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Il perfetto menù per le feste

Il menù per le feste 2018 non deve scatenare preoccupazioni o ansia; è possibile pensarlo con un po’ di anticipo ed organizzarsi non solo nell’acquisto degli ingredienti ma portarsi avanti anche nelle preparazioni in modo che possiamo goderci queste giornate di festa in tranquillità anche se siamo i padroni di casa ed accogliamo parenti ed amici alla nostra tavola.

Menù per le feste: il pranzo di Natale

Ogni regione e ogni città hanno piatti tipici della tradizione che abitualmente ogni anno nei menù per le feste in famiglia vengono riproposti. In questo post vogliamo fornirvi qualche spunto interessante per comporre il vostro menù per le feste 2018. Potrete scegliere e combinare i piatti che più preferite, distribuendoli, ad esempio, tra il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale vero e proprio del 25 dicembre.

Antipasti nel menù delle feste

Crostini con crema di broccoli Menù per le feste 2018

  • Pane 4 fette
  • Broccoli già puliti 200 g
  • Prosciutto crudo 20 g
  • Yogurt greco 50 g
  • Sale, pepe e basilico q.b.

In un pentolino mettete i broccoli, salandoli leggermente, insieme a un bicchiere di acqua. Cuociamo una ventina di minuti e frulliamo per ottenere una crema. Aggiungiamo un po’ di acqua e quando sarà raffreddata, uniamo anche yogurt e pepe. Mescoliamo il tutto per bene. Mettiamo il pane in forno, bruscandolo; è pronto per accogliere la crema ai broccoli.

Rustici di funghi al forno

Utilizzare il forno per cucinare i piatti del nostro menù natalizio può essere vantaggioso: possiamo prepararli con un po’ di anticipo e riscaldarli all’ultimo momento.

Menù per le feste 2018

  • Pasta brisè 1 rotolo
  • Funghi champignon 150 g
  • Scamorza affumicata 4 fette
  • Erba cipollina 1 mazzetto
  • Uovo 1
  • Olio 1 filo
  • Sale e pepe q.b.

Affettiamo lo scalogno e lasciamolo soffriggere con poco olio per qualche minuto. Aggiungiamo i funghi puliti e tagliati in lamelle, cuocendoli per altri 5 minuti. Saliamo e pepiamo a piacimento e lasciamo intiepidire.

A questo punto possiamo aggiungere l’uovo sbattuto e amalgamiamo il composto. Stendiamo il rotolo di pasta sfoglia e creiamo dei dischetti; l’impasto avanzato possiamo amalgamarlo e ridistenderlo per ricavarne ulteriori porzioni.

Al centro di ogni dischetto, mettiamo il composto di funghi e un pezzo di formaggio. Chiudiamo la pasta sfoglia, premendo sui bordi in modo da sigillare il panzerotto. Cospargiamo ogni rustico con il fondo di cottura dei funghi: in questo modo l’uovo li dorerà. Inforniamo a 180° per circa un quarto d’ora.

Primi piatti per natale: tris di cannelloni

I cannelloni sono un piatto tipico di ogni pranzo in famiglia. Per il loro ripieno possiamo inventare tantissime combinazioni; ve ne proponiamo tre tipi. Per realizzare l’involucro esterno, possiamo utilizzare la pasta fresca all’uovo in vendita già sfogliata e pronta all’uso in forma di rettangoli. In base al numero dei vostri commensali, utilizzate un numero adeguato di rettangoli di pasta.

Cannelloni ricotta e spinaci

Per il ripieno ricotta e spinaci unite i due ingredienti in quantità tali da ottenere circa 500 g di composto (12 cannelloni), regolandovi di conseguenza in base al numero dei vostri ospiti.Menù per le feste 2018

Cannelloni con verza, porri e salsa di zucca

Vi occorrerà:

  • Zucca pulita 300 g
  • Porri 2
  • Verza 8 foglie
  • Parmigiano Reggiano 100 g
  • Latte 2 dl
  • Pepe nero, sale q.b.
  • Burro 30 g

Tagliate la zucca a dadini e cuocetela coperta per 20 minuti, in una casseruola con il burro sciolto, il cumino, i porri, una presa di sale, un mestolino di acqua e una macinata di pepe.

