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Patate, gusto alla portata di tutti

Le patate appartengono alla famiglia delle solenacee e sono originarie dell’America; furono importate in Europa nel XVI secolo ma inizialmente erano viste con diffidenza perché, come le altre solanacee, causavano morti in quanto non si sapeva che fossero tossiche se mangiate crude in abbondanza. Superate queste prime impressioni, la produzione della patata crebbe notevolmente ed oggi è uno dei vegetali più coltivati e più versatile in cucina.

Patate: orto o sacco?

La coltivazione delle patate non presenta grandi difficoltà tanto che se non avete un orto a vostra disposizione, è possibile scegliere di coltivarle in vaso.

Addirittura molte persone si avventurano nella coltivazione di questo tubero dentro un sacco. Ovviamente in base a quanto spazio disponete, il vostro raccolto sarà più o meno numeroso ed esteso.

Quando coltivare le patate?

La “semina” della patata, come per ogni prodotto del nostro orto, varia a seconda delle condizioni climatiche; al sud Italia si può procedere da settembre a dicembre; al nord da aprile a giugno; al centro da febbraio ad aprile. Nel caso vi vogliate cimentare in una coltivazione domestica, invece, si può tentare tutto l’anno, avendo cura di non esporre eccessivamente la terra coltivata al sole diretto estivo nè a gelate invernali.

Patate Ortofrutta Trevi srl RomaColtivazione in vaso

Questo tipo di coltivazione è molto particolare ed è l’ideale per chi non vuole ottenere un raccolto eccessivo ma intende cimentarsi con l’orto fai-da-te.

L’occorrente in questo caso è semplicemente un vaso piuttosto alto o, in alternativa, un sacco; vi servirà poi del terriccio e, ovviamente, delle patate da far germogliare.

A chi non è capitato di dimenticare in dispensa una patata e vederla germogliare? Sono proprio quelle le patate che fanno al caso nostro. Ricordiamoci che sono dei tuberi quindi necessitano di una crescita completamente sotterranea.

Riempite il vostro vaso o sacco per metà, disponendo al di sopra le patate, alla massima distanza in cui potete posizionarle; non esagerate nella quantità! Ricopritele completamente di terriccio ed attendete per la loro germogliazione.

Per la semina in orto…

Se invece volete cimentarvi nella classica coltivazione in orto, non potete fare affidamento solo sui pochi tuberi germogliati casualmente in dispensa.

In questo caso potete acquistare in un’agricola o un rivenditore specializzato le patate da semina, assicurandovi di avere un buon prodotto da riporre nel terreno e scegliendo il tipo di tubero che vorrete poi ottenere.

La tipologia di patata scelta ed acquistata è il punto di partenza della vostra coltivazione; di solito ognuna di esse ha più “occhi” ovvero piccoli germogli appena nati. Prima della semina è possibile dividere in più parti le patate più grandi, assicurando 3-4 piccoli germogli per ogni parte in modo da garantire la crescita della nuova pianta.

Pre-germinazione della patata Patate Ortofrutta Trevi srl Roma

Per accorciare i tempi di raccolta, prima della collocazione nel terreno delle patate, è possibile operare su di esse in direzione di una pre-germogliazione.

Basterà collocare all’interno di una scatola le patate, senza ammassarle, disponendole su un unico strano, una accanto all’altra. La scatola dovrà essere riposta in un luogo fresco, asciutto e luminoso ma senza esporla direttamente ai raggi del sole.

Le patate così germoglieranno e quando le loro gemme avranno raggiunto i 2-3 cm di lunghezza significa che sono pronte per essere piantate. Se si ottengono gemme in numero eccessivo, non esitate a toglierle lasciandone tre o quattro per ogni pianta o patata.

Patate: messa nel terreno e raccolta

Scavate delle piccole buche nel terreno, profonde circa 10-15 cm e collocate al loro interno una singola patata con i germogli rivolti verso l’alto. È opportuno distanziare le buche di circa 30 cm l’una dall’altra. Questi tuberi non necessitano di eccessive portate di acqua che, anzi, potrebbero causare dei marciumi e provocare malattie.

Quando raccogliere le patate?

