Nocciolo e nocciole
Prodotte dall’albero del nocciolo, appartenente alla famiglia delle Betulaceae, genere Corylus, le nocciole hanno un’origine molto antica e la loro diffusione risale alla fine dell’ultima era glaciale avvenuta circa 10.000 anni fa. Sembra, infatti, che siano stati ritrovati in Germania, in Svezia e in Danimarca, fossili che provano il fatto che tali frutti facessero parte della dieta dell’uomo primitivo in tempi in cui ancora non conosceva le coltivazioni e si nutriva di bacche, tra i quali, appunto la nocciola.
La coltivazione del nocciolo
L’albero del nocciolo è arboreo ed ha origine in Asia minore. In Italia è coltivato in pianura e fino a quote di 1400 metri, risultando uno dei paesi su scala mondiale di maggior produzione.
Tra le regioni in cui viene maggiormente coltivato questo albero si individuano la Campania nelle zone di Salerno, Avellino e Napoli, il Lazio, la Sicilia ed inoltre il Piemonte con gli impianti della provincia di Cuneo.
Consigli per coltivare il nocciolo
In genere si tendono a coltivare piante acquistate in vivaio e provenienti da una precedente coltivazione. Il nocciolo può essere coltivato sia a livello “domestico” nei propri terreni, sia nell’ottica di realizzare un vero e proprio noccioleto.
Clima. Il nocciolo si adatta bene ai climi miti ma è preferibile evitare situazioni di sbalzo termico.
É opportuno scegliere una posizione riparata dal forte vento poichè potrebbe apportare danni in fase di fioritura che si verifica in prossimità del periodo invernale: essa può essere ostacolata se si raggiungono temperature inferiori ai 5°.
Possono verificarsi danni anche a causa di eccessivi sbalzi termici o dei livelli di umidità con inconvenienti per la produzione dei frutti.
Terreno. Deve essere ben drenato, non argilloso o compatto poichè si corre il rischio di ristagno idrico che potrebbe esser causa di malattie e funghi.
Il suo ph non deve essere eccessivamente alcalino ed inoltre è buona consuetudine non essere in presenza di quantità eccessive di calcare: in tal ottica è opportuno effettuare specifiche analisi chimiche del terreno.
É anche preferibile un terreno ricco di sostenze organiche ed umido, con substrati particolarmente profondi.
Concimazione. Può essere a base di letame o compost, preparando uno scasso a non meno di 50 cm sull’intera superifcie dell’impianto.
I concimi non devono essere inseriti direttamente all’interno della buca di impianto, evitando così di ostacolare la radicazione della pianta. Si può arrivare ad utilizzare circa 20-30 Kg per ogni pianta.
L’impianto del nocciolo
Se acquistiamo piante pronte per la messa a dimora, si dovranno scavare delle buche che siano almeno il doppio della terra con cui la pianta è accompagnata.
Dopo una prima abbondante irrigazione è bene compattare il terreno e aggiungere terriccio, se necessario. Per ottenere un noccioleto ben impiantato, si deve prendere in considerazione la futura crescita della pianta.
Risulta, dunque, necessario coltivarle ad una distanza di almeno 4/5 metri tra di loro, riponendone altrettanti tra una fila e l’altra; questi accorgimenti risulteranno fondamentali soprattutto nel caso di una raccolta meccanizzata.
La messa a dimora delle piante si esegue nei mesi autunnali, fino alla prima metà della stagione invernale.
Una delle tecniche di coltivazione di maggiore successo, prevede la sistemazione delle piante poste ai vertici di un triangolo (detta a “quinconce”) in modo da consentire una massima illuminazione alle chiome.
L’alternativa all’acquisto della piantina, per la riproduzione del nocciolo, è procedere con il prelievo di polloni basali (quelle ramificazioni che si generano dal tronco o ai piedi dell’albero); ancor meglio se con un’età di 2 anni.
Il loro utilizzo permette una crescita più rapida (molti di essi hanno anche le radici) rispetto a quella da seme.
Dopo l’impianto, per almeno due anni, sarà necessario difendere le piante attraverso interventi di sarchiatura e diserbo che permettano ad esse di svilupparsi evitando rallentamenti nella crescita del nocciolo.
I giovani impianti necessiteranno anche di un’abbondante irrigazione, soprattutto in prossimità delle stagioni più calde; si deve procedere evitando di bagnare il tronco e irrigando in maniera uniforme.
Come potare il nocciolo?
Dal terzo anno di età, è possibile procedere ad interventi di potatura. In inverno si eliminano i polloni basali in eccesso oppure quelli secchi e malati attraverso una cesoia, alla base del terreno. Si può procedere anche alla potatura della chioma, dando ad essa una forma; quella naturale è solitamente a cespuglio.
In genere le piante di media età posseggono dai 6 agli 8 fusti basali da cui si diramano quelle ramificazioni su cui si sviluppano i frutti; dal quinto anno, i fusti vengono rinnovati ogni tre anni.
La fioritura e la raccolta delle nocciole
La fioritura è prevista nel periodo tra l’inverno e la primavera; essendo una pianta monoica ha sia fiori maschili che femminili e l’impollinazione avviene tramite azione del vento.
Il nocciolo inizierà a produrre i frutti dopo 3-4 anni e, se curato in modo opportuno, vivere in modo producente anche per 40 anni.
