affettiamola e disponiamola sul piatto da portata; cospargiamo con la salsa: possiamo frullarla, farla raddensare o, se volete, aggiungere una noce di burro.
Vi piacciono le mele? Siete soliti consumarle crude o cotte? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.
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