Le patate possono essere raccolte quando le foglie in superficie saranno ormai appassite e secche, perchè il tubero tende a conservarsi.

Esiste una prova per verificare se questi tuberi sono pronti per essere raccolti: strofinare la buccia: se questa tenderà a restare attaccata alla patata, significa che può essere raccolta.

Solitamente il periodo del raccolto è all’inizio dell’autunno; ma, a seconda della posizione geografica e delle condizioni climatiche, la loro semina può variare e, di conseguenza, anche la raccolta.

I tempi del raccolto, in genere, variano in base a quale tipo di patata state coltivando. Ne esistono di tre tipologie, quella precoce che impiega circa 65 giorni, la semi precoce varia dai 70 agli 80 e la tardiva arriva oltre gli 80 giorni. Solitamente le patate coltivate in orto rendono circa ¾ chili al metro quadrato coltivato.

Se le nostre intenzioni sono quelle di ottenere una patata novella, è necessario anticipare i tempi di raccolta; in questo caso è necessario raccoglierle quando la pianta è ancora verde: avremo così le nostre patate novelle.

Tipi di patatePatate Ortofrutta Trevi srl Roma

Ne esistono tantissimi tipi ma quelle più comunemente diffuse, coltivate nei nostri orti e impiegate nelle nostre cucine sono queste:

  • A pasta bianca, ricche di amido, con polpa farinosa che tende a sfaldarsi durante la cottura;
  • A pasta gialla, con polpa compatta e ricca di carotene a cui si deve la colorazione; hanno un maggior livello di resistenza in cottura rispetto a quelle bianche.
  • Rosse, dalla polpa chiara e compatta, hanno solo la buccia di questo colore;
  • Novelle, sono quelle raccolte prima di arrivare a totale maturazione; per questo motivo di solito hanno dimensioni minori e una buccia più sottile.

Discorso a parte meriterebbe quella che chiamiamo patata americana, o patata dolce; in realtà essa non ha nulla in comune con le tradizionali patate: è la batata e non appartiene alla famiglia delle Solanacee ma delle Convolvulaceae. È particolarmente apprezzata per la sua dolcezza sebbene trovi ampio impiego anche nell’alimentazione del bestiame.

Patate Ortofrutta Trevi srl RomaSostanze nutritive e proprietà benefiche delle patate

Le patate contengono sali minerali, in particolar modo il potassio, dunque sono ottime per contrastare l’ipertensione. La vitamina C presente in questi tuberi, invece, è estremamente importante per limitare i danni causati dai radicali liberi, nocivi per i tessuti organici.

E’ un alimento disinfiammante ed agisce a favore dell’apparato digerente; facilitano il transito intestinale e risultano molto utili in caso di gastrite e di colite.

Inoltre il consumo di patata è ottimo per contrastare il diabete in quanto ricca di carboidrati complessi che, prima di essere assorbiti devono essere scomposti in zuccheri semplici: questo fa sì che entrino in circolazione gradualmente, rendendo più stabile la glicemia.

Aiutano a perdere peso in quanto sono fortemente sazianti, dunque, se cotte in modo salutare (al vapore o bollite) hanno un ruolo importante nella dieta quotidiana.

Sono protagoniste anche di rimedi casalinghi: ponendo alcune fette al di sopra di leggere ustioni si avrà un effetto lenitivo. La fecola, invece, può essere utilizzata per creare un emulsione benefica, per idratare la pelle secca.

Come accade per molta frutta e verdura, anche per questi tuberi, il  massimo giovamento delle loro proprietà benefiche si ottiene mangiandole con la buccia (in questo caso serve un altissimo livello di pulizia!) oppure facendole bollire senza sbucciarle.  

Patate Ortofrutta Trevi srl RomaChi ha inventato le patatine fritte?

L’invenzione delle patatine fritte sembra risalire al 1853 a opera di George Crum, chef di origine statunitense che lavorava nel ristorante “Moon Lake Lodge”.

Proprio qui sembra che un cliente facoltoso abbia rimandato in cucina un piatto con le patate, perchè tagliate troppo spesse per i suoi gusti.  Così lo chef, per fargli un dispetto, le tagliò sottilissime e le fece friggere. Ma il cliente le trovò squisite, così le patatine fritte inventate divennero la specialità del ristorante.

