Topinambur chiamata anche rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, nota come Helianthus tuberosus, è unapianta di origine americana diffusa in Europa e in Italia che cresce spontanea lungo i fiumi e le rive dei torrenti.
La fioritura è molto apprezzata sia per le sue dimensioni, i fusti arrivano anche a 3 metri di altezza, sia per il suo aspetto che ricorda le margherite di colore giallo; del topinambur si consumano i tuberi, ossia le sue radici.
La coltivazione ed il raccolto
La coltivazione è facile ma allo stesso tempo infestante infatti si consiglia di dedicare a questo ortaggio una porzione dell’orto distante da eventuali future coltivazioni.
Si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, non teme il freddo in quanto i tuberi stanno sotto terra.
La semina può essere fatta tra febbraio e maggio, bisogna scavare ad una profondità di almeno 20 cm interrando i tuberi con i germogli rivolti verso l’alto e le piante dovranno essere distanti tra loro di almeno 50 cm per ottenere dimensioni importanti.
In presenza di periodiche piogge si può evitare anche un eventuale irrigazione che va effettuata da effettuare ogni 8-10.
La raccolta avviene in autunno con l’aiuto di una forca o di una vanga, quest’ultima deve essere conficcata nel terreno in modo da far uscire tutta la pianta e i tuberi sradicati a mano.
Il topinambur non ha bisogno di alcun intervento antiparassitario anche se il suo nemico principale è il topo.
Coltivazione in vaso
Qualora invece si volesse coltivare questo ortaggio in vaso occorre solo sceglierne uno di medie dimensioni dal diametro di 30-32 cm, mettere sul fondo dell’argilla in modo da drenare il terreno e all’inizio della primavera interrare il tubero che possegga ancora il germoglio ad una profondità di circa 15 cm. Annaffiare regolarmente e concimare con terriccio già arricchito, quello degli agrumi andrà benissimo. In autunno si avrà la fioritura e una volta che la pianta si sarà seccata si potranno estrarre i tuberi pronti per essere mangiati mentre quelli che lasceremo nel vaso germoglieranno la primavera successiva.
Conservazione
Le radici una volta raccolte si conservano solo per pochi giorni, 8-10 giorni al massimo, meglio se chiusi in sacchetti di plastica o avvolti in un panno in frigorifero.
Le sue proprietà
A differenza della patata non contiene amido ma inulina, questa riequilibra la flora intestinale e favorisce la digestione.
La cosa più importante è che non contiene glutine quindi può essere consumato anche da chi soffre di celiachia.
E’ un alimento ipocalorico (circa 76 kcal per 100 gr di alimento fresco) poiché contiene per l’80% acqua ed è particolarmente ricco di vitamina A, B e H.
Topinambur crudo o cotto?
Per mantenere le sue proprietà benefiche si consiglia di consumare il topinambur crudo con limone, sale e pepe. Se consumato cotto, il topinambur deve essere privato della sua buccia esterna per essere preparato bollito, fritto, cotto al vapore o al forno. Somiglia ad una patata ma ha il gusto di carciofo. Da provare!
Chips di topinambur
- 300 gr di topinambur
- sale q.b.
- olio di semi di arachide q.b.
Pulite dalla terra le radici poi lavateli sotto l’acqua corrente fredda.
Con una mandolina tagliate finemente i tuberi di topinambur senza sbucciarli. Scaldate l’olio per friggere immergendo le chips poco alla volta. Una volta dorati scolateli su della carta da cucina. Salate e gustatele calde.
Vellutata di topinambur e zenzero
- 400 gr di topinambur
- 2 patate medie
- ½ cipolla
- 1 pezzo di radice di zenzero
- brodo vegetale q.b
- ½ limone
- sale e pepe
- olio di oliva extravergine
Pelate le patate, il topinambur e la cipolla. Tagliate la cipolla a fettine sottili e rosolate con olio extravergine di oliva in un tegame.
Tagliate a tocchetti le patate e il topinambur, uniteli alla cipolla appassita mescolando bene. Coprite con il brodo vegetale e grattugiate un pezzo di radice di zenzero in precedenza spellata della sua buccia poi coprite con un coperchio.
Fate cuocere per 20 minuti, frullate il tutto ottenendo una crema densa in seguito spolverate con poco zenzero, sale, pepe ed un filo di olio.
Spaghetti con pesto di topinambur
- 300 gr di spaghetti
- 200 gr di topinambur
- 100 gr di ricotta
- 40 gr di nocciole sgusciate
- 20 gr di parmigiano
- 2 cucchiai di basilico e prezzemolo tritati
- 20 gr di sesamo
- 4 cucchiai di mollica di pane
- la buccia grattugiata di un piccolo limone
- sale e pepe
- olio extravergine di oliva
Pelate i topinambur tagliateli a tocchetti, metteteli in un mixer con le nocciole, il parmigiano, l’olio, le erbe aromatiche, sale e frullate il tutto.
Lessate gli spaghetti tenendo da parte dell’acqua di cottura. Nel frattempo fate scaldare in una piccola padella antiaderente un filo d’olio di oliva e aggiungete la mollica di pane sbriciolata, il sesamo e la buccia di limone. Fate cuocere fino a quando il pane inizia a dorarsi.
Mescolate gli spaghetti con il pesto di topinambur e la ricotta aggiungendo un po’ di acqua di cottura infine cospargete la pasta con la mollica di pane ed una manciata di pepe.
Vi piace il topinambur? Come siete soliti consumarlo? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.
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