Carote, un ortaggio semplice ma benefico
La pianta delle carote, il cui nome scientifico è Daucus carota, è una pianta erbacea con fusto verde, che appartiene alla famiglia delle Apiaceae; quasi sicuramente ha origine nel continente asiatico ma fu coltivata sin dai Greci con scopi curativi: dunque, il suo utilizzo, ormai è comprovato da secoli. In natura può esistere anche come pianta spontanea e infestante, perlopiù in aree particolarmente assolate e calde.
Consigli per la coltivazione di carote
Le carote rientrano tra gli ortaggi che non necessitano di cure particolari. Tuttavia, come sempre, ci sono condizioni consigliate ed operazioni da valutare per la loro giusta coltivazione.
Clima ed esposizione. Le carote prediligono temperature calde ma non eccessivamente poichè in tal caso, le radici tendono ad indurirsi eccessivamente.
Terreno. Le caratteristiche del terreno risultano importanti ai fini della coltivazione delle carote; esse prediligono un terreno ben drenato e piuttosto leggero che deve essere preventivamente lavorato prima dell’impianto.
Sono da evitare i suoli troppo compatti che non permettono alle radici di svilupparsi. In presenza di un terreno sassoso o eccessivamente duro, esse tendono ad incurvarsi e a rimanere di piccole dimensioni.
Concimazione. Durante la crescita delle piante, non occorre procedere ad alcuna concimazione; preventivamente è preferibile il compost rispetto al letame, procedendo ad una vangatura del terreno, fino ad una profondità di circa 40 cm.
Inoltre, di pari importanza rispetto alla concimazione è il mantenimento del suolo circostante, che deve essere sempre ben pulito.
Irrigazione. Questo ortaggio non necessita di abbondante acqua che deve essere somministrata solo quando il terreno è del tutto asciutto poichè è fondamentale evitare un’eccessiva umidità del suolo e non agevolare il formarsi di ristagni che potrebbero generare marciumi o malattie.
Quando seminare le carote?
Il periodo ottimale per la semina è la primavera; ma, viste le condizioni climatiche attuali, piuttosto miti, non esiste un momento giusto indicato come univoco per la coltivazione delle carote in quanto esso dipende dalla zona di appartenenza e dalla varietà scelta.
Nelle aree più miti (quindi anche nel centro-sud Italia) si può procedere alla semina praticamente durante tutto l’anno.
La varietà “precoce” può essere seminata sin da gennaio, fino a marzo mentre quelle “medie” in aprile e maggio; infine le “tardive” arrivano a poter essere seminate intorno al mese di giugno.
La semina in campo prevede la disposizione dei semi ad una profondità di circa 1-2 cm e ad una distanza tale da non impedire la crescita delle radici e delle piante stesse.
É possibile anche seminare in modo libero ma questo determinerebbe il rischio di un eccessivo attaccamento tra una pianta e l’altra.
Inoltre una disposizione più ordinata delle file di piante, permette di procedere con le operazioni di manutenzione dalle erbe infestanti che potrebbero sorgere tutt’intorno.
Dopo aver coperto i semi con uno strato di terreno è necessario compattare il suolo tramite irrigazione, senza esagerare poichè potrebbero crearsi dei ristagni non benefici.
La germinazione della carota è piuttosto lenta: possono servire anche 40 giorni per far apparire le prime foglioline ma potrebbe esser necessario anche qualche giorno in più. Durante l’attesa è importante che il terreno rimanga ben pulito.
Dopo la loro nascita, qualora ci accorgessimo di un eccessivo ravvicinamento tra le piantine, possiamo diradarle in modo che non sovrappongano le radici.
Nel caso delle carote, prendiamo in considerazione solamente la coltivazione tramite semina diretta poichè non è possibile procedere alla coltura in semenzaio con successivo trapianto: la crescita della pianta è subordinata alla nascita della radice verticale e il passaggio dal semenzaio all’orto arrecherebbe danni alle radici stesse e di conseguenza anche all’ortaggio.
La tecnica secondo la quale si associa la coltivazione della carota a quella della cipolla è detta consociazione: esse traggono così vantaggio l’una dall’altra (è possibile utilizzare anche il porro o l’aglio in sostituzione della cipolla) in quanto allontanano i reciproci parassiti.
La raccolta delle carote e varietà
Per la raccolta si procede in base al periodo di semina; le carote “precoci” potranno essere raccolte già da luglio, le medie tra aprile e maggio; infine le tardive ad ottobre. In genere il ciclo vitale delle carote varia dagli 80 ai 130 giorni.
Possiamo procedere alla loro raccolta quando il diametro supera 1 cm di ampiezza; se vengono lasciate troppo tempo all’interno del terreno, rischiano di divenire eccessivamente dure oltre ad assumere un sapore legnoso e sgradevole. La raccolta prevede l’estrazione della carota dal terreno, estirpandone la radice.
