Articoli

Mele: coltivazione e caratteristiche

In Italia, la produzione delle mele è concentrata nelle regioni del Nord, concentrandosi prevalentemente in tre regioni: Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto; ma anche in Piemonte, Lombardia e Campania se ne produce una percentuale non irrilevante.

Il melo, Malus communis o Malus domestica, è un albero da frutto appartenente delle Rosacee (a cui appartengono anche, ad esempio, l’albicocco, il ciliegio, il susino). Può raggiungere un’altezza di 11 metri; le sue foglie hanno una forma ovale e, con margini seghettati, possono arrivano fino a 10 cm.

Mele Ortofrutta Trevi srlImpiantare un melo

Generalmetne si procede con la messa a dimora delle piante nel periodo autunnale, in seguito alla caduta delle foglie, a partire da novembre.

Nel piantare queste piante, in considerazione del fatto che possano raggiungere dimensioni notevoli, è opportuno distanziarle tra loro qualche metro; la misura minima può essere 2 metri, per le piante di minore portamento.

Nei primi anni della crescita, le piante dovranno essere sostenute dai tutori poi, in seguito, quando la pianta avrà raggiunto la posizione corretta, sarà possibile eliminarli.

Messa a dimoraMele Ortofrutta Trevi srl

Il melo può essere venduto ed innestato in vario modo:

  • con radici a nudo
  • dai mini fusti
  • dalla palmetta a U
  • dal pollone.

Con la radice è necessario realizzare una buca profonda e larga che può essere ricoperta di concime e terriccio per permettere alla radice di collocarsi nel modo migliore. La giusta coesione viene garantita bagnando il terreno abbondantemente

I mini fusti, di cui solitamente si potano i rametti più piccoli e si procede come nel caso dell’impianto con radice. Nell’impiego del pollone, si cima l’albero fino a far rimanere il tronco.  Per la palmetta a U si procede al taglio a circa 30 cm dalla stessa palmetta.

Mele Ortofrutta Trevi srl

Come coltivare il melo?

In caso si proceda alla messa a dimora degli astoni, ovvero le piante già innestate acquistabili nei vivai, il periodo migliore risulta essere l’autunno. Ma in linea generale, la messa a dimora può avvenire durante tutto il periodo di riposo vegetativo.

Clima. La coltivazione del melo è particolarmente congeniale alla collina e alla montagna; il clima non è un ostacolo alla crescita del melo che, infatti, riesce a resistere bene anche alle temperature più basse. Può essere esposta in pieno sole ma è preferibile limitare l’eccessivo vento.

Mele Ortofrutta Trevi srlTerreno. Il melo non è un albero con grandi esigenze per quanto riguarda il terreno; questo dovrebbe essere ben drenato, profondo e ricco di sostanze nutritive. Si consiglia di evitare terreni eccessivamente calcarei. Crescendo, è un albero che può oltrepassare i 10 metri di altezza.

Nei periodi iniziali di coltivazione, dopo la messa a dimora, è opportuno mantenere il terreno libero da piante infestanti attraverso la pacciamatura (la copertura del suolo con materiali che, evitando l’esposizione alla luce, ostacolano la crescita di erbacce e piante infestanti mantenendo pulita l’area circostante.

Mele Ortofrutta Trevi srlAumentare la produttività

Concimazione. È buona prassi ancor prima di piantare l’albero, procedere con un’abbondante somministrazione di sostanze organiche sotto forma di letame maturo o compost.

Il concime può essere inserito nelle buche realizzate per la messa a dimora con 2-3 kg di letame.

Periodicamente è preferibile procedere con una concimazione con sostanze a base di fosforo e potassio (ogni 2 anni) e a base azotata (ogni anno, alla fine dell’inverno), smuovendo bene il terreno, per distribuire in modo uniforme le sostanze.

