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Topinambur chiamata anche rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, nota come Helianthus tuberosus, è unapianta di origine americana diffusa in Europa e in Italia che cresce spontanea lungo i fiumi e le rive dei torrenti.

La fioritura è molto apprezzata sia per le sue dimensioni, i fusti arrivano anche a 3 metri di altezza, sia per il suo aspetto che ricorda le margherite di colore giallo; del topinambur si consumano i tuberi, ossia le sue radici.

La coltivazione ed il raccolto

topinambur in fioreLa coltivazione è facile ma allo stesso tempo infestante infatti si consiglia di dedicare a questo ortaggio una porzione dell’orto distante da eventuali future coltivazioni.

Si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, non teme il freddo in quanto i tuberi stanno sotto terra.

La semina può essere fatta tra febbraio e maggio, bisogna scavare ad una profondità di almeno 20 cm interrando i tuberi con i germogli rivolti verso l’alto e le piante dovranno essere distanti tra loro di almeno 50 cm per ottenere dimensioni importanti.

In presenza di periodiche piogge si può evitare anche un eventuale irrigazione che va effettuata da effettuare ogni 8-10.

La raccolta avviene in autunno con l’aiuto di una forca o di una vanga, quest’ultima deve essere conficcata nel terreno in modo da far uscire tutta la pianta e i tuberi sradicati a mano.

Il topinambur non ha bisogno di alcun intervento antiparassitario anche se il suo nemico principale è il topo.

Coltivazione in vaso

Qualora invece si volesse coltivare questo ortaggio in vaso occorre solo sceglierne uno di medie dimensioni dal diametro di 30-32 cm, mettere sul fondo dell’argilla in modo da drenare il terreno e all’inizio della primavera interrare il tubero che possegga ancora il germoglio ad una profondità di circa 15 cm. Annaffiare regolarmente e concimare con terriccio già arricchito, quello degli agrumi andrà benissimo. In autunno si avrà la fioritura e una volta che la pianta si sarà seccata si potranno estrarre i tuberi pronti per essere mangiati mentre quelli che lasceremo nel vaso germoglieranno la primavera successiva.

Conservazione

Le radici una volta raccolte si conservano solo per pochi giorni, 8-10 giorni al massimo, meglio se chiusi in sacchetti di plastica o avvolti in un panno in frigorifero.

Le sue proprietà

A differenza della patata non contiene amido ma inulina, questa riequilibra la flora intestinale e favorisce la digestione.

La cosa più importante è che non contiene glutine quindi può essere consumato anche da chi soffre di celiachia.

E’ un alimento ipocalorico (circa 76 kcal per 100 gr di alimento fresco) poiché contiene per l’80% acqua ed è particolarmente ricco di vitamina A, B e H.

Topinambur crudo o cotto?

Per mantenere le sue proprietà benefiche si consiglia di consumare il topinambur crudo con limone, sale e pepe. Se consumato cotto, il topinambur deve essere privato della sua buccia esterna per essere preparato bollito, fritto, cotto al vapore o al forno. Somiglia ad una patata ma ha il gusto di carciofo. Da provare!

Chips di topinambur

chips di topinambur

  • 300 gr di topinambur
  • sale q.b.
  • olio di semi di arachide q.b.

Pulite dalla terra le radici poi lavateli sotto l’acqua corrente fredda.

Con una mandolina tagliate finemente i tuberi di topinambur senza sbucciarli. Scaldate l’olio per friggere immergendo le chips poco alla volta. Una volta dorati scolateli su della carta da cucina. Salate e gustatele calde.

Vellutata di topinambur e zenzero

Vellutata di topinambur

  • 400 gr di topinambur
  • 2 patate medie
  • ½ cipolla
  • 1 pezzo di radice di zenzero
  • brodo vegetale q.b
  • ½ limone
  • sale e pepe
  • olio di oliva extravergine

Pelate le patate, il topinambur e la cipolla. Tagliate la cipolla a fettine sottili e rosolate con olio extravergine di oliva in un tegame.

Tagliate a tocchetti le patate e il topinambur, uniteli alla cipolla appassita mescolando bene. Coprite con il brodo vegetale e grattugiate un pezzo di radice di zenzero in precedenza spellata della sua buccia poi coprite con un coperchio.

Fate cuocere per 20 minuti, frullate il tutto ottenendo una crema densa in seguito spolverate con poco zenzero, sale, pepe ed un filo di olio.

Spaghetti con pesto di topinambur

Spaghetti al topinambur

  • 300 gr di spaghetti
  • 200 gr di topinambur
  • 100 gr di ricotta
  • 40 gr di nocciole sgusciate
  • 20 gr di parmigiano
  • 2 cucchiai di basilico e prezzemolo tritati
  • 20 gr di sesamo
  • 4 cucchiai di mollica di pane
  • la buccia grattugiata di un piccolo limone
  • sale e pepe
  • olio extravergine di oliva

Pelate i topinambur tagliateli a tocchetti, metteteli in un mixer con le nocciole, il parmigiano, l’olio, le erbe aromatiche, sale e frullate il tutto.

Lessate gli spaghetti tenendo da parte dell’acqua di cottura. Nel frattempo fate scaldare in una piccola padella antiaderente un filo d’olio di oliva e aggiungete la mollica di pane sbriciolata, il sesamo e la buccia di limone. Fate cuocere fino a quando il pane inizia a dorarsi.

