Caki, le grandi bacche dal colore arancione
I caki sono frutti prodotti da un albero, il cui nome scientifico è Diospyros Kaki che appartiene alla famiglia delle Ebanacee, ovvero quella dei legni duri ed è l’unico a produrre frutti commestibili. Di origine asiatiche, l’albero del caki (o cachi) è conosciuto in Cina da più di 2000 anni; chiamato “mela d’Oriente”, progressivamente ampliò la sua presenza nei paesi limitrofi, come la Corea e il Giappone. Giunse in Italia intorno al 1870.
La coltivazione
L’albero dei caki si adatta a qualsiasi tipo di terreno purché ben drenato, profondo e con scarsi apporti di sodio; è importante lasciare un ampio spazio intorno alla pianta per permettere la sua crescita in modo agevolato: può raggiungere i 5 metri di altezza.
Nei periodi più caldi può essere necessario irrigare maggiormente il terreno, evitando però i ristagni. Nè per concimazione nè per potatura il caki necessita di particolari cure; per ripulire la pianta e rinvigorire la vegetazione degli alberi più vecchi. Teme le folate di vento, soprattutto in prossimità della raccolta dei frutti poichè i rami, eccessivamente carichi, potrebbero spezzarsi.
Dal sapore particolare, con un retrogusto alla vaniglia, il frutto del caki ha una consistenza morbida e gelatinosa e questo non lo rende appetibile a tutti. Tuttavia, la dolcezza di questi frutti li rende particolarmente attraenti agli uccelli di cui divengono facile preda, come accade per i fichi.
La raccolta del frutti
Il primo raccolto si avrà dopo 3 o 4 anni dalla messa a dimora. I frutti sono molto delicati e qualsiasi spaccatura (anche solo causata da grandine) può provocare l’insorgere di marciumi.
Si raccolgono in autunno, dopo la caduta delle foglie.
Si procede alla loro raccolta quando sono ancora verdi e non hanno raggiunto la completa maturazione; questo permette di trasportarli più facilmente perché non posseggono ancora quella consistenza morbida che li caratterizza.
Alla raccolta segue un periodo di maturazione, spesso insieme alle mele; progressivamente acquistano la loro tipica colorazione arancione: la polpa diventa gelatinosa poichè i tannini (sostanze polifenoliche dal sapore sgradevole e astringente) contenuti nel frutto sono ormai totalmente degradati e i cachi possono essere consumati tranquillamente.
Così maturi si riescono a conservare solo per pochi giorni ma se volete possono essere congelati interi. Sono proprio queste sostanze, i tannini a conferire loro quel sapore fortemente astringente che comunemente classifichiamo con l’espressione comune “allappante“.
In commercio si trovano comunemente due varianti pressochè identiche:
- variante classica, molto morbida che necessità di essere mangiata con cucchiaino;
- variante caco mela, più comunemente detto caki vaniglia, che può essere mangiato a spicchi.
Proprietà benefiche dei caki
La loro morbidezza deriva dal contenere circa l’80% di acqua; contengono fibre, vitamine A e C, che rafforzano il sistema immunitario; sali minerali tra cui potassio, fosforo, calcio, magnesio e sodio. Inoltre è ricco anche di beta-carotene, precursore della vitamina A.
Sono un valido alleato per combattere disturbi legati all’apparato intestinale: migliorano la digestione e combattono la stitichezza; sono molto energizzanti, particolarmente raccomandati in casi di inappetenza, stress psicofico e sport. Contengono una cospicua quantità di zuccheri: per questo motivo il loro consumo è sconsigliato per chi soffre di diabete o obesità.
Sono considerati alleati nella funzionalità epatica e utili per eliminare l’astenia tipicamente autunnale: il consiglio è di mangiare un cachi al giorno.
Dolcezza in cucina
Il caki viene consumato crudo ma trova impiego anche in cucina, seppur non in modo abituale. Oltre a mangiarlo spaccato, con cucchiaino, come una vera coppetta da dolce, la sua polpa è talmente zuccherina che ben si presta alla preparazione di facili dessert.
Semifreddo di caki
Svuotiamo del suo contenuto un caki e mescoliamolo con 500 ml di panna fresca montata aggiungendo 100 gr di zucchero e il succo di mezzo limone. Versiamolo in uno stampino rivestito di pellicola trasparente e lasciamolo in freezer per qualche ora. Servitelo a fette, accompagnato da ciuffetti di panna.
Cupcake
Soffici e dolci sono un ideale dessert da realizzare con questo frutto tipicamente autunnale. Ci occorreranno:
- Caki 3;
- Farina 260 g
- Zucchero 100 g;
- Cacao (facoltativo) 20 g.;
- Latte 157 ml;
- Olio di semi 80 ml;
- Uova 2
- Lievito in polvere 1 bustina scarsa;
- Sale 1 pizzico.
Laviamo i caki e spolpiamoli facendoli a pezzetti in una pentola insieme a parte dello zucchero; cuociamo a fuoco basso per circa 20 min in modo che si sfaldino per bene. Se necessario frullateli con un mixer. Sbattiamo le uova insieme allo zucchero rimasto, aggiungiamo l’olio di semi, i cachi sfaldati poi la farina, il cacao insieme al latte e al lievito (che avremo precedentemente setacciato). Amalgamiamo per bene e versiamo il nostro impasto negli stampi che abbiamo scelto e cuociamo per circa 20 min. a 180° (il tempo di cottura dipende molto dalle caratteristiche del vostro forno).
Ma il caki si presta bene anche per ricette salate; curiosate in questo link e rimarrete sorpresi; caki grigliato!
Le sette virtù dell’albero dei caki
Si tramanda che molti di questi alberi riuscirono a sopravvivere alla bomba atomica di Nagasaki, nell’agosto 1945; questo conferì loro il nome di “Alberi della Pace”. Inoltre dai cinesi è definito “albero delle sette virtù” poichè:
- Ha una lunga vita, essendo molto resistente e vivendo oltre cinquant’anni;
- Produce una grande ombra, poiché la sua chioma regala sollievo;
- Permette agli uccelli di nidificare tra i rami;
- É inattaccabile da parte di tarli e parassiti;
- Le sue grandi foglie sono decorative;
- Dalle sue foglie si ricava un grande fuoco;
- Le foglie che concimano la terra.
Ti piacciono i caki? Come siete soliti mangiarli? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.
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