Puliamo anche la verza, ricavandone le foglie più grandi che dovremo lessare per 15 minuti in acqua salata e bollente. La zucca dovrà essere tagliata a dadini e cotta in pentola insieme al burro, i porri e un pizzico di sale e pepe, aggiungendo anche un mestolo di acqua. Uniamo formaggio e latte  in una pentola, amalgamiamo il tutto a fuoco bassissimo.

Cannelloni zucca e ricotta

Ci occorreranno:
  • Porro 1Menù per le feste 2018
  • Zucca 200 g
  • Cipolla 1
  • Carota 1
  • Sedano 1
  • Ricotta 400 g
  • Burro 60 g
  • Parmigiano reggiano 100 g
  • Noce moscata e sale q.b.
Tutte le verdure devono essere tagliate a dadini e poi fatte appassire in pentola con olio di oliva per circa 5 minuti; sfumiamole con dell’acqua calda e proseguiamo, mescolando, fino a quando saranno più morbide e i liquidi saranno evaporati.
Circa poco più della metà del composto andrà frullato con un mixer per ottenere una crema densa; su ogni rettangolo di pasta all’uovo stendiamo la ricotta e subito sopra la crema di zucca, spolverando il tutto con del parmigiano grattugiato.  Arrotoliamo i cannelloni e poi cospargiamo al di sopra la restante zucca non frullata, le verdure e il burro a fiocchi.  Inforniamo per 15 minuti a 200° C.

Una volta riempiti i cannelloni con i nostri tre impasti, adagiamoli su delle teglie, separandoli in base al ripieno. Per quelli con gli spinaci possiamo scegliere se condire in bianco con burro e besciamella o se realizzare un sugo al pomodoro.

Ogni menù per le feste che si rispetti ha un secondo primo piatto. Ecco cosa vi proponiamo.

Lasagne carciofi e funghi

  • Pasta all’uovo 12 rettangoli
  • Carciofi 10Menù per le feste 2018
  • Funghi secchi 30 g
  • Aglio 1 spicchio
  • Olio, sale e pepe q.b.
  • Parmigiano grattugiato 40 g
  • Limone 1
  • Cipolla 1/2.
Reidratiamo i funghi secchi, immergendoli in una ciotola d’acqua. Tagliamo i carciofi a spicchi, mettiamoli a bagno in acqua e con il succo di limone in modo che non anneriscano. Scaldiamo due cucchiai di olio, insaporendolo con lo spicchio di aglio e la cipolla tritati; uniamo anche i carciofi e li lasciamo dorare; aggiungiamo sale e pepe e qualche goccia di acqua. Arrivati a metà cottura, uniamo i funghi.
Per la besciamella possiamo utilizzare:
  • Burro 50 g
  • Farina 50 g
  • Latte 1/2 litro
  • Sale e pepe q.b.
Per preparare la besciamella uniamo tutti gli ingredienti all’interno di un pentolino a fiamma bassa fino ad ottenere una besciamella liquida e senza grumi.
Dopo aver lessato al dente i rettangoli di pasta, li asciughiamo e formiamo il primo strato in una pirofila imburrata. Tra i vari strati di sfoglia alternati disponiamo nell’ordine, besciamella, carciofi e funghi fino all’esaurimento di tutti gli ingredienti.
Fate gratinare mezz’ora in forno caldo a 180°. Prima di servire, facciamo riposare le nostre lasagne.