Mescolate gli spaghetti con il pesto di topinambur e la ricotta aggiungendo un po’ di acqua di cottura infine cospargete la pasta con la mollica di pane ed una manciata di pepe.

 

Vi piace il topinambur? Come siete soliti consumarlo? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre al sedano rapa, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

Il sedano rapa (Apium graveolens var. rapaceum) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Apiaceae o Umbelliferae, alla stessa specie appartengono il sedano da coste e da foglie, la differenza sta nella radice costituita da una grossa palla con una polpa dal sapore delicato da consumarsi sia cruda che cotta a seconda del gusto.

La coltivazione del sedano rapa

La coltivazione avviene a ciclo biennale e può essere eseguita con la tecnica del semenzaio usando dei vasetti per poi trapiantarlo o direttamente in terra piena.

Semina

La semina deve avvenire tra febbraio e maggio, una volta che la piantina sarà più grande dovrà essere interrata ad una distanza di almeno 30 cm l’una dall’altra per permettere alle radici di svilupparsi al meglio.

Clima e irrigazione

sedano rapa coltivazione

Resiste bene alle temperature anche se predilige un clima fresco ma non freddo, ideali sono i 18°C, purché abbia un terreno sempre umido cercando di non provocare ristagni durante l’irrigazione che dovrà essere effettuata in maniera costante ogni 2 o 3 giorni sempre in base alle stagioni.

Terreno, concimazione e raccolto

Per la concimazione si può usare del letame organico o del compost da aggiungere prima di ogni semina mentre per una migliore manutenzione si consiglia la pacciamatura mantenendo il terreno umido e caldo ricoprendolo di fogliame.

Il raccolto si effettua tra settembre e ottobre inoltrato. Si raccoglie tagliando la pianta al colletto, dopo il taglio potrebbe esserci un ulteriore ricrescita del fusto ma di qualità inferiore.

Attenzione alle malattie

Le malattie e i parassiti che attaccano questo ortaggio sono simili a quelle delle altre specie della famiglia delle ombrellifere:

  • Mosca del sedano (chiamata anche mosca minatrice), le femmine depongono le uova e le larve sono molto pericolose
  • Septoriosi
  • Cercosporiosi
  • Ticchiolatura

L’utilizzo di antiparassitari può risolvere il problema e si consiglia di evitare ristagni idrici perché dannosi alla radice.

Consociazioni

La pianta è in grado di aumentare la sua produttività se coltivata nei pressi di altri ortaggi come: cavolo, piselli, pomodoro, melanzana, porro e cetrioli.

Le sue varietà

Le principali varietà di sedano rapa che conosciamo sono:

  • Sedano rapa di Verona, la più nota e tipica italiana, dalla polpa bianca dal sapore molto gradevole
  • Il Marble Ball, il gigante di Praga
  • Il sedano Alabastro

Proprietà del sedano rapa

E’ un alimento ipocalorico (23 kcal per 100 gr.) perché costituito prevalentemente da acqua. Contiene vitamina A, B e C, sali minerali, quali ferro, potassio e manganese quindi un ottimo remineralizzante, aiuta a combattere reumatismi, calcoli renali e affezioni polmonari.

Le sue proprietà diuretiche e disinfettanti vengono utilizzate anche se non al meglio in campo erboristico.

In cucina… una scoperta!

Anche se il suo aspetto non è molto invitante la radice ha un sapore delicato e si presta alla realizzazione di molte pietanze.

Insalata di sedano rapa

insalata di sedano rapa

  • 150 gr di sedano rapa di Verona
  • 2 cespi di indivia belga
  • ½ limone
  • 2 fette di pancarré
  • 1 cucchiaio di senape
  • peperoncino
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • timo
  • pepe

Sfogliate 2 cespi di indivia, sbucciate il sedano rapa, lavate il tutto e tagliatelo a julienne.

Dal pancarrè ricavate dei cubetti e fateli tostare in padella con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, un pizzico di peperoncino e sale a piacere, nel frattempo preparate a parte un’emulsione con succo di limone, 1 cucchiaio di senape, 40 gr di olio di oliva, sale, pepe e qualche fogliolina di timo.

Trasferite le foglie di indivia e sedano rapa in una ciotola, aggiungete i crostini di pancarré e spargete il tutto con la salsa preparata a parte.

Spaghetti al ragù di sedano rapa

spaghetti con sedano rapa

  • 360 gr di spaghetti
  • 300 gr di sedano rapa
  • 1 carota
  • 1 cipolla media
  • 1 tazza di foglie di sedano
  • 150 gr di olive da snocciolare
  • 1 bicchiere di brodo vegetale
  • 2 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • sale e pepe q.b.

Tritare con un mixer le foglie di sedano, la carota e la cipolla. Mettere 1 cucchiaio di olio extravergine in un tegame, aggiungere il trito di verdure, un pizzico di sale e soffriggere per 5/10 minuti.

Intanto pulite il sedano rapa tagliandolo a tocchetti e aggiungetelo alle verdure insieme al brodo vegetale e cuoceteli con un coperchio a fiamma media per 30 minuti e finché il brodo non si sarà ritirato e se necessario immettete acqua durante la cottura. Snocciolate le olive e tritatele e incorporandole al composto mescolando bene.

Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata e una volta cotti versateli nel tegame del ragù e mescolate a fuoco vivo per 2 minuti aggiungendo a vostro piacimento del pepe.

Sedano rapa al forno

sedano rapa al forno

  • 2 sedani rapa
  • parmigiano reggiano grattugiato
  • pangrattato
  • sale
  • pepe
  • olio extravergine di oliva

Lavate il sedano rapa e fatelo bollire in acqua salata per circa 30 minuti coprendo con un coperchio, una volta raffreddato tagliatelo a fette spesse di circa 1 cm.

In un piatto mescolate il formaggio con il pangrattato, sale e pepe, in seguito impanate le fette di sedano rapa e disponetele su una teglia coperta da carta forno, condite con olio extravergine di oliva e infornate a 180° C per circa 15 minuti, fino a quando le fette non saranno dorate ed infine servite le fette tiepide.

Estratto di sedano rapa, mela e limone

estratto di sedano rapa

  • 1 sedano rapa piccolo
  • 1 gambo di sedano senza foglie
  • mezza mela
  • ½ limone

Lavate e tagliate il limone, il sedano e il sedano rapa a cubetti, fate la mela a tocchetti e inserite il tutto nell’estrattore.

Preparatelo come più vi piace, il suo gusto vi stupirà.

 

 

Avete mai assaggiato il sedano rapa? Come preferite consumarlo, cotto o crudo? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre al sedano rapa, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

Il sedano, il cui nome scientifico Apium graveolens originaria del Mediterraneo usata come pianta medicinale fin dagli antichi Greci e immancabile nella cucina italiana per insaporire i nostri piatti. Oltre ad essere un ortaggio è considerato anche erba aromatica, infatti spesso viene consumato anche crudo o in succo contrastando la ritenzione idrica grazie al suo alto potere diuretico.

La pianta appartiene alla famiglia delle Ombrellifere come le carote ed il prezzemolo. La sua coltivazione è semplice e non prevede particolari cure se non l’imbiancamento per ottenere un prodotto tenero e croccante.

Come coltivare il sedano

Clima e terreno

Soffre il caldo eccessivo e teme il gelo, quindi ha bisogno di una temperatura costante intorno ai 20°. Le stagioni migliori per la coltivazione sono la primavera e l’autunno. Periodo di semina e trapianto.

La pianta richiede un terreno ricco di sostanze organiche, fertile e costantemente umido purché senza ristagni. E’ bene concimare lavorando in profondità il terreno per renderlo drenante.

La semina

Viene trapiantato nell’orto, questo deve avvenire quando la piantina è cresciuta oltre i 4-5 cm. Spesso si usa un doppio trapianto: prima in vaschette per semina poi in vaso, al crescere delle prime foglie l’ortaggio si trasferirà nell’orto, per evitare condizioni ambientali non favorevoli. sedano

La semina in vaso avviene tra febbraio e marzo, il trapianto da maggio fino a fine luglio. Si trapianta invece ad agosto fino a ottobre per la raccolta autunnale-invernale.

La distanza per coltivare il sedano nell’orto è di circa 35 cm tra una pianta e l’altra in modo da dare spazio alle piante per un ottimale sviluppo.

Irrigazione e consigli utili

Ha necessità di molta acqua, essendo una pianta di origine palustre occorre irrigare il terreno ogni 2-3 giorni altrimenti c’è il rischio che si indurisca perdendo la sua croccantezza. Oppure utilizzare l’irrigazione con impianto a goccia.

Si consiglia di posizionarla nelle zone dell’orto più ombreggiate almeno nei periodi primaverili-estivi.

Per una migliore coltura dell’ortaggio viene consigliata la pacciamatura per evitare interventi di pulizia dalle erbacce mantenendo così il terreno sempre umido.

Se invece si decide di non pacciamare occorre periodicamente zappare il terreno mantenendolo morbido.

Per ottenere un sedano morbido ma allo stesso tempo croccante si utilizza la tecnica dell’imbiancamento rendendo foglie e coste di colore bianco-dorato. Questo si ottiene legando le cime della pianta con un elastico o un laccio. Questa operazione viene effettuata 15 giorni prima della raccolta.

Varietà di sedano

  • Sedano dulce , da cui si utilizzano le coste ed è le varietà più diffusa e coltivata di questa pianta
  • Sedano rapa da cui si utilizza la grossa radice, sia cruda che cotta

Il dulce lo possiamo distinguere in sedano dalle coste verdi e quello dalle coste bianche.

Le prime risultano più carnose ed è una varietà resistente al gelo invernale; mentre quelli a coste bianche sono più teneri e quindi adatte alla coltivazione primaverile-estiva.

Le sue proprietà:

  • ricco di fibre che aiutano a ridurre trigliceridi e colesterolo
  • è per lo più acqua e questo favorisce la perdita di peso
  • contiene selenio, potassio e sodio che contribuiscono ad espellere i liquidi in eccesso dal nostro corpo
  • se usato correttamente nella dieta quotidiana aiuta contro le infiammazioni grazie alle sue proprietà lenitive

Il sedano: un ingrediente polivalente

Insalata di mela e sedano con noci e grana

Insalata di sedano

Ingredienti per 4 persone:

  • 2 mele verdi (varietà Granny Smith)
  • 1 costa di sedano
  • 80 gr di grana
  • 8 noci
  • 1 dl di yogurt
  • 1 limone
  • Sale q.b.
  • 1 cucchiaio di olio di oliva

Lavare le coste di sedano, tagliatele in lunghezza eliminando i filamenti ottenendo delle fettine sottili. Tagliate a lamelle la grana e sgusciate le noci eliminando la buccia che ricopre i gherigli in quanto potrebbe risultare amara. Lavate le mele tagliandole a spicchi sottili. Spruzzate con del succo di limone la polpa.