Lo chef Crum aprì un proprio locale qualche anno dopo ma non aveva mai brevettato quella sua ricetta e così nel 1920 una ditta californiana, la Scudder’s Potato, aprì la strada al consumo di massa delle patatine inventando i tipici sacchetti per patatine fritte che ne preservano la croccantezza.

Idee per utilizzare le patate in cucina

Torta di patate, prosciutto e mozzarella in padella

Patate Ortofrutta Trevi srl Roma

Al classico gateau di patate vi proponiamo questa torta di patate ripiena da cuocere in padella. Gli ingredienti necessari sono:

  • Patate rosse 800 g
  • Prosciutto cotto 100 g
  • Mozzarella 1
  • Olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

La cottura più lunga riguarda le patate che, dopo essere state sbucciate, devono essere cotte al vapore per 45 minuti circa. Dopo averle lessate, schiacciamole con una forchetta o con un apposito schiacciapatate, all’interno di una ciotola. Liberiamo la mozzarella dell’acqua di conservazione e la tagliamo a fette.

Ungiamo con un cucchiaio di olio la padella che useremo per la cottura e versiamo al suo interno circa metà delle patate schiacciate, ricoprendo il fondo per bene. Questa base riceverà il ripieno: stendiamo uno strato di prosciutto cotto e lo ricopriamo con la mozzarella. Ricopriamo il tutto con i tuberi rimasti.

Lasciamo cuocere per circa 15 minuti a fiamma dolce, poi aiutandoci con un coperchio delle giuste dimensioni, giriamo la nostra torta ripiena per completare la cottura. A cottura ultimata, serviamola ben calda: il suo gusto conquisterà tutti!

Frittelle di patate e cipollePatate Ortofrutta Trevi srl Roma

Come alternativa alle tradizionali crocchette di patate, vi proponiamo la ricetta delle  frittelle di patate con cipolle. Anche queste sono velocissime da preparare (previa cottura delle patate) e dal gusto insuperabile. Ecco gli ingredienti:

  • Patate a pasta gialla 300 g
  • Cipolla 1
  • Burro 40 g
  • Farina un po’ 100 g
  • Tuorlo 1
  • Sale e pepe q.b.
  • Olio per friggere q.b.

Laviamo e peliamo le patate poi cuociamole per lessarle in acqua salata per almeno 20 minuti; per controllare se la cottura è giunta al termine, infilziamo con una forchetta le patate. Affettiamo finemente la cipolla e rosoliamola insieme a circa 20 g di burro fino a farla diventare morbida.

Scoliamo le patate e schiacciamole per bene fino a renderle una purea; uniamo le patate alla cipolla, mescolando entrambe in una ciotola insieme al tuorlo, alla restante metà di burro e alla farina.  Aggiustiamo di sale e pepe e mescoliamo, amalgamando il tutto per bene. Lasciamo raffreddare in frigo per almeno mezz’ora.

Ora creiamo le frittelle, aiutandoci con una coppa: inseriamo il composto e lo pressiamo leggermente. Nel mentre scaldiamo l’olio per friggere e prima di immergere le frittelle di patate e cipolla, le passiamo nella farina. Lasciamole rosolare girandole ogni tanto. Non appena le frittelle di patate saranno ben dorate, scoliamole e lasciamole riposare su della carta assorbente. Sono ottime anche gustate fredde o tiepide.

Purè di patate

Il purè di patate è un contorno appetitoso e leggero che spesso realizziamo con i preparati già pronti in commercio. E’ ben più salutare (e gustoso) il purè di patate fatto in casa! Vediamo cosa ci occorre per prepararlo.

  • Patate 1 Kg
  • Burro 100 g
  • Tuorlo d’uovo 1
  • Parmigiano grattugiato 1 cucchiaio
  • Latte q.b.
  • Sale q.b.

Come nelle ricette precedenti, laviamo e sbucciamo le patate, lasciamole bollire tagliate in pezzi anche grossolani; schiacciamole al meglio non appena saranno lessate. Il purè preparato a regola d’arte non vuole grumi al suo interno quindi possiamo utilizzare un setaccio a maglie fini per passare ulteriormente le patate.