La tradizione nel menù per le feste: Fritto alla romana

Nella tavola della Vigilia o per il pranzo di Natale non può mancare il classico fritto alla romana, a base di verdura di stagione. Tra le verdure con cui possiamo realizzarlo, troviamo:

  • Patate
  • CarciofiMenù per le feste 2018
  • Broccoli
  • Cavolfiore
  • Mela
  • Funghi
  • Farina
  • Acqua minerale frizzante
  • Olio per friggere

Essenziale è iniziare con la pulizia delle verdure; laviamo cavolfiore, patate, broccoli e poi asciughiamole. Tagliamole a cimette o a fettine. Facciamo lo stesso anche con la mela. Riempiamo una padella dai bordi alti con olio e mentre attendiamo che sia bollente, mescoliamo acqua e farina fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio che non sia troppo liquido.

Immergiamo le cimette e le fettine nella pastella. Non resta ora che friggere tutto. Per ottenere un risultato croccante, immergiamo pochi pezzi per volta, in modo da non abbassare eccessivamente la temperatura. Appena saranno dorati, preleviamo il fritto e adagiamolo su della carta assorbente. Saliamo a piacimento e serviamo caldi.

Radicchio rosso con pere e arance

Vi proponiamo un’alternativa alla classica insalata verde, dai colori e sapori tipicamente invernali; velocissima e facile da preparare. Gli ingredienti necessari sono:

  • Radicchio di Chioggia 2 cespi
  • Pere 2
  • Arance 2
  • Sale e pepe nero q.b.
  • Olio extravergine di Oliva q.b.

Delle due arance, spremiamo il succo di una; sbucciamo l’altra al vivo e la riduciamo prima in spicchi poi in pezzetti. Sbucciamo anche le pere: dagli spicchi ricaviamo delle fettine sottili di pochi millimetri. Cospargiamole con il succo di arancia all’interno di una ciotola.

Puliamo i cespi di radicchio eliminando le parti più dure. Ricaviamone le foglie, tagliamole poi in listarelle e raggruppiamole in una ciotola capiente. Uniamo anche le pere e i pezzi di arancia. Condiamo la nostra insalata con un filo di olio, sale e pepe, mescolando bene per amalgamare tutto.

Secondi piatti nella tavola natalizia

Rombo al forno con patate 

  • Rombo già pulito 800 gMenù per le feste 2018
  • Patate 400 g
  • Pomodori ciliegini 100 g
  • Aglio 2 spicchi
  • Vino bianco q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale e pepe q.b.

Sbucciamo le patate e affettiamole sottili, con uno spessore di circa 3-4 mm. Lessiamole in acqua bollente e salata per un paio di minuti, poi scolatele con un mestolo forato.

Sciacquiamo il rombo sotto l’acqua e dopo averlo tamponato con della carta assorbente, riponiamolo all’interno di una teglia. Disponiamo le fettine di patate direttamente sul pesce; tagliamo i pomodorini a metà e li adagiamo all’interno della pirofila. Aggiungiamo l’aglio schiacciato e cospargiamo con l’olio extravergine di oliva e aggiustiamo di sale e pepe.

Inforniamo in forno già caldo a 180° per 10 minuti. Durante la cottura, uniamo il vino bianco e continuiamo la cottura per altri 15 minuti. Per dorare le patate accendiamo il grill per 3-4 minuti, poi sforniamo e serviamo ben caldo.

Fagottini con composta di cipolle

Menù per le feste 2018

  • Pasta fillo 4 fogli
  • Cipolla di Tropea 300 g
  • Zucchero semolato 150g
  • Aceto 3 cucchiai
  • Olio extravergine di oliva 2 cucchiai

 

Cominciamo a preparare la composta di cipolle; spelliamole, laviamole, asciughiamole e tagliamole a fettine sottili. Qualora volessimo addolcirle leggermente possiamo immergerle all’interno di una ciotola d’acqua fredda per almeno un’ora.

Lasciamole sgocciolare per bene e raccogliamole in un contenitore insieme allo zucchero e all’aceto: a fiamma bassa cuociamole per circa 40 minuti fino a quando saranno sfatte.