Mele Ortofrutta Trevi srl

Irrigazione potatura. Il melo dovrebbe avere un unico asse verticale da cui dipartono branche laterali; quelle alla base devono essere conservate mentre le laterali, anno dopo anno, vanno progressivamente potate. Il melo alterna anni proficui e anni dalla scarsa produttività.

La potatura dovrà essere limitata se è previsto un anno di non abbondanza nei frutti poiché verranno lasciate più gemme in fiore.

Essa, infatti, influenza anche la produttività, poichè procedendo all’eliminazione delle componenti che disperdono energia, si permette alle sostanze nutritive di concentrarsi sugli elementi dell’albero in crescita.

Mele Ortofrutta Trevi srl

Stagione e tipo di terreno influenzano molto le modalità di irrigazione. La crescita delle mele è concomitante con il periodo estivo, dunque, è necessario procedere con un’irrigazione idonea alle temperature. In genere si fa riferimento all’impiego di 110 litri di acqua per ogni metro quadrato, distribuiti nell’arco di dieci giorni.

Sono da prendere in particolare considerazione gli impianti di irrigazione a goccia, soprattutto se dopo la messa a dimora le piogge sono scarse o in zone geografiche particolarmente calde; la mancanza di acqua potrebbe portare problemi alla pianta.

Fiori e frutti

Mele Ortofrutta Trevi srl

La fioritura si registra tra aprile e maggio. I fiori sono bianchi e riuniti in gruppi; sono ermafroditi, ovvero hanno caratteri appartenenti ad entrambi i generi.

Solitamente la fruttificazione si verifica dopo un periodo che varia dai 2 ai 4 anni dalla messa a dimora. Solitamente ogni gruppo di fiori produce 4 o 5 frutti; se la produzione va in eccesso in tal senso, è necessario che ne venga asportato qualcuno per permettere che il nutrimento sia sufficiente alla crescita di un gruppo minimo.

Si procede con questa delicata operazione tra giugno e luglio.

Il melo è un albero che alterna annate particolarmente abbondanti di frutti ed altrettante che registrano una produzione pressochè scarsa e la potatura, insieme al diradamento manuale, è uno dei mezzi attraverso cui poter regolare la produttività.

Tipologie di meleMele Ortofrutta Trevi srl

Esistono tantissime varietà di mele; si tende a dividerle nei seguenti gruppi:

  • Gala Red, con buccia rossa ma puntinata e con polpa succosa, compatta e dolce; ottima anche da cuocere;
  • Fuji, di origine giapponese, con una polpa dolce, succosa e croccante;  il colore della buccia varia dal rosso chiaro allo scuro con screziature di giallo-verde;
  • Delicius Red, dal colore rosso brillante, più o meno intenso; la buccia è liscia ma un po’ cerosa con una polpa bianca, croccante e poco acida. Succosa e con consistenza farinosa;
  • Renetta, appartengono ad una varietà molto pregiata; dalla forma irregolare e con un aroma accentuato ed un ottima capacità di conservazione. La buccia è di colore giallo-verde,  leggermente ruvida e puntinata. La polpa poco croccante e zuccherina, è particolarmente ricercata, poichè è ricca di polifenoli, importanti antiossidanti;
  • Golden, è la mela per eccellenza, dalla polpa bianca, profumata e zuccherina, ha una buccia spessa di colore giallo; questa varietà ha frutti particolarmente grossi e ne esiste anche una variante con buccia tendente al verde chiaro.
  • Granny Smith, di origine australiana, con una buccia di colore verde intenso e lucido; hanno una polpa molto succosa e dolce con una punta acidula.

Mele Ortofrutta Trevi srlLa raccolta delle mele

Il frutto, la mela, è chiamato pomo. Si raccoglie da fine luglio ad ottobre, a seconda delle varietà. Possiede dimensioni e colori che variano dalla tipologia coltivata: dal verde al rosso con intensificazione a mano a mano che si procede verso la maturazione.

Solitamente la polpa, più o meno succosa, è di colore bianco, non morbida e leggermente acidula. Viene effettuata ad uno stadio di maturazione del frutto piuttosto elevato.