Oltre alla classica carota arancione, di cui ne esistono diverse tipologie che variano in grandezza e nel periodo di coltivazione, ne esistono altre varianti.
Quelle di colore nero e viola, in cui il beta-carotene che determina il caratteristico colore arancione è sostituito dalla luteina, un antiossidante che conferisce tale pigmentazione ed è infatti presente anche nella verdura a foglia verde, come spinaci e cavolo nero.
Le carote nere e viola, inoltre, sono molto ricche di fenoli, soprattutto antociani e antocianine, che oltre ad essere anch’essi responsabili della pigmentazione, sono potenti antiossidanti non presenti nelle carote arancioni.
Un’insolita tipologia di carota è quella bianca, detta Daikon o ravanello cinese. Si trova ed è utilizzata soprattutto in Giappone. Appartiene alla famiglia dei ravanelli e il suo sapore si avvicina molto ad essi. Ha dimensioni maggiori delle classiche carote, oltre ad essere dietetica e ricca di sostanze nutritive in quantità importanti.
Proprietà benefiche delle carote
La carota ha benefici sul sistema linfatico, nervoso ed immunitario. É un alimento ricco di sali minerali, grazie ai quali è altamente rigenerante per il nostro organismo.
Le carote sono ricche anche di vitamine, come A, B1, B2, C, D e la E. Il loro colore e le loro proprietà nutritive sono solitamente associate alla presenza di beta carotene. Esso è un pigmento vegetale, antiossidante in grado di contrastare la produzione di radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Inoltre è il precursore della vitamina A, di vitale importanza per salvaguardare la vista, soprattutto per la protezione della cornea e di alcune patologie della retina. Questo pigmento vegetale è fondamentale nello sviluppo di ossa e nella formazione dell’apparato ovarico, in fase embrionale.
Oltre al beta è presente anche l’alfa-carotene, entrambi con funzione fotoprotettiva della pelle, seppur ne favoriscono l’abbronzatura. Le carote sono un ortaggio dietetico, adatto ai regimi alimentari ipocalorici, presentando un apporto calorico pari a 41 kcal per 100 g.
Le carote hanno numerosi benefici anche sull’apparato cardiovascolare e circolatorio, poiché contengono oltre al carotene, numerosi altri composti antiossidanti come carotenoidi, acidi idrossicinnamici, antocianidine, con importanti funzioni protettive anche per arterie.
Il loro contenuto di fibre, le rende utili alla protezione della mucosa del tratto digerente e alla prevenzione dell’insorgenza del cancro al colon.
Ricette con le carote
Le carote possono essere sgranocchiate come snack così crude, oppure lessate in acqua o cotte al vapore. Sono uno degli ingredienti principali per realizzare un ottimo soffritto, insieme a sedano e cipolla.
La famosa modalità di taglio “alla julienne” in cui si realizzano sottili filetti dell’ortaggio tagliato, è così definita per il nome proprio del primo chef che la realizzò.
Se mangiamo la carota cruda, avvertiamo un leggero odore di terra (nonostante, ovviamente il suo lavaggio) mentre se cotta, il suo aroma diventa più intenso ma gradevole, con un retrogusto dolciastro che viene apprezzato anche dai bambini.
Prima di consumarle è necessario pulirle accuratamente: lavate, spazzolate o grattate in superficie poichè la terra potrebbe radunarsi nelle venature dell’ortaggio.
Possiamo tagliare la carota anche semplicemente a rondelle oppure grattugiarla. In generale viene utilizzata in combinazione ad altri ingredienti per insapore pietanze di ogni tipo. Ma possiamo impiegarla anche nella realizzazione di dolci, perchè no? Vediamo qualche ricetta.
Vellutata di carote
- Carote 600 g;
- Acqua 1 l;
- Patata 1 grande;
- Cipolla 1;
- Timo 2 rametti;
- Alloro 4 foglie;
- Olio extravergine di oliva 2 cucchiai;
- Paprika q.b.
Tritiamo la cipolla in modo grossolano; peliamo la patata e tagliamola a cubetti.
Laviamo e sbucciamo le carote, eliminando le loro estremità poi facciamone tante rondelle. Peliamo anche la patata e tagliamola a tocchetti. Uniamo tutte le verdure in una pentola capiente e con il fondo spesso, così eviteremo che le verdure si possano attaccare, visto la cottura lenta. Aggiungiamo un litro di acqua fredda e l’olio. Inseriamo nella pentola anche gli odori, alloro e timo che renderanno profumata la nostra vellutata.
Per conferire maggior sapore, aggiungiamo anche il peperoncino. Copriamo con coperchio e lasciamo cuocere per circa 30 minuti a partire da quando bollirà. Minore saranno le dimensioni dei pezzi di verdura, minore sarà il tempo necessario alla cottura.
Aggiustiamo di sale e rimuoviamo i rametti di odori. Trasferiamo l’intero composto insieme al brodo in un contenitore comodo ad accogliere il frullatore.