A questo punto realizziamo i fagottini: tagliamo la pasta fillo in rettangoli e adagiamo al centro di ognuno di essi la composta di cipolle. Chiudiamoli, sigillandoli bene in modo che durante la cottura il ripieno non esca. Posizioniamo i fagottini su una teglia da forno foderata con carta da forno bagnata e strizzata; cuociamo in forno preriscaldato a 200° C per circa 10 minuti fino a quando la pasta fillo si dorerà.

Strudel con mele 

  • Pasta sfoglia 1 rotolo
  • Burro 50 gMenù per le feste 2018
  • Uova 1
  • Mele 1 kg
  • Pangrattato 75 g
  • Burro 75 g
  • Pinoli 25 g
  • Uvetta 25 g
  • Zucchero 50 g
  • Cannella q.b.
  • Scorza di limone q.b.

Sbucciamo tutte le mele togliendo il torsolo; tagliamole poi a fettine molto sottili. Rosoliamo il pangrattato nel burro. Stendiamo il rotolo di pasta sfoglia e spennelliamolo con il burro fuso; cospargiamo su di esso il pangrattato. In una ciotola uniamo le mele, i pinoli, l’uvetta, la cannella, e la scorza di limone e amalgamiamo bene il tutto.

Distribuiamo il composto ottenuto sulla sfoglia poi arrotoliamo tutto, aiutandoci con il foglio di carta da forno sul quale è adagiata la sfoglia. Chiuso il nostro strudel, spennelliamo con l’uovo sbattuto l’esterno in modo da uniformare la doratura in cottura. Inforniamo per circa 30 minuti a 200° C.

Frutta al cioccolato Menù per le feste 2018

  • Kiwi 2
  • Mandarino 1
  • Arancia 1
  • Mela 1
  • Pera 1
  • Cioccolato fondente 100 g
  • Decorazioni in zucchero
  • Granella di nocciole o noci

Mentre prepariamo tutta la frutta, facciamo sciogliere lentamente il cioccolato a bagnomaria. Sbucciamo tutta la frutta che abbiamo intenzione di utilizzare: mele, arance, pere, kiwi e mandarini; tagliamola a fette, spicchi o pezzetti. Disponiamo la frutta su una teglia ricoperta con carta da forno.

Immergiamo ogni pezzetto di frutta nel cioccolato per metà della loro grandezza e riponiamolo sul piano. A nostro piacimento possiamo rendere ancora più golosa la frutta cospargendo sopra di essa della granella di noci o di nocciole.

Il cioccolato raffreddandosi si solidificherà; per ottenere un risultato migliore, possiamo riporre la frutta al cioccolato all’interno del frigorifero per circa un’ora.

 

 

Vi piacciono questi piatti? Cosa cucinerete per le feste di Natale 2018? Vieni a trovarci, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi, con cui realizzare tante ricette appetitose. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

 

Carote, un ortaggio semplice ma benefico

La pianta delle carote, il cui nome scientifico è Daucus carota, è una pianta erbacea con fusto verde, che appartiene alla famiglia delle Apiaceae; quasi sicuramente ha origine nel continente asiatico ma fu coltivata sin dai Greci con scopi curativi: dunque, il suo utilizzo, ormai è comprovato da secoli. In natura può esistere anche come pianta spontanea e infestante, perlopiù in aree particolarmente assolate e calde.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaConsigli per la coltivazione di carote

Le carote rientrano tra gli ortaggi che non necessitano di cure particolari. Tuttavia, come sempre, ci sono condizioni consigliate ed operazioni da valutare per la loro giusta coltivazione.

Clima ed esposizione. Le carote prediligono temperature calde ma non eccessivamente poichè in tal caso, le radici tendono ad indurirsi eccessivamente.

Terreno. Le caratteristiche del terreno risultano importanti ai fini della coltivazione delle carote; esse prediligono un terreno ben drenato e piuttosto leggero che deve essere preventivamente lavorato prima dell’impianto.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaSono da evitare i suoli troppo compatti che non permettono alle radici di svilupparsi. In presenza di un terreno sassoso o eccessivamente duro, esse tendono ad incurvarsi e a rimanere di piccole dimensioni.