Posizioniamole in una pentola, aggiungiamo il burro e il latte e accendiamo il fuoco, mescolando con un cucchiaio di legno. Il latte andrà aggiunto ad occhio, se il composto vi sembra troppo denso: l’obiettivo è ottenere un purè di patate molto cremoso. Aggiungiamo anche il tuorlo dell’uovo e il parmigiano: amalgamiamo tutto e a questo punto dovreste aver raggiunto un composto di patate molto soffice. Aggiustate di sale in base ai vostri gusti e se di vostro gradimenti cospargiate con pepe.

Minestrone di zucca, patate e lenticchie rosse

Le patate possono essere aggiunge alle nostre minestre di verdure o vellutate perché riescono a dare un quel tocco di cremosità estremamente piacevole che non guasta mai. Vediamo un esempio con questa ricetta; ecco gli ingredienti necessari:

Patate Ortofrutta Trevi srl Roma

  • Zucca 500 g (tagliata a pezzi)
  • Patate  300 g (pelate e tagliate a tocchetti)
  • Lenticchie rosse 100 g
  • Aglio 2 spicchi (pelati e tagliati a fette)
  • Salvia 3 foglie
  • Rosmarino 2 rametti (tagliuzzati)
  • Olio extravergine di oliva 4 cucchiai
  • Sale q.b.
  • Acqua fredda q.b.

Soffriggiamo l’aglio in una pentola con un filo di olio; uniamo le erbe aromatiche tagliuzzate e le lenticchie rosse, lasciando insaporire il tutto per qualche minuto. Aggiungiamo patate e zucca tagliate a cubetti, facendo cuocere per 5 minuti. Versiamo l’acqua fredda fino a coprire del tutto le verdure.

Copriamo la pentola con un coperchio, mescoliamo per bene e lasciamo cuocere per circa 40 minuti a fiamma bassa. A cottura ultimata, frulliamo tutti gli ingredienti con un frullatore ad immersione, poi regoliamo di sale. Profumato e salutare, il minestrone di patate, zucca e lenticchie rosse è pronto! Condite con un filo di olio a crudo e accompagnate il piatto con dei crostini di pane.

Come anticipato l’uso della patata in cucina è davvero versatile; potete impiegarla per realizzare ogni tipo di portata. Vi lasciamo qui il link per trovare altre gustose ricette da sperimentare.

 

Vi piacciono le patate? Come siete soliti cucinarle? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre alle patate, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

Da orto, da foraggio e da zucchero: le varietà di barbabietola

La barbabietola è una pianta conosciuta e diffusa in tutta Italia, di cui esistono diverse varietà differenziate anche nell’impiego cui sono destinate. Le barbabietole da foraggio sono impiegate nell’alimentazione del bestiame da allevamento mentre quelle da zucchero, con un’altissima componente di saccarosio, vengono utilizzate nell’industria saccarifera.
La varietà più diffusa è anche detta barbabietola rossa e si caratterizza per essere una pianta erbacea biennale, di cui possono essere consumate sia le foglie, cotte, sia le radici a forma di tubero dal colore rosso brillante.

Barbabietola Ortofrutta Trevi srl RomaBarbabietola da orto

La pianta di barbabietola ha bisogno di una concimazione moderata ed è adattabile a molti tipi di terreno che, tuttavia, sarà necessario mantenere sempre adeguatamente umido. Non richiede di essere piantata in pieno sole, accontentandosi anche della mezzombra.

Si tratta di un tubero che può essere seminato in primavera in pieno campo. Viene distribuito in file a 25 – 30 centimetri di distanza l’una dall’altra; i semi possono essere depositati a 10 centimetri di profondità, salvo poi diradare le piantine una volta cresciute.

Barbabietola Ortofrutta Trevi srl RomaTra una piantina e l’altra è bene sempre mantenere una distanza di almeno 15 centimetri in modo tale che le radici commestibili possano svilupparsi completamente. In caso di coltivazione con seme, esso va posto nel terreno ad una profondità di 2 o 3 centimetri.