Per capire se la mela ha raggiunto il giusto livello di maturazione si può cogliere facendo roteare il picciolo: se si stacca dalla pianta con facilità è pronta per essere colta.

Dopo la raccolta, possono essere conservate, a seconda delle varietà, fino ad un paio di mesi; la tipologia invernale, invece, può continuare la sua maturazione per ulteriori 4-6 settimane, in un luogo fresco.

Mele Ortofrutta Trevi srlUna mela al giorno toglie il medico di torno…perchè?

icca di nutrienti come le fibre, la vitamina C, molecole antiossidanti, a basso indice glicemico e povera di calorie (circa 52 Kcal/100gr), il consumo di mele conferma il detto che “una mela al giorno toglie il medico di torno”.

Uno dei minerali principali contenuti nelle mele è il potassio, di grande importanza sia a livello cellulare che per il sistema nervoso.

Ricche di zuccheri semplici (come il fruttosio, il saccarosio, e il glucosio) presentano un indice glicemico basso,dovuto sicuramente al contenuto di fibre; esse sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’intestino pochè ne regolano il transito, aumentano la sazietà e riducono la glicemia post-prandiale.

Mele Ortofrutta Trevi srlInoltre le fibre, favoriscono la perdita di peso e un loro consumo quotidiano, sembra garantire una riduzione dei livelli di colesterolo con la conseguente limitazione nella formazione di placche aterosclerotiche.

In questo gioca un ruolo non trascurabile l’azione della pectina, fibra solubile altamente presente in questo frutto.

Inoltre la pectina è un vero e proprio probiotico, che favorisce la crescita dei batteri positivi nell’intestino.

Nelle mele sono contenute anche  vitamine e sali minerali; la vitamina C, acido ascorbico, è un potente antiossidante, comune nella frutta.

Mele Ortofrutta Trevi srlEssenziale per la formazione di collagene, che ha un ruolo importante per vasi sanguigni, ossa e pelle, contribuisce, inoltre, ad aumentare le nostre difese immunitarie.

Altre sostanze antiossidanti contenute nelle mele sono la quercitina, con ruolo anti-virale e anti-infiammatorio, la catechina, che agisce sulle funzionalità cerebrali e muscolari; l’acido malico, presente soprattutto nella buccia, che, secondo alcuni studi, sembrerebbe prevenire disturbi cardiovascolari.

Ricette con le mele

Mele Ortofrutta Trevi srl

Le mele possono essere mangiate così come frutto oppure cotte, al forno o in acqua; in alternativa essiccate oppure consumate sotto forma di succo di frutta.

Come accade per molti frutti, anche nel caso delle mele, è nella buccia che si concentra il mix di sostanze nutritive benefiche.

Se decidete di consumarle non privandole del loro involucro esterno, ricordatevi di acquistarle biologiche o, almeno, lavarle accuratamente prima del loro consumo.

 

Mele Ortofrutta Trevi srl

Uno dei modi più noti (e golosi) di impiegare in cucina le Classico strudel di mele, vi lasciamo qui i link a due varianti: strudel con mele e crema e strudel con mele e frutta secca. Esso è uno dei dolci altoatesini per eccellenza, ma la sua origine, più antica, va individuata probabilmente in Oriente.

Siamo soliti pensare alle mele come ingrediente per dolci, ma possono essere impiegate anche in preparazioni salate o come elemento croccante e dolce in insalate.

 

Torta di meleMele Ortofrutta Trevi srl

La torta per eccellenza, preparata spesso con la ricetta tramandata di generazione in generazione; soffice e profumata è l’ideale per colazioni sane, energiche e gustose. Ecco gli ingredienti che ci serviranno.

  • Farina 300 g;
  • Burro 70 g;
  • Mele 3:
  • Zucchero 200 g;
  • Uova 3;
  • Latte 200 ml;Mele Ortofrutta Trevi srl
  • Lievito 1 bustina;
  • Limone 1.