Concimazione. Durante la crescita delle piante, non occorre procedere ad alcuna concimazione; preventivamente è preferibile il compost rispetto al letame, procedendo ad una vangatura del terreno, fino ad una profondità di circa 40 cm.

Inoltre, di pari importanza rispetto alla concimazione è il mantenimento del suolo circostante, che deve essere sempre ben pulito.

 

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaIrrigazione. Questo ortaggio non necessita di abbondante acqua che deve essere somministrata solo quando il terreno è del tutto asciutto poichè è fondamentale evitare un’eccessiva umidità del suolo e non agevolare il formarsi di ristagni che potrebbero generare marciumi o malattie.

Quando seminare le carote?

Il periodo ottimale per la semina è la primavera; ma, viste le condizioni climatiche attuali, piuttosto miti, non esiste un momento  giusto indicato come univoco per la coltivazione delle carote in quanto esso dipende dalla zona di appartenenza e dalla varietà scelta.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaNelle aree più miti (quindi anche nel centro-sud Italia) si può procedere alla semina praticamente durante tutto l’anno.

La varietà “precoce” può essere seminata sin da gennaio, fino a marzo mentre quelle “medie” in aprile e maggio; infine le “tardive” arrivano a poter essere seminate intorno al mese di giugno.

La semina in campo prevede la disposizione dei semi ad una profondità di circa 1-2 cm e ad una distanza tale da non impedire la crescita delle radici e delle piante stesse.

É possibile anche seminare in modo libero ma questo determinerebbe il rischio di un eccessivo attaccamento tra una pianta e l’altra.

Inoltre una disposizione più ordinata delle file di piante, permette di procedere con le operazioni di manutenzione dalle erbe infestanti che potrebbero sorgere tutt’intorno.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaDopo aver coperto i semi con uno strato di terreno è necessario compattare il suolo tramite irrigazione, senza esagerare poichè potrebbero crearsi dei ristagni non benefici.

La germinazione della carota è piuttosto lenta: possono servire anche 40 giorni per far apparire le prime foglioline ma potrebbe esser necessario anche qualche giorno in più. Durante l’attesa è importante che il terreno rimanga ben pulito.

Dopo la loro nascita, qualora ci accorgessimo di un eccessivo ravvicinamento tra le piantine, possiamo diradarle in modo che non sovrappongano le radici.

Nel caso delle carote, prendiamo in considerazione solamente la coltivazione tramite semina diretta poichè non è possibile procedere alla coltura in semenzaio con successivo trapianto: la crescita della pianta è subordinata alla nascita della radice verticale e il passaggio dal semenzaio all’orto arrecherebbe danni alle radici stesse e di conseguenza anche all’ortaggio.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaLa tecnica secondo la quale si associa la coltivazione della carota a quella della cipolla è detta consociazione: esse traggono così vantaggio l’una dall’altra (è possibile utilizzare anche il porro o l’aglio in sostituzione della cipolla) in quanto allontanano i reciproci parassiti.

La raccolta delle carote e varietà

Per la raccolta si procede in base al periodo di semina; le carote “precoci” potranno essere raccolte già da luglio, le medie tra aprile e maggio; infine le tardive ad ottobre. In genere il ciclo vitale delle carote varia dagli 80 ai 130 giorni. 

Possiamo procedere alla loro raccolta quando il diametro supera 1 cm di ampiezza; se vengono lasciate troppo tempo all’interno del terreno, rischiano di divenire eccessivamente dure oltre ad assumere un sapore legnoso e sgradevole. La raccolta prevede l’estrazione della carota dal terreno, estirpandone la radice.

Carote Ortofrutta Trevi srl RomaOltre alla classica carota arancione, di cui ne esistono diverse tipologie che variano in grandezza e nel periodo di coltivazione, ne esistono altre varianti.

Quelle di colore nero e viola, in cui il beta-carotene che determina il caratteristico colore arancione è sostituito dalla luteina, un antiossidante che conferisce tale pigmentazione ed è infatti presente anche nella verdura a foglia verde, come spinaci e cavolo nero.