Frulliamo tutto: aggiungiamo più o meno brodo a seconda della consistenza che vogliamo conferire alla vellutata: esso la renderà più o meno densa. Spolveriamo con la paprika e un filo di olio a crudo. Possiamo accompagnare questo piatto con delle fettine di pane tostato.
Succo ACE
Per preparare un bicchiere di succo vi occorreranno:
- Arance 3;
- Limoni 1;
- Carote 2.
Sbucciamo le arance e il limone, poi tagliamoli a pezzetti. Sbucciamo e laviamo anche le carote, tagliandole a pezzi più piccoli.
Con un frullatore ad immersione procediamo a frammentare il composto fino ad arrivare alla consistenza desiderata. Con un colino passiamo quanto ottenuto in modo da filtrare il succo: pressiamo con un cucchiaio di legno la polpa così da strizzarla il più possibile e liberare tutto il succo presente.
In base ai nostri gusti, possiamo decidere di dare al succo una corposità maggiore, lasciando parte della polpa (si otterrà così una specie di frullato). Variando combinazioni e frutti, possiamo ottenere numerose tipologie di succhi, gustosi e nutrienti. Ecco un altro esempio.
Torta camilla carota
- Carote 300 g;
- Uova 3;
- Farina 00 300 g;
- Farina di mandorle 50 g;
- Olio di semi girasoli 90 g;
- Vaniglia 1 bacca;
- Lievito 1 bustina;
- Zucchero 180 g;
- Sale q.b.
Laviamo le carote, eliminando ad esse la buccia utilizzando un pelapatate o un coltello e affettiamole sottilmente. Asciughiamole e riponiamole da parte per il momento. In un recipiente sbattiamo le uova insieme a sale e zucchero; con le fruste montiamo il composto e aggiungiamo la bacca di vaniglia.
In un altro contenitore mescoliamo sia la farina 00 che quella di mandorle, aggiungendo anche il lievito. Uniamo i due composti preparati e versandolo un po’ alla volta, aggiungiamo l’olio di semi. Amalgamiamo il tutto ed otterremo un composto omogeneo.
A questo punto, possiamo unire le carote che dovranno essere grattugiate finemente. Amalgamiamo e versiamo tutto il composto in una tortiera imburrata o rivestita di carta da forno.
Inforniamo in forno preriscaldato per circa 45 minuti a 170°. Se preferite utilizzare il forno ventilato, abbassate la temperatura a 150° per 40 minuti.
A cottura ultimata, procediamo con la prova dello stecchino (se tirandolo fuori esso resterà asciutto, significa che la vostra torta è pronta). Lasciamola in forno spento per altri 5 minuti e successivamente cospargete con zucchero a velo.
Se volete, potete anche scegliere di farcire la torta con la marmellata: dopo averla cotta, vi basterà dividerla in due delicatamente e riempirla con ciò che preferite.
Pasta con carote
- Pasta 320 g;
- Carote 150 g;
- Zucchine 150 g;
- Pancetta 100 g;
- Pecorino grattugiato 40 g;
- Sale e pepe q.b.;
- Scalogno metà;
- Olio extravergine di oliva 4 cucchiai.
Peliamo e laviamo le carote; laviamo anche le zucchine e tagliamo entrambe in strisce sottili, aiutandoci con un pelapatate.
Facciamo soffriggere leggermente lo scalogno all’interno di una padella con un filo di olio. Aggiungiamo la pancetta, poi le carote e le zucchine.
Uniamo anche un bicchiere di acqua per facilitare la cottura. Intanto portiamo a bollore una pentola di acqua e cuociamo al suo interno la pasta nelle quantità necessarie.
Non appena le zucchine e le carote risulteranno morbide e l’acqua all’interno della padella sarà evaporata, vorrà dire che sono pronte.
Dopo aver cotto e scolato la pasta, aggiungiamola al condimento e mantechiamo. Cospargiamo di pecorino e serviamo.
Pesto di carote
- Carote 4;
- Pasta 320 g;
- Noci 3;
- Sale e pepe q.b.;
- Olio extravergine di oliva 2 cucchiai;
- Basilico 2 foglie.
Con questo pesto potrete condire qualsiasi tipo di pasta ma potrete utilizzarlo anche come condimento per verdure oppure come ingrediente aggiuntivo all’interno di lasagne o pasta ripassata al forno.
Laviamo e sbucciamo le carote poi frulliamole insieme a due cucchiai di olio. Uniamo sale, pepe e noci. Frulliamo e, se necessario, aggiungiamo altro olio.
Se utilizzerete il pesto per la pasta, fate bollire l’acqua necessaria alla cottura; cuocete il vostro taglio di pasta preferito e scolatela lasciando due mestoli di acqua di cottura da unire alla pentola del pesto così da renderlo più cremoso.
Mantecate al suo interno la pasta e se di vostro gradimento spolverizzate con il formaggio.
Vi piacciono le carote? Come siete soliti consumarle, crude o cotte e cucinate? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.
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