In una ciotola versate lo yogurt, l’olio e del sale. Mescolate il tutto ottenendo una salsa omogenea. Distribuite gli spicchi di mela nei piatti, unite i gherigli di noce spezzettati grossolanamente, il sedano e le lamelle di grana. Accompagnate con la salsa a parte.

Soffritto a regola d’arte

Sedano soffritto

  • 1 carota
  • 1 cipolla bianca
  • 1 costa di sedano
  • olio extravergine d’oliva
  • 50 ml di vino bianco o dell’acqua

Pulire la cipolla sbucciandola e dividendola a metà tagliandola a cubetti. Pelate la carota lavandola successivamente sotto l’acqua corrente. Tagliatela a fette sottili riducendo anch’essa a cubetti. Infine il sedano: eliminate le foglie esterne, lavate il tutto e con l’aiuto di un coltello togliamo i filamenti riducendo anch’esso a cubetti.

Mettere in una padella l’olio extravergine d’oliva, fate scaldare e poi aggiungete il trito di carota, cipolla e sedano. Giratelo per far rosolare le verdure e lasciate cuocere per almeno 15 minuti. Per accelerare la cottura potete sfumare dopo 5 minuti con del vino bianco o dell’acqua. Il vostro soffritto è pronto!

Risotto al sedano

Risotto al sedano

  • 450 gr di riso carnaioli
  • 300 gr di sedano bianco
  • 1 cipolla media
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 40 gr di formaggio grattugiato
  • 1l di brodo vegetale
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe q.b.

Il un tegame scaldate 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e lasciate appassire la cipolla tritata. Dopo qualche minuto aggiungete il sedano tagliato a tocchetti, fate insaporire e versate il riso.

Mescolate e quando il riso sarà tostato aggiungete il vino e lasciate evaporare, salate.

Portate a cottura il riso aggiungendo poco alla volta il brodo vegetale mescolando.

A cottura ultimata aggiungete un pizzico di pepe una spolverata di formaggio grattugiato.

Succo di sedano, carote, limone e zenzero

succo di sedano

  • 200 gr di cuore di sedano
  • 40 gr di foglie di sedano
  • 200 gr di carote
  • 100 gr di limone
  • 10 gr di zenzero fresco

Lavare e tagliare a pezzi il sedano, sbucciare le carote e tagliarle grossolanamente, sbucciare lo zenzero. Inserire tutti gli ingredienti nella centrifuga e azionate. Il succo è pronto per essere gustato.

 

Vi piace il sedano? Come siete soliti consumarlo, sotto forma di succo oppure crudo? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre al sedano, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

Carote, un ortaggio semplice ma benefico

La pianta delle carote, il cui nome scientifico è Daucus carota, è una pianta erbacea con fusto verde, che appartiene alla famiglia delle Apiaceae; quasi sicuramente ha origine nel continente asiatico ma fu coltivata sin dai Greci con scopi curativi: dunque, il suo utilizzo, ormai è comprovato da secoli. In natura può esistere anche come pianta spontanea e infestante, perlopiù in aree particolarmente assolate e calde.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaConsigli per la coltivazione di carote

Le carote rientrano tra gli ortaggi che non necessitano di cure particolari. Tuttavia, come sempre, ci sono condizioni consigliate ed operazioni da valutare per la loro giusta coltivazione.

Clima ed esposizione. Le carote prediligono temperature calde ma non eccessivamente poichè in tal caso, le radici tendono ad indurirsi eccessivamente.

Terreno. Le caratteristiche del terreno risultano importanti ai fini della coltivazione delle carote; esse prediligono un terreno ben drenato e piuttosto leggero che deve essere preventivamente lavorato prima dell’impianto.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaSono da evitare i suoli troppo compatti che non permettono alle radici di svilupparsi. In presenza di un terreno sassoso o eccessivamente duro, esse tendono ad incurvarsi e a rimanere di piccole dimensioni.

Concimazione. Durante la crescita delle piante, non occorre procedere ad alcuna concimazione; preventivamente è preferibile il compost rispetto al letame, procedendo ad una vangatura del terreno, fino ad una profondità di circa 40 cm.

Inoltre, di pari importanza rispetto alla concimazione è il mantenimento del suolo circostante, che deve essere sempre ben pulito.

 

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaIrrigazione. Questo ortaggio non necessita di abbondante acqua che deve essere somministrata solo quando il terreno è del tutto asciutto poichè è fondamentale evitare un’eccessiva umidità del suolo e non agevolare il formarsi di ristagni che potrebbero generare marciumi o malattie.

Quando seminare le carote?

Il periodo ottimale per la semina è la primavera; ma, viste le condizioni climatiche attuali, piuttosto miti, non esiste un momento  giusto indicato come univoco per la coltivazione delle carote in quanto esso dipende dalla zona di appartenenza e dalla varietà scelta.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaNelle aree più miti (quindi anche nel centro-sud Italia) si può procedere alla semina praticamente durante tutto l’anno.