Le carote nere e viola, inoltre, sono molto ricche di fenoli, soprattutto antociani e antocianine, che oltre ad essere anch’essi responsabili della pigmentazione, sono potenti antiossidanti non presenti nelle carote arancioni.

Un’insolita tipologia di carota è quella bianca, detta Daikon o ravanello cinese. Si trova ed è utilizzata soprattutto in Giappone. Appartiene alla famiglia dei ravanelli e il suo sapore si avvicina molto ad essi. Ha dimensioni maggiori delle classiche carote, oltre ad essere dietetica e ricca di sostanze nutritive in quantità importanti.

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma

Proprietà benefiche delle carote

La carota ha benefici sul sistema linfatico, nervoso ed immunitario. É un alimento ricco di sali minerali, grazie ai quali è altamente rigenerante per il nostro organismo.

Le carote sono ricche anche di vitamine, come A, B1, B2, C, D e la E. Il loro colore e le loro proprietà nutritive sono solitamente associate alla presenza di beta carotene. Esso è un pigmento vegetale, antiossidante in grado di contrastare la produzione di radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare.

Inoltre è il precursore della vitamina A, di vitale importanza per salvaguardare la vista, soprattutto per la protezione della cornea e di alcune patologie della retina. Questo pigmento vegetale è fondamentale nello sviluppo di ossa e nella formazione dell’apparato ovarico, in fase embrionale.

Oltre al beta è presente anche l’alfa-carotene, entrambi con funzione fotoprotettiva della pelle, seppur ne favoriscono l’abbronzatura. Le carote sono un ortaggio dietetico, adatto ai regimi alimentari ipocalorici, presentando un apporto calorico pari a 41 kcal per 100 g.

Le carote hanno numerosi benefici anche sull’apparato cardiovascolare e circolatorio, poiché contengono oltre al carotene, numerosi altri composti antiossidanti come carotenoidi, acidi idrossicinnamici, antocianidine, con importanti funzioni protettive anche per arterie.

Il loro contenuto di fibre, le rende utili alla protezione della mucosa del tratto digerente e  alla prevenzione dell’insorgenza del cancro al colon.

Ricette con le carote

Carote Ortofrutta Trevi srl

Le carote possono essere sgranocchiate come snack così crude, oppure lessate in acqua o cotte al vapore. Sono uno degli ingredienti principali per realizzare un ottimo soffritto, insieme a sedano e cipolla.

La famosa modalità di taglio “alla julienne” in cui si realizzano sottili filetti dell’ortaggio tagliato, è così definita per il nome proprio del primo chef che la realizzò.

Se mangiamo la carota cruda, avvertiamo un leggero odore di terra (nonostante, ovviamente il suo lavaggio) mentre se cotta, il suo aroma diventa più intenso ma gradevole, con un retrogusto dolciastro che viene apprezzato anche dai bambini.

Prima di consumarle è necessario pulirle accuratamente: lavate, spazzolate o grattate in superficie poichè la terra potrebbe radunarsi nelle venature dell’ortaggio.

Possiamo tagliare la carota anche semplicemente a rondelle oppure grattugiarla. In generale viene utilizzata in combinazione ad altri ingredienti per insapore pietanze di ogni tipo. Ma possiamo impiegarla anche nella realizzazione di dolci, perchè no? Vediamo qualche ricetta.

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma Vellutata di carote

  • Carote 600 g;
  • Acqua 1 l;
  • Patata 1 grande;
  • Cipolla 1;
  • Timo 2 rametti;
  • Alloro 4 foglie;
  • Olio extravergine di oliva 2 cucchiai;
  • Paprika q.b.

Tritiamo la cipolla in modo grossolano; peliamo la patata e tagliamola a cubetti.