Laviamo le mele e sbucciamole togliendo il torsolo. Tagliamole a spicchi e lasciamole macerare insieme allo zucchero e al succo di limone. Mettiamo da parte gli albumi e montiamo i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso e chiaro.

Aggiungiamo la farina setacciata, il latte e il burro fuso fatto intiepidire; amalgamiamo tutto, mescolando dall’alto verso il basso cercando di non far smontare il composto. Uniamo anche il lievito all’impasto e montiamo a neve gli albumi, incorporiamoli un poco alla volta.

Mele Ortofrutta Trevi srl Utilizzando circa due terzi delle mele tagliate a fettine (con le restanti decoreremo la parte esterna della nostra torta), riduciamole in pezzetti più piccoli, aggiungendo anch’esse all’impasto.

A questo punto versate il composto nella teglia infarinata. Decorate la superficie con le mele rimaste ed infornate in forno statico preriscaldato, a 180° per 40 minuti circa.

Sfornate e, se di vostro gusto, spolverizzate con zucchero a velo; è ottima anche se decidete di non utilizzarlo.

 

Insalata di Salmone con Mele e SpinaciniMele Ortofrutta Trevi srl

  • Salmone affumicato 200 g;
  • Limone 1;
  • Timo 3 rametti;
  • Aglio 1 spicchio;
  • Panna da cucina 100 g;
  • Germogli di Spinaci 100 g;
  • Mela delicius 1;
  • Mela Granny Smith 1;
  • Senape 1 cucchiaino;
  • Pepe e Olio q.b.;
  • Crostini di pane q.b

Spremiamo il limone, raccogliendone il succo. Uniamo ad esso un cucchiaino di panna, senape, timo e una manciata di pepe, amalgamando per bene tutti i sapori.

Puliamo i germogli di spinaci, laviamoli e facciamoli scolare per bene. Puliamo anche le mele, eliminando il torsolo ma lasciando loro la buccia. Affettiamole sottilmente e bagniamole con il succo di limone rimasto in modo che non anneriscano.

Insaporiamo i crostini di pane con l’aglio, facendoli bruschettare leggermente e cospargiamoli con un filo di olio. Uniamo in un unico recipiente spinaci e salmone, cospargendoli con la salsa preparata e serviamo con i crostini di pane.

Mele Ortofrutta Trevi srlRisotto Mele e Speck

  • Riso carnaroli 240 g;
  • Speck 80 g;
  • Cipolla 1;
  • Burro 60 g;
  • Mela Renetta 1;
  • Timo 1 mazzetto;
  • Brodo vegetale 1 l;
  • Sale e Pepe q.b.

Sbucciamo la cipolla e tritiamola finemente; facciamola appassire in una casseruola con circa 30 g di burro; laviamo una mela e priviamola sia della buccia che del torsolo. Spezzettiamola ed aggiungiamola per pochi istanti al soffritto.

Mele Ortofrutta Trevi srl

Uniamo il riso e tostiamolo fino a quando i chicchi non saranno ben dorati; saliamo e procediamo alla cottura per 15-18 minuti, aggiungendo un mestolo di brodo bollente ogni volta che evaporerà il precedente.

Tritiamo lo speck in modo grossolano e aggiungiamolo al riso a 5 minuti dalla fine della cottura; spegnete il fuoco, unite il burro e mantecate aggiungendo anche il timo. Mescolate per bene in modo da fondere i sapori e coprite con un coperchio. Servite con una manciata di pepe.

Mele Ortofrutta Trevi srlLonza alle mele

  • Lonza di maiale 700 g.;
  • Aglio 1 spicchio;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Olio extravergine di oliva 3 cucchiai;
  • Marsala 120-180 ml;
  • Mele Granny Smith 2
  • Cipolla 1 grande

 

Iniziamo con lo sgrassare la lonza di maiale; facciamo dorare l’aglio in una pentola dai bordi alti. Dopo aver salato e pepato la lonza, aggiungiamola e rosoliamola in modo uniforme.