La varietà “precoce” può essere seminata sin da gennaio, fino a marzo mentre quelle “medie” in aprile e maggio; infine le “tardive” arrivano a poter essere seminate intorno al mese di giugno.

La semina in campo prevede la disposizione dei semi ad una profondità di circa 1-2 cm e ad una distanza tale da non impedire la crescita delle radici e delle piante stesse.

É possibile anche seminare in modo libero ma questo determinerebbe il rischio di un eccessivo attaccamento tra una pianta e l’altra.

Inoltre una disposizione più ordinata delle file di piante, permette di procedere con le operazioni di manutenzione dalle erbe infestanti che potrebbero sorgere tutt’intorno.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaDopo aver coperto i semi con uno strato di terreno è necessario compattare il suolo tramite irrigazione, senza esagerare poichè potrebbero crearsi dei ristagni non benefici.

La germinazione della carota è piuttosto lenta: possono servire anche 40 giorni per far apparire le prime foglioline ma potrebbe esser necessario anche qualche giorno in più. Durante l’attesa è importante che il terreno rimanga ben pulito.

Dopo la loro nascita, qualora ci accorgessimo di un eccessivo ravvicinamento tra le piantine, possiamo diradarle in modo che non sovrappongano le radici.

Nel caso delle carote, prendiamo in considerazione solamente la coltivazione tramite semina diretta poichè non è possibile procedere alla coltura in semenzaio con successivo trapianto: la crescita della pianta è subordinata alla nascita della radice verticale e il passaggio dal semenzaio all’orto arrecherebbe danni alle radici stesse e di conseguenza anche all’ortaggio.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaLa tecnica secondo la quale si associa la coltivazione della carota a quella della cipolla è detta consociazione: esse traggono così vantaggio l’una dall’altra (è possibile utilizzare anche il porro o l’aglio in sostituzione della cipolla) in quanto allontanano i reciproci parassiti.

La raccolta delle carote e varietà

Per la raccolta si procede in base al periodo di semina; le carote “precoci” potranno essere raccolte già da luglio, le medie tra aprile e maggio; infine le tardive ad ottobre. In genere il ciclo vitale delle carote varia dagli 80 ai 130 giorni. 

Possiamo procedere alla loro raccolta quando il diametro supera 1 cm di ampiezza; se vengono lasciate troppo tempo all’interno del terreno, rischiano di divenire eccessivamente dure oltre ad assumere un sapore legnoso e sgradevole. La raccolta prevede l’estrazione della carota dal terreno, estirpandone la radice.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaOltre alla classica carota arancione, di cui ne esistono diverse tipologie che variano in grandezza e nel periodo di coltivazione, ne esistono altre varianti.

Quelle di colore nero e viola, in cui il beta-carotene che determina il caratteristico colore arancione è sostituito dalla luteina, un antiossidante che conferisce tale pigmentazione ed è infatti presente anche nella verdura a foglia verde, come spinaci e cavolo nero.

Le carote nere e viola, inoltre, sono molto ricche di fenoli, soprattutto antociani e antocianine, che oltre ad essere anch’essi responsabili della pigmentazione, sono potenti antiossidanti non presenti nelle carote arancioni.

Un’insolita tipologia di carota è quella bianca, detta Daikon o ravanello cinese. Si trova ed è utilizzata soprattutto in Giappone. Appartiene alla famiglia dei ravanelli e il suo sapore si avvicina molto ad essi. Ha dimensioni maggiori delle classiche carote, oltre ad essere dietetica e ricca di sostanze nutritive in quantità importanti.

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma

Proprietà benefiche delle carote

La carota ha benefici sul sistema linfatico, nervoso ed immunitario. É un alimento ricco di sali minerali, grazie ai quali è altamente rigenerante per il nostro organismo.

Le carote sono ricche anche di vitamine, come A, B1, B2, C, D e la E. Il loro colore e le loro proprietà nutritive sono solitamente associate alla presenza di beta carotene. Esso è un pigmento vegetale, antiossidante in grado di contrastare la produzione di radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare.

Inoltre è il precursore della vitamina A, di vitale importanza per salvaguardare la vista, soprattutto per la protezione della cornea e di alcune patologie della retina. Questo pigmento vegetale è fondamentale nello sviluppo di ossa e nella formazione dell’apparato ovarico, in fase embrionale.

Oltre al beta è presente anche l’alfa-carotene, entrambi con funzione fotoprotettiva della pelle, seppur ne favoriscono l’abbronzatura. Le carote sono un ortaggio dietetico, adatto ai regimi alimentari ipocalorici, presentando un apporto calorico pari a 41 kcal per 100 g.

Le carote hanno numerosi benefici anche sull’apparato cardiovascolare e circolatorio, poiché contengono oltre al carotene, numerosi altri composti antiossidanti come carotenoidi, acidi idrossicinnamici, antocianidine, con importanti funzioni protettive anche per arterie.

Il loro contenuto di fibre, le rende utili alla protezione della mucosa del tratto digerente e  alla prevenzione dell’insorgenza del cancro al colon.