Laviamo e sbucciamo le carote, eliminando le loro estremità poi facciamone tante rondelle. Peliamo anche la patata e tagliamola a tocchetti. Uniamo tutte le verdure in una pentola capiente e con il fondo spesso, così eviteremo che le verdure si possano attaccare, visto la cottura lenta. Aggiungiamo un litro di acqua fredda e l’olio. Inseriamo nella pentola anche gli odori, alloro e timo che renderanno profumata la nostra vellutata.

Per conferire maggior sapore, aggiungiamo anche il peperoncino. Copriamo con coperchio e lasciamo cuocere per circa 30 minuti a partire da quando bollirà. Minore saranno le dimensioni dei pezzi di verdura, minore sarà il tempo necessario alla cottura.

Aggiustiamo di sale e rimuoviamo i rametti di odori. Trasferiamo l’intero composto insieme al brodo in un contenitore comodo ad accogliere il frullatore.

Frulliamo tutto: aggiungiamo più o meno brodo a seconda della consistenza che vogliamo conferire alla vellutata: esso la renderà più o meno densa. Spolveriamo con la paprika e un filo di olio a crudo. Possiamo accompagnare questo piatto con delle fettine di pane tostato.

 

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma Succo ACE

Per preparare un bicchiere di succo vi occorreranno:

  • Arance 3;
  • Limoni 1;
  • Carote 2.

Sbucciamo le arance e il limone, poi tagliamoli a pezzetti. Sbucciamo e laviamo anche le carote, tagliandole a pezzi più piccoli.

Con un frullatore ad immersione procediamo a frammentare il composto fino ad arrivare alla consistenza desiderata. Con un colino passiamo quanto ottenuto in modo da filtrare il succo: pressiamo con un cucchiaio di legno la polpa così da strizzarla il più possibile e liberare tutto il succo presente.

In base ai nostri gusti, possiamo decidere di dare al succo una corposità maggiore, lasciando parte della polpa (si otterrà così una specie di frullato). Variando combinazioni e frutti, possiamo ottenere numerose tipologie di succhi, gustosi e nutrienti. Ecco un altro esempio.

 

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma Torta camilla carota

  • Carote 300 g;
  • Uova 3;
  • Farina 00 300 g;
  • Farina di mandorle 50 g;
  • Olio di semi girasoli 90 g;
  • Vaniglia 1 bacca;
  • Lievito 1 bustina;
  • Zucchero 180 g;
  • Sale q.b.

 

Laviamo le carote, eliminando ad esse la buccia utilizzando un pelapatate o un coltello e affettiamole sottilmente. Asciughiamole e riponiamole da parte per il momento. In un recipiente sbattiamo le uova insieme a sale e zucchero; con le fruste montiamo il composto e aggiungiamo la bacca di vaniglia.

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma In un altro contenitore mescoliamo sia la farina 00 che quella di mandorle, aggiungendo anche il lievito. Uniamo i due composti preparati e versandolo un po’ alla volta, aggiungiamo l’olio di semi. Amalgamiamo il tutto ed otterremo un composto omogeneo.

A questo punto, possiamo unire le carote che dovranno essere grattugiate finemente. Amalgamiamo e versiamo tutto il composto in una tortiera imburrata o rivestita di carta da forno.

Inforniamo in forno preriscaldato per circa 45 minuti a 170°. Se preferite utilizzare il forno ventilato, abbassate la temperatura a 150° per 40 minuti.

A cottura ultimata, procediamo con la prova dello stecchino (se tirandolo fuori esso resterà asciutto, significa che la vostra torta è pronta). Lasciamola in forno spento per altri 5 minuti e successivamente cospargete con zucchero a velo.

Se volete, potete anche scegliere di farcire la torta con la marmellata: dopo averla cotta, vi basterà dividerla in due delicatamente e riempirla con ciò che preferite.

 

Carote Ortofrutta Trevi srl Roma Pasta con carote

  • Pasta 320 g;
  • Carote 150 g;
  • Zucchine 150 g;
  • Pancetta 100 g;
  • Pecorino grattugiato 40 g;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Scalogno metà;
  • Olio extravergine di oliva 4 cucchiai.