Nella stessa pentola aggiungiamo la cipolla e cuociamola fino ad appassirla. Uniamo mele, marsala, sale e mescoliamo tutto. Uniamo la carne e copriamo con un coperchio; cuociamo tutto a fuoco lento per 20 min., girando la carne durante la cottura.

Una volta cotta separiamo la carne dalla salsa; affettiamola e disponiamola sul piatto da portata; cospargiamo con la salsa: possiamo frullarla, farla raddensare o, se volete, aggiungere una noce di burro.

 

 

Vi piacciono le mele? Siete soliti consumarle crude o cotte? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre alle mele, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

Rosso pomodoro dall’orto in tavola

Senza dubbio molte sono le proprietà benefiche del pomodoro, ve ne abbiamo parlato in quest’articolo; in tempi più antichi erano scarsamente apprezzati, nella nostra cucina invece sono una certezza: ormai li troviamo praticamente tutto l’anno; tuttavia è bene sapere che consumare ortaggi e frutta di stagione offre garanzie sulla qualità del prodotto.

Pomodori Ortofrutta Trevi Roma

Pomodori secchi

Di solito i raccolti di pomodori sono piuttosto abbondanti; se dopo averli regalati ad amici, ve ne restano ancora in abbondanza ecco cosa potrete realizzare.

Appartenente alla tradizione calabrese e pugliese, i pomodori sott’olio sono una conserva molto amata anche nel resto di Italia. L’essiccazione lenta dei pomodori, fa perdere loro l’acqua, acquistando un sapore che diverrà ancora più deciso con la conservazione.

  • Pomodori San Marzano 1 Kg;
  • Olio Extravergine di oliva q.b.
  • Zucchero e sale q.b.

Pomodori Ortofrutta Trevi Roma

Lavate i pomodori e tagliateli nel senso della lunghezza, disponendoli su una teglia da forno, con la parte interna rivolta verso l’alto. Cospargete con sale, zucchero e un filo di olio.

La cottura è piuttosto lunga, a 120° per 8/10 ore. Una volta cotti, lasciate che si freddino. Intanto procedete alla preparazione dei vasetti, prestando molta attenzione alla sterilizzazione, come vi abbiamo raccontato qui.

Inserite i pomodori nei vasetti, formando degli strati che piano piano presserete: aggiungete anche l’olio. Procedete fino a quando il barattolo sarà pieno ma abbiate cura di lasciare almeno 1 cm di spazio da suo bordo superiore. Bollite i vasetti in una pentola piena di acqua, avvolgeteli in un canovaccio in modo che durante la cottura non rischino di scontrarsi.

Pomodori Ortofrutta Trevi

Aspettate circa 20-30 minuti; se utilizzate barattoli con tappi a vita, accertatevi che abbiate ottenuto il sottovuoto e non si senta il clack premento al centro del barattolo.

L’alternativa al”essiccazione al forno (la vostra bolletta vi ringrazierà!) è quella al sole. Predisponete i pomodori come se dovessero essere cotti in forno; ricopriteli con una retina, in modo che siano riparati da polvere ed insetti.

Esponeteli al sole, girandoli di tanto in tanto ed avendo cura di portarli in casa di notte, per evitare l’umidità. Sono necessari almeno 7 ore; alla fine risulteranno secchi e grinzosi. Per questa conserva si prediligono i pomodori San Marzano.

Pomodorini confit

Blog e siti di cucina ne parlano spesso: ma di cosa si tratta? Pomodorini al forno caramellati. “Confit” dal verbo francese “confire”, ovvero preservare: chiamiamo “confit” tutte quelle preparazioni di frutta e verdura che prevedono una cottura prolungata a fuoco basso, con zucchero o aceto. Ci serviranno:

Laviamo i pomodorini, asciughiamoli e tagliamoli a metà; disponiamoli su una teglia ricoperti da carta forno, con la loro parte interna rivolta verso l’alto. Cospargete con sale, pepe, lo spicchio di aglio tritato e l’origano; aggiungete anche lo zucchero; poi un filo di olio ed infornate per circa 2 ore a 140°. L’acqua che i pomodorini rilasceranno dovrà evaporare; è necessario che siano ben cotti ma non secchi. Potete gustarli come contorno oppure come condimento per pasto o bruschette.