Ricette con le carote

Carote Ortofrutta Trevi srl

Le carote possono essere sgranocchiate come snack così crude, oppure lessate in acqua o cotte al vapore. Sono uno degli ingredienti principali per realizzare un ottimo soffritto, insieme a sedano e cipolla.

La famosa modalità di taglio “alla julienne” in cui si realizzano sottili filetti dell’ortaggio tagliato, è così definita per il nome proprio del primo chef che la realizzò.

Se mangiamo la carota cruda, avvertiamo un leggero odore di terra (nonostante, ovviamente il suo lavaggio) mentre se cotta, il suo aroma diventa più intenso ma gradevole, con un retrogusto dolciastro che viene apprezzato anche dai bambini.

Prima di consumarle è necessario pulirle accuratamente: lavate, spazzolate o grattate in superficie poichè la terra potrebbe radunarsi nelle venature dell’ortaggio.

Possiamo tagliare la carota anche semplicemente a rondelle oppure grattugiarla. In generale viene utilizzata in combinazione ad altri ingredienti per insapore pietanze di ogni tipo. Ma possiamo impiegarla anche nella realizzazione di dolci, perchè no? Vediamo qualche ricetta.

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma Vellutata di carote

  • Carote 600 g;
  • Acqua 1 l;
  • Patata 1 grande;
  • Cipolla 1;
  • Timo 2 rametti;
  • Alloro 4 foglie;
  • Olio extravergine di oliva 2 cucchiai;
  • Paprika q.b.

Tritiamo la cipolla in modo grossolano; peliamo la patata e tagliamola a cubetti.

Laviamo e sbucciamo le carote, eliminando le loro estremità poi facciamone tante rondelle. Peliamo anche la patata e tagliamola a tocchetti. Uniamo tutte le verdure in una pentola capiente e con il fondo spesso, così eviteremo che le verdure si possano attaccare, visto la cottura lenta. Aggiungiamo un litro di acqua fredda e l’olio. Inseriamo nella pentola anche gli odori, alloro e timo che renderanno profumata la nostra vellutata.

Per conferire maggior sapore, aggiungiamo anche il peperoncino. Copriamo con coperchio e lasciamo cuocere per circa 30 minuti a partire da quando bollirà. Minore saranno le dimensioni dei pezzi di verdura, minore sarà il tempo necessario alla cottura.

Aggiustiamo di sale e rimuoviamo i rametti di odori. Trasferiamo l’intero composto insieme al brodo in un contenitore comodo ad accogliere il frullatore.

Frulliamo tutto: aggiungiamo più o meno brodo a seconda della consistenza che vogliamo conferire alla vellutata: esso la renderà più o meno densa. Spolveriamo con la paprika e un filo di olio a crudo. Possiamo accompagnare questo piatto con delle fettine di pane tostato.

 

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma Succo ACE

Per preparare un bicchiere di succo vi occorreranno:

  • Arance 3;
  • Limoni 1;
  • Carote 2.

Sbucciamo le arance e il limone, poi tagliamoli a pezzetti. Sbucciamo e laviamo anche le carote, tagliandole a pezzi più piccoli.

Con un frullatore ad immersione procediamo a frammentare il composto fino ad arrivare alla consistenza desiderata. Con un colino passiamo quanto ottenuto in modo da filtrare il succo: pressiamo con un cucchiaio di legno la polpa così da strizzarla il più possibile e liberare tutto il succo presente.

In base ai nostri gusti, possiamo decidere di dare al succo una corposità maggiore, lasciando parte della polpa (si otterrà così una specie di frullato). Variando combinazioni e frutti, possiamo ottenere numerose tipologie di succhi, gustosi e nutrienti. Ecco un altro esempio.

 

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma Torta camilla carota

  • Carote 300 g;
  • Uova 3;
  • Farina 00 300 g;
  • Farina di mandorle 50 g;
  • Olio di semi girasoli 90 g;
  • Vaniglia 1 bacca;
  • Lievito 1 bustina;
  • Zucchero 180 g;
  • Sale q.b.

 

Laviamo le carote, eliminando ad esse la buccia utilizzando un pelapatate o un coltello e affettiamole sottilmente. Asciughiamole e riponiamole da parte per il momento. In un recipiente sbattiamo le uova insieme a sale e zucchero; con le fruste montiamo il composto e aggiungiamo la bacca di vaniglia.

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma In un altro contenitore mescoliamo sia la farina 00 che quella di mandorle, aggiungendo anche il lievito. Uniamo i due composti preparati e versandolo un po’ alla volta, aggiungiamo l’olio di semi. Amalgamiamo il tutto ed otterremo un composto omogeneo.

A questo punto, possiamo unire le carote che dovranno essere grattugiate finemente. Amalgamiamo e versiamo tutto il composto in una tortiera imburrata o rivestita di carta da forno.

Inforniamo in forno preriscaldato per circa 45 minuti a 170°. Se preferite utilizzare il forno ventilato, abbassate la temperatura a 150° per 40 minuti.

A cottura ultimata, procediamo con la prova dello stecchino (se tirandolo fuori esso resterà asciutto, significa che la vostra torta è pronta). Lasciamola in forno spento per altri 5 minuti e successivamente cospargete con zucchero a velo.

Se volete, potete anche scegliere di farcire la torta con la marmellata: dopo averla cotta, vi basterà dividerla in due delicatamente e riempirla con ciò che preferite.