Peliamo e laviamo le carote; laviamo anche le zucchine e tagliamo entrambe in strisce sottili, aiutandoci con un pelapatate.

Facciamo soffriggere leggermente lo scalogno all’interno di una padella con un filo di olio. Aggiungiamo la pancetta, poi le carote e le zucchine.

Carote Ortofrutta Trevi srlUniamo anche un bicchiere di acqua per facilitare la cottura. Intanto portiamo a bollore una pentola di acqua e cuociamo al suo interno la pasta nelle quantità necessarie.

Non appena le zucchine e le carote risulteranno morbide e l’acqua all’interno della padella sarà evaporata, vorrà dire che sono pronte.

Dopo aver cotto e scolato la pasta, aggiungiamola al condimento e mantechiamo. Cospargiamo di pecorino e serviamo.

 

 

 

Carote Ortofrutta Trevi srlPesto di carote

  • Carote 4;
  • Pasta 320 g;
  • Noci 3;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Olio extravergine di oliva 2 cucchiai;
  • Basilico 2 foglie.

Con questo pesto potrete condire qualsiasi tipo di pasta ma potrete utilizzarlo anche come condimento per verdure oppure come ingrediente aggiuntivo all’interno di lasagne o pasta ripassata al forno.

Laviamo e sbucciamo le carote poi frulliamole insieme a due cucchiai di olio. Uniamo sale, pepe e noci. Frulliamo e, se necessario, aggiungiamo altro olio.

Se utilizzerete il pesto per la pasta, fate bollire l’acqua necessaria alla cottura; cuocete il vostro taglio di pasta preferito e scolatela lasciando due mestoli di acqua di cottura da unire alla pentola del pesto così da renderlo più cremoso.

Mantecate al suo interno la pasta e se di vostro gradimento spolverizzate con il formaggio.

 

 

Vi piacciono le carote? Come siete soliti consumarle, crude o cotte e cucinate? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre alle carote, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

 

Bieta, da costa o da foglia?

La bieta, anche nota come bietola, è una varietà di barbabietola con un ciclo vitale piuttosto elevato e questo permette il suo consumo praticamente tutto l’anno. Di questo ortaggio esistono diverse varietà ma la distinzione principale è tra la bieta detta da costa e quella da foglia, che si differenziano soprattutto per la grandezza e l’estensione delle loro “foglie”.

 

Bieta Ortofrutta Trevi srlCondizioni necessarie alla coltivazione

La coltivazione di questa verdura è piuttosto semplice ed è il tipico ortaggio che si adatta perfettamente agli orti domestici, crescendo senza particolari problematiche.

La bieta, il cui nome scientifico è Beta vulgaris var. cycla, ha origini mediterranee. Nonostante la facilità di coltivazione (anche in vaso), è necessario adottare alcuni accorgimenti, vediamo quali.

Clima. La bieta è un ortaggio particolarmente resistente alla stagione fredda anche se non ama in modo eccessivo le brusche variazioni termiche.

Questa resistenza determina la sua presenza praticamente tutto l’anno in modo ininterrotto; fanno eccezione, ovviamente, quelle zone caratterizzate da inverni particolarmente rigidi.

Bieta Ortofrutta Trevi srlLa pianta necessita di un’esposizione al sole controllata che non causa particolari danni, mentre è preferibile che le piante vengano coperte in caso di fenomeni atmosferici critici, come la grandine o picchi di calore eccessivi.

Terreno. La grande adattabilità di questo ortaggio, permette la sua coltivazione praticamente in ogni terreno; predilige quello più morbido e drenato, con un’alta percentuale di concimazione organica.

Prima della semina è necessario lavorare il terreno in modo che le sostanze nutritive somministrate potranno raggiungere maggiori profondità.

Irrigazione. Nei periodi particolarmente caldi, in particolar modo se la verdura è esposta al sole in modo continuo, è necessario apportare un’idratazione quotidiana.

Bieta Ortofrutta Trevi srlNelle stagioni più