Le barbabietole gradiscono particolarmente l’operazione di pacciamatura: può essere effettuata spargendo della paglia tutto intorno alla semina e mantenendo l’habitat umido; è richiesta irrigazione costante per evitare che la radice diventi troppo coriacea e risulti difficile da mangiare.

Barbabietola Ortofrutta Trevi srl RomaPossono essere consumate sia crude (magari grattugiata nelle insalate) che cotte. Il procedimento di cottura disattiva gli ossalati naturalmente presenti nella radice, ma riduce anche in parte le altre proprietà nutritive, come accade nei procedimenti di cottura della maggior parte degli ortaggi.

 

La raccolta delle barbabietole

Le barbabietole si raccolgono dopo circa due mesi dalla semina. La radice è sempre ben visibile ad occhio nudo, quindi è facile capire quando è il momento di coglierle; mancando un processo di maturazione, si può optare per le radici più giovani, particolarmente tenere e gradevoli da consumare anche crude.

Barbabietola Ortofrutta Trevi srl RomaSi consiglia di non far crescere troppo il tubero: al massimo 10 centimetri di diametro. Possono essere conservate in un luogo fresco ed ombroso, spesso in cantina. La conservazione in una cassetta, coperte di sabbia umida costituisce l’habitat ottimale per mantenerle fresche a lungo.

La barbabietola fa bene?

Possiamo considerarle un concentrato di sali minerali e vitamine. La barbabietola rossa si caratterizza per la presenza di tanti sali minerali e vitamine ed è composta principalmente da acqua. Ricca di magnesio, potassio (325 mg per 100 grammi) e di fosforo, che la rendono un alimento dalle particolari caratteristiche antiossidanti. La presenza dei flavonoidi serve a preservare l’organismo dall’azione dei radicali liberi.

Barbabietola Ortofrutta Trevi srl RomaEssendo ricca di Vitamina B, nella barbabietola si registra la presenza dell’importante acido folico (vitamina del gruppo B9) che è particolarmente utile alle mamme in gravidanza per incentivare lo sviluppo del feto e prevenirne difetti di sviluppo.

La ricchezza di sali minerali rende il succo e la radice della barbabietola particolarmente adatte ad essere consumate in caso di anemia; con le sue proprietà contrasta anche i disturbi cardiovascolari ed è un valido alleato contro il tumore al colon.

Barbabietola Ortofrutta Trevi srl RomaInfine, le vitamine presenti nella barbabietola rafforzano i capillari e contribuiscono ad un generale miglioramento della circolazione sanguigna. A 100 grammi di barbabietole corrispondono a 43 Kcalorie.

Nonostante la loro azione contrasti le malattie del fegato, la presenza di acido ossalico nelle barbabietole e nei suoi derivati è controindicata a chi soffre di calcoli renali. Essendo inoltre un alimento che contiene zuccheri (7 grammi ogni 100 grammi) è da consumare con attenzione nel caso di diabete.

Barbabietole in cucina

La barbabietola è un tubero molto dolce che si presta ad essere impiegato come ingrediente a crudo, magari nelle insalate, oppure cotto; se lo utilizzate previa cottura, il suo particolare colore tingerà ogni vostro piatto!

Barbabietola Ortofrutta Trevi srl Roma

Risotto alla barbabietola

  • Riso 320 g;
  • Barbabietole precotte 260 g;
  • Yogurt Greco 100 g.;
  • Brodo vegetale 1 litro;
  • Scalogno 1;
  • Vino bianco 30ml;
  • Timo 2 rametti;
  • Sale q.b.
  • Olio Extravergine di oliva 30 ml;

Per realizzare il risotto ci occorrerà del brodo vegetale, preparatene quindi circa 1 litro. Tagliate le barbabietole a fette poi unitele insieme ad un mestolo di brodo e frullatele con un mixer ad immersione. Tagliate a dadini lo scalogno poi, in un tegame versatelo insieme all’olio e lasciate rosolare per qualche minuto mescolando spesso.