Per capire quando le nocciole sono mature è necessario aspettare la loro caduta; oppure è possibile osservare il colore del calice esterno in cui sono inserite: saranno mature non appena diventerà giallo e tenderà ad essiccarsi.
La raccolta può essere fatta manualmente, aiutandosi anche con strumenti che raccolgono i frutti maturi già a terra, separandoli da foglie e rami. In alternativa, di fronte a vasti noccioleti, si può procedere con la raccolta meccanizzata per mezzo di macchine raccoglitrici.
Una volta raccolte le nocciole si procede alla loro “pulitura”: vengono separate dal calice esterno, ovvero l’involucro che permette la loro attaccatura alla pianta.
Possono essere conservate per periodi piuttosto lunghi, se riposte in luoghi asciutti e areati, al riparo da umidità.
I frutti: nocciole
Hanno generalmente una forma tondeggiante ma possono lievemente differenziarsi a seconda della varietà di pianta coltivata.
Si può arrivare a raggiungere anche 10 kg di nocciole a raccolto. Le varietà più comuni sono:
- Gentile romana, diffusa nel Lazio, con forma tonda e dimensione media; dal buon rapporto di produzione tra peso e parte edule.
- Gentile delle Langhe, tipica del Piemonte con una forma rotonda e particolarmente impiegata in pasticceria o come prodotto tostato.
Le proprietà delle nocciole
Come la maggior parte di quella che è considerata “frutta secca”, anche le nocciole sono ricche di sostanze nutritive fortemente benefiche per il nostro organismo.
Seconde alle mandorle, sono il frutto con il maggiore contenuto di vitamina E che protegge dagli effetti dannosi dei raggi ultravioletti, dall’invecchiamento prematuro e dall’insorgenza di tumori.
Quest’ultimo aspetto è ulteriormente consolidato in virtù della presenza di manganese che fa parte degli enzimi antiossidanti prodotti dai mitocondri delle cellule.
Sono un’importante fonte di fitosteroli, sostanze ritenute importanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Questo piccolo frutto, inoltre, contiene grassi monoisaturi, fondamentali per abbassare il livello di colesterolo LDL e trigliceridi.
Sembra consolidato ormai che il consumo giornaliero di circa 30 g. di frutta secca possa ridurre la predisposizione alle malattie vascolari; inoltre, sono una fonte di energia impareggiabile, soprattutto per sportivi e bambini: ottime da consumare come snack o merenda in sostituzione di tanti prodotti preconfezionati.
Presentano inoltre un buon contenuto di magnesio, minerale che regola i livelli di calcio nei muscoli e che garantisce anche il benessere delle ossa, delle articolazioni e del cuore.
Ricche anche di vitamina B6, sono un valido alleato per il sistema nervoso che necessita di amminoacidi per funzionare in modo corretto. Inoltre la vitamina B6 è fondamentale per la sintesi della serotonina, della melatonina e dell’epinefrina, neurotrasmettitori del sistema nervoso.
Nocciole in cucina
Chi lo ha detto che le nocciole possono essere consumate solo così, intere, come semplice frutto? Ecco qualche idea e consiglio su come impiegarle, in ricette salate o dolci.
Pasta con radicchio e nocciole
Le nocciole possono essere un ingrediente perfetto anche per i nostri primi piatti; resi in granella conferiscono loro quel gusto particolare, creando dei contrasti piacevoli. Ecco quello che ci serverà. Ovviamente potete scegliere il taglio di pasta che più preferite.
- Pasta 300g.
- Radicchio 300 g.
- Cipolla 1
- Olio Extravergine di Oliva q.b.
- Nocciole in granella 70 g.
- Sale q.b.
Iniziamo pulendo il radicchio ed eliminando la sua parte bianca; tagliamo il resto grossolanamente. Facciamo appassire in una padella olio e la cipolla tritata. Aggiungiamo ad essi il radicchio e lasciamo cuocere per qualche minuto a fuoco medio. Intanto cuociamo la pasta, lasciando da parte un mestolo dell’acqua di cottura che utilizzeremo per farla saltare una volta scolata. Ora il tocco finale: spolverate con abbondante granella di nocciole e servite.
Torrone con nocciole fatto in casa
- 150 g di cioccolato fondente
- 150 g di cioccolato al latte
- 200 g di crema di nocciole
- 25 g di nocciole tostate
- stampo da plum cake
Facciamo sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria; con una sua piccola quantità, ricopriamo lo stampo che andreamo ad utilizzare e riponiamolo in freezer per 15 minuti in modo che possa solidificarisi.
Fondiamo anche il cioccolato al latte, aggiungendolo a quello fondente. Poi unite crema di nocciole e nocciole intere. Mescolate, poi spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
Versate il composto nello stampo, poi riponete il tutto in frigorifero per circa 2/3 ore. Prima di consumarlo, tenetelo a temperatura ambiente per almeno una mezz’ora.
La cioccolata ci piace tanto; perchè non farla in casa, rigorosamente a base di nocciole? Vi lasciamo il link a questa squisita ricetta.
Vi piacciono le nocciole? Siete soliti consumare la quantità quotidiana consigliata di frutta secca? Grazie per aver letto questo post. Lasciateci un commento qui sotto, saremo lieti di leggervi.
Presso la Trevi srl troverete un ampio assortimento di nocciole e frutta secca. Veniteci a trovare, vi aspettiamo insieme a tutti i nostri prodotti, sempre freschi. Ci troviamo a due passi dalla Fontana di Trevi.