 

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma Pasta con carote

  • Pasta 320 g;
  • Carote 150 g;
  • Zucchine 150 g;
  • Pancetta 100 g;
  • Pecorino grattugiato 40 g;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Scalogno metà;
  • Olio extravergine di oliva 4 cucchiai.

Peliamo e laviamo le carote; laviamo anche le zucchine e tagliamo entrambe in strisce sottili, aiutandoci con un pelapatate.

Facciamo soffriggere leggermente lo scalogno all’interno di una padella con un filo di olio. Aggiungiamo la pancetta, poi le carote e le zucchine.

Carote Ortofrutta Trevi srlUniamo anche un bicchiere di acqua per facilitare la cottura. Intanto portiamo a bollore una pentola di acqua e cuociamo al suo interno la pasta nelle quantità necessarie.

Non appena le zucchine e le carote risulteranno morbide e l’acqua all’interno della padella sarà evaporata, vorrà dire che sono pronte.

Dopo aver cotto e scolato la pasta, aggiungiamola al condimento e mantechiamo. Cospargiamo di pecorino e serviamo.

 

 

 

Carote Ortofrutta Trevi srlPesto di carote

  • Carote 4;
  • Pasta 320 g;
  • Noci 3;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Olio extravergine di oliva 2 cucchiai;
  • Basilico 2 foglie.

Con questo pesto potrete condire qualsiasi tipo di pasta ma potrete utilizzarlo anche come condimento per verdure oppure come ingrediente aggiuntivo all’interno di lasagne o pasta ripassata al forno.

Laviamo e sbucciamo le carote poi frulliamole insieme a due cucchiai di olio. Uniamo sale, pepe e noci. Frulliamo e, se necessario, aggiungiamo altro olio.

Se utilizzerete il pesto per la pasta, fate bollire l’acqua necessaria alla cottura; cuocete il vostro taglio di pasta preferito e scolatela lasciando due mestoli di acqua di cottura da unire alla pentola del pesto così da renderlo più cremoso.

Mantecate al suo interno la pasta e se di vostro gradimento spolverizzate con il formaggio.

 

 

Vi piacciono le carote? Come siete soliti consumarle, crude o cotte e cucinate? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre alle carote, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

 

Cavoletti di Bruxelles

I cavoletti di Bruxelles, il cui nome scientifico è Brassica oleracea var. gemmifera, sono un alimento molto utilizzato nella cucina moderna e quotidiana. Appartengono alla grande famiglia delle Crocifere, piante caratterizzata dal fiore a quattro petali (la stessa di cavoli, broccoli e rucola); sono particolarmente apprezzati per realizzare ricette tipicamente invernali e autunnali.

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srl

Agglomerati di foglie

L’origine della loro coltivazione sembra risalire al XIII secolo; e, come è facile intuire, il loro nome si riferisce a quella che dovrebbe essere la prima zona che, pare, abbia accolto la loro originaria coltivazione, in prossimità della città belga. Tuttavia sono una specie fortemente coltivata anche in Italia.

Quando si acquistano, è bene controllare che non abbiano foglie ingiallite e che siano tutti più o meno della stessa grandezza, in modo che possano cuocere uniformemente.

I cavoletti non sono altro che i germogli ascellari della pianta, ovvero degli agglomerati di foglie a forma globulare che crescono al di sotto delle foglie principali. Sono formati da foglioline l’una sopra all’altra.

La pianta da cui sono prodotti, presenta un fusto che può raggiungere fino a 1 metro di altezza con foglie più o meno rotonde all’apice, rugose e di colore verde.

Il fusto termina con un ciuffo di foglie a palla; lungo di esso si innestano altre foglie con germogli a forma di glomeruli arrotondati (cavolini) che possono raggiungere un numero di 25-30.

La coltivazione dei cavoletti di Bruxelles

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srlIl clima preferibile per la coltivazione è quello mediamente fresco mentre il terreno ideale è solitamente quello più morbido e di medio impasto, arricchito con concimi azotati o organici.

Anche se i cavoletti di Bruxelles possano essere coltivati tutto l’anno, la semina è solitamente compresa tra giugno e ottobre in modo da garantire un buon raccolto dall’inizio dell’autunno fino ai primi mesi dell’inverno.

La coltivazione è estremamente semplice e lineare: una volta piantati i semi, si aspettano un paio di settimane per trapiantare il germoglio nato da essi. Necessitano di acqua soprattutto subito dopo il trapianto e nella prima fase di ingrossamento.

 

La raccolta degli ortaggi

Avviene quando i germogli ascellari raggiungono la grandezza adatta al consumo: in genere un paio di mesi dopo il trapianto definitivo.

Per la manutenzione, si provvede alla rimozione delle erbacce o di altre specie infestanti che possono ostacolare la loro crescita; si possono registrare anche rese di 1-2 kg/mq. 

Questa tipologia di cavoletti sono ortaggi utilizzati soprattutto nella cucina del nord, anche se, grazie alle loro numerose proprietà nutritive si sta diffondendo in tutta Italia. A differenza del cavolfiore, ad esempio, o dei broccoli, i cavoletti sono i germogli e non il fiore della pianta.

Cavoletti Bruxelles Ortofrutta Trevi srlLe proprietà dei cavoletti di Bruxelles

Dal punto di vista nutrizionale essi contengono principalmente acqua, grassi, proteine, zuccheri e fibre alimentari.