Spiedini finger food

Soprattutto in estate, aumentano le occasioni di pranzi, cene all’aperto o aperitivi in compagnia. Nella loro variante più piccola, i pomodori ciliegino, possono essere impiegati per realizzare sfiziose composizioni.

Chi non ha mai realizzato degli spiedini? Non di carne, ma di frutta o verdura.

Le combinazioni possono essere molteplici, soprattutto sfruttando ingredienti piccoli e tondeggianti.

Pomodoro Ortofrutta Trevi Roma

Facciamo il conto di quanti spiedini ci occorreranno e consideriamo 3/4 pomodorini ciascuno; possiamo abbinarli a delle mozzarelline.

Basterà questi due ingredienti in successione, alternandoli a delle foglie di basilico che renderanno il nostro finger food colorato e profumato; aromatizzate con aceto balsamico ed il gioco è fatto.

 

Ovviamente possiamo provare molte combinazioni, con gli ingredienti che più ci piacciono: alle mozzarelline e ai pomodori possiamo aggiungere le olive verdi e qualsiasi cruditè di verdura; sbizzarritevi con la fantasia!

 

Vi ricordiamo l’importanza di consumare prodotti italiani. In quali modi cucinate i pomodori? Condividete le vostre ricette!

Vuoi guardare con i tuoi occhi i nostri prodotti? Qualità e convenienza sono garantiti. Vienici a trovare, ci troviamo vicino Fontana di Trevi; hai dubbi, domande o vuoi informazioni su ordini? Contattaci, saremo lieti di rispondere ad ogni tuo quesito.

Albicocche: frutto dal colore oro

Una leggenda narra che nella lontana Armenia, l’albicocco era una pianta ornamentale bellissima, con soli fiori bianchi. Con l’invasione del paese, venne decretato l’abbattimento di tutti gli alberi che non producevano frutti, al fine di ottenere legname; così anche l’albicocco rischiò l’estinzione.  Ma una notte, le lacrime di una giovane, versate ai piedi dell’incantevole pianta, trasformarono i fiori in frutti dorati, le albicocche.

Origine e coltivazione dell’albicocco

albicocca-alberoAlbero da frutta, conosciuto da almeno 4 mila anni, appartiene alla famiglia delle Rosacee, sembra essere originario della Cina, dove ancora oggi ne crescono alcune tipologie selvatiche. Da qui, progressivamente si diffuse nel territorio dell’Impero Cinese e poi nel continente asiatico; viene dato ad Alessandro Magno il merito di aver importato questo esemplare e averlo diffuso in tutto il Mediterraneo.

I Romani chiamavano l’albicocca “praecox”, cioè precoce, poiché iniziava a maturare da giugno. Come dargli torto, se pensiamo a questo frutto, non possiamo non pensare all’estate! La coltivazione dell’albicocco non necessita di particolari caratteristiche del terreno, né di meticolose cure. La pianta ha un’altezza compresa fra i 5 e gli 8 metri e dall’impianto, comincia a dar frutti tra il terzo e quarto anno, raggiungendo il suo pieno sviluppo nel giro di un decennio, producendo frutti anche per 20 anni.

Fioritura dell’albicocco

Fiore dell'albicocco

La pianta sprigiona i suoi fiori, bianchi e delicati, ad inizio primavera, nelle zone più calde anche già da febbraio. La precoce fioritura rappresenta però anche un limite: soprattutto al nord, le gelate causano la caduta delle gemme e, dunque, la perdita del raccolto. I fiori, raggruppati solitamente in mazzetti o singoli, sono un vero spettacolo da ammirare e somigliano nella loro bellezza a quelli del ciliegio.