Versate il riso e, dopo averlo fatto tostare per circa 3 minuti, sfumatelo con il vino bianco e dopo che questo sarà evaporato, aggiungete il brodo vegetale un mestolo alla volta, ogni volta che si asciugherà troppo. Trascorsi circa 10 minuti dalla cottura, versate metà della purea di barbabietola. Salate e proseguite la cottura per altri 5 minuti, aggiungendo sempre all’occorrenza il brodo, poi versate la restante purea e mescolate. Ultimate la cottura del risotto, ci vorranno altri 5 minuti circa; appena sarà pronto, spegnete il fuoco e mantecate con olio di oliva. Distribuite sui piatti la barbabietola restante, tagliata a cubetti , guarnite con yogurt greco e foglioline di timo fresco.

Pasta con Pesto alla barbabietola

Ecco le dosi per preparare questo primo piatto per 4 persone:
Barbabietola Ortofrutta Trevi srl Roma

  • Pasta 400 g;
  • Sale q.b.;
  • Basilico qualche foglia;
  • Panna fresca liquida 150 ml;
  • Pinoli 50 g;
  • Parmigiano reggiano 50 g; 
  • Olio di oliva 130 ml;
  • Limoni 1 il succo;
  • Basilico 6 foglie;
  • Timo 3 rametti tritato;
  • Barbabietole 400 g lessate.

Barbabietola Ortofrutta Trevi srl RomaPeliamo le barbabietole poi affettiamole con uno spessore di circa 2 cm; disponiamo le fette sopra una teglia da forno in modo che non si sovrappongono. Cospargiamo un filo di olio di oliva, sale e timo tritato; cuocete in forno preriscaldato a 200° per 35 minuti. A cottura ultimata, facciamo raffreddare la barbabietola poi aggiungiamo i pinoli, l’olio e frulliamo il tutto per pochi istanti. Uniamo parmigiano, basilico e mixiamo nuovamente fino ad ottenere un composto omogeneo. Incorporiamo panna liquida e nuovamente frullate; aggiungiamo anche il succo di un limone filtrato. Cuociamo la pasta (del taglio che preferite) in abbondante acqua salata; trasferite in una padella il pesto di barbabietola, poi, a cottura ultimata, versate anche la pasta al suo interno. Fatela saltare qualche secondo per amalgamare il tutto e cospargete una manciata di pinoli interi. Servitela ben calda!

Torta di barbabietola e cacao

Sì, avete letto bene: possiamo utilizzare la barbabietola anche come ingrediente per squisite torte! Il risultato sarà soffice e saporito. Ecco la ricetta:

  • Zucchero 190 g.;
  • Farina 00 260 g;
  • Barbabietole precotte 400 g.;
  • Cioccolato fondente 130 g.;
  • Olio di semi di mais 230 g.;
  • Lievito in polvere 16 g.;
  • Baccello di vaniglia 1.

Barbabietola Ortofrutta Trevi srl RomaRiduciamo a dadini le barbabietole già cotte; versiamole in un contenitore, aggiungiamo un filo di olio e frulliamo con un mixer. Otterremo una crema omogenea. Ora tritiamo il cioccolato in modo grossolano e facciamolo sciogliere a bagnomaria.

Mentre si raffredda pensiamo all’impasto: uniamo zucchero e uova, semi della bacca di vaniglia e aiutandoci con uno sbattitore elettrico creiamo un composto ben spumoso, occorreranno circa 1 minuti. Uniamo l’olio e continuiamo. Setacciamo la farina con il lievito e aggiungiamoli all’impasto un poco per volta.

Infine uniamo anche il cioccolato e amalgamiamo il tutto. A questo punto unite anche la crema di barbabietola, poi versate il composto in una tortiera precedentemente imburrata e foderata.

Barbabietola Ortofrutta Trevi srl Roma

Cuocete in forno statico preriscaldato a 170° per 65 minuti. Appena cotto (fate la prova dello stecchino!), sfornate il dolce e lasciatelo intiepidire. Cospargete di zucchero a velo in superficie, se di vostro gradimento.

Qui vi lasciamo il link in cui troverete la ricetta della zuppa Bortsch,  famosa zuppa a base di barbabietola originaria dei paesi dell’Est come Russia e Ucraina.

 

Vi piace il sapore della barbabietola? Come siete soliti consumarle? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, troverai oltre alle barbabietole, tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.