Sono ricchi di sali minerali, come calcio, sodio, potassio, fosforo, magnesio, ferro, selenio, rame, manganese e zinco; particolarmente elevato anche l’apporto di vitamine, come A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K e J.

Inoltre contengono folati, beta-carotene, luteina e zeaxantina. Si trovano in essi molti amminoacidi, come cistina, arginina, fenilalanina, lisina, leucina, istidina, metionina, treonina, triptofano e valina.
Grazie a tutte queste sostanze nutritive, i cavoletti agiscono positivamente nella prevenzione tumorale offrendo al nostro organismo ottimi benefici.

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srlIl loro consumo contribuisce al corretto funzionamento delle proprietà diuretiche e antinfiammatorie; abbassano il colesterolo e, inoltre, hanno uno scarso apporto calorico, ponendosi come un ottimo ingrediente da inserire nella nostra dieta.

I cavoletti di Bruxelles sono ricchi di antiossidanti, importanti elementi in grado di contrastare l’attività dei radicali liberi.  Le uniche controindicazioni possono essere i problemi digestivi e la  flatulenza.

 

Dall’orto alla cucina: cavoletti in padella con pancetta

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srl

Cuocere i cavoli in padella dopo una leggera sbollentata è sicuramente il modo più veloce per prepararli. L’aggiunta di pancetta conferirà loro un gusto più deciso. Ecco cosa ci serve:

  • q.b.

Tagliamo i cavoletti a metà per la loro lunghezza e riponiamoli in una pentola, ricoperti di acqua. Aggiungiamo 2 cucchiai di olio, sale e facciamo bollire; dopo un paio di minuti scoliamoli.

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srl

Tagliamo la pancetta a listarelle sottili e facciamola rosolare qualche minuto in una casseruola con 3 cucchiai di olio; uniamo la cipolla e pezzi e proseguiamo fino a quando non imbiondirà, dopo circa 3-4 minuti.

Unite il prezzemolo tritato, una presa di paprica dolce (nelle dosi che preferite), i cavoletti e l’acqua necessaria a coprire a filo e proseguite la cottura a fiamma vivace fino a quando il liquido non sarà evaporato per circa un quarto d’ora. Servite ben caldi!

 

Barchette di brisèe con cavoletti

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srlCavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srl

  • Sale e pepe q.b.;

Ecco un simpatico secondo piatto in cui possiamo utilizzare questo ortaggio come farcitura: il risultato è garantito! Le barchette possono essere utilizzate anche come antipasto.

Puliamo e laviamo i cavoletti; lessiamoli in acqua bollente, un po’ salata poi scoliamoli e facciamoli raffreddare. Sminuzziamoli e amalgamiamoli con le uova sbattute, aggiungendo anche sale e pepe. Togliete la parte interna nera alle code di gambero; imburrate e infarinare gli stampini e riempiteli con la pasta brisèe.

Riempite le barchette con il composto preparato; guarnite ogni stampino con una coda di gambero e infornate per circa un quarto d’ora a 180°. Sfornate e servite.

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srlCavoletti gratinati

In questa ricetta i cavoletti si trasformano in qualcosa di appetitoso a cui è impossibile resistere: anche i bambini non potranno farne a meno. Ecco cosa ci servirà:

  • Cavoletti di Bruxelles 700 g;
  • Burro 50 g;
  • Pancetta tesa 100 g;
  • Formaggio Emmenthal 100 g.;
  • Besciamella 500 g;
  • Olio Extravergine di Oliva 2 cucchiai;
  • Sale e pepe q.b.

Lessiamo i cavoletti in acqua salata per 10 minuti, scolateli e teneteli da parte. Per preparare la besciamella è necessario far fondere il burro e aggiungete la farina.

Poi unite il latte poco alla volta onde evitare la formazione di grumi. Dovrete ottenere un composto non troppo liquido che si addenserà del tutto durante la cottura in forno.

Non appena la besciamella si sarà addensata (anche secondo i vostri gusti) salatela e aggiungete della noce moscata a piacere.

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srl

Intanto tagliate la pancetta a listarelle e fatela rosolare in padella;  aggiungete, successivamente, anche i cavoletti di Bruxelles e fateli saltare per pochi minuti. Infine imburrate una pirofila e trasferite al suo interno i cavoletti con la pancetta.

Grattugiate l’emmental all’interno della besciamella e mescolate in modo che si sciolga. Tagliate il formaggio rimasto a dadini e distribuitelo sui cavoletti; versate, quindi, la besciamella coprendo tutti gli ingredienti.

Infornate la pirofila a 180°C per 15 minuti. Quando i cavoletti saranno ben gratinati in superficie, sfornate e fate riposare poi servite.

Vi piacciono i cavoletti di Bruxelles? Come siete soliti mangiarli? Li utilizzate soprattutto come contorno oppure per realizzare condimenti per primi piatti? Grazie per aver letto questo post. Lasciateci un commento qui sotto, saremo lieti di leggervi.

Presso la Trevi srl troverete un ampio assortimento di ortaggi appartenenti alla famiglia dei cavoli. Veniteci a trovare, vi aspettiamo insieme a tutti i nostri prodotti, sempre freschi. Ci troviamo a due passi dalla Fontana di Trevi.