Vista la loro delicatezza, è importante piantare l’albicocco in zone non soggette a forti venti o preoccuparsi di fornire un adeguato riparo. Non è una pianta che va potata: il taglio dei grossi rami favorisce la gommosi (malattia fungina con essudati appiccicosi) e l’eccessiva potatura può determinare la proliferazione eccessiva di rami.

 

albicoccheColorate, rotonde, succose…

Le albicocche vanno gustate mature (il loro colore deve essere acceso), ma la loro consistenza deve essere solida, non troppo morbida, poiché in questo caso ne risentono anche le loro sostanze nutritive.

La raccolta, come abbiamo detto, può oscillare dalle prime settimane di giugno,  per le piante coltivate con anticipo al Sud, fino a luglio ed agosto inoltrato, per le zone più tarde del Nord.

I frutti sono facilmente deperibili, devono essere conservate in frigorifero e consumate nel giro di pochi giorni. Nel pieno della loro maturazione, sono probabilmente uno dei frutti più profumati, quindi non sarà difficile consumarle in un batter d’occhio.

Albicocche: concentrato di benessere?

Vediamo cosa contengono:albicocche

  • Acqua, in estate abbiamo bisogno di equilibrare la perdita dei liquidi causata dalla maggiore sudorazione e la frutta è un vero toccasana; le albicocche ne contengono oltre l’80%;
  • Potassio che, regolando la pressione arteriosa, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso;
  • Ferro, Fosforo, Sodio, sostanze di vitale importanza per il nostro organismo; 
  • Beta-carotene, pigmento naturale dall’elevata proprietà antiossidante, attivo nel contrastare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare e del cancro;
  • Vitamina A, come risultato della conversione del beta-carotene messa in atto dal nostro organismo, estremamente importante per la funzionalità oculare. Essa stimola la  produzione di melanina, responsabile dell’abbronzatura e, quindi, della protezione della pelle.
  • Catechine, appartenenti alla famiglia dei fitonutrienti flavonoidi che abbassano i livelli di attività dell’enzima coinvolto in una delle fasi critiche delle infiammazioni.

Le albicocche sono povere di calorie e l’alta percentuale di acqua contenuta in esse, le rende particolarmente sazianti, ideale per lo spuntino di metà mattinata; ottime anche da portare al mare, da gustare sotto l’ombrellone, nella pausa tra un tuffo e l’altro.

Albicocche non solo da mangiare

albicocche

Dal nocciolo dell’albicocca si può ricavare un olio, vero toccasana per le pelli secche; molto idratante, come la maggior parte degli oli, che se applicato sulla pelle umida, aiuta a mantenerne l’elasticità e a prevenire smagliature e macchie cutanee.

Molto dibattuta è la questione sul consumo benefico o meno dei noccioli veri e propri; alcuni studi hanno dichiarato che la vitamina B17 contenuta al loro interno, abbia proprietà antitumorali; ulteriori ricerche, invece, ritengono che essa sprigioni acido cianidrico, sostanza molto velenosa per il nostro corpo.

Nel dubbio, forse, è meglio astenersi dal mangiare i noccioli delle albicocche, “accontentandoci” della loro succosa polpa.

Continuando con le controindicazioni, è bene sapere che la loro pelle potrebbe causare allergie e quindi è consigliabile lavarla accuratamente. Si dice che le albicocche siano pesanti per la digestione; è vero, un loro consumo eccessivo potrebbe affaticare lo stomaco e causare problemi digestivi.

Non solo tanto benessere, ma anche gusto; in questo post troverete qualche consiglio su come gustare al meglio questo frutto.

 

E voi, amate le albicocche? Lasciateci un commento qui sotto, saremo lieti di leggervi.

Vieni a sentire il profumo delle nostre albicocche, ci troviamo al centro di Roma, a pochi passi dalla Fontana di Trevi. Ti aspettiamo con i nostri prodotti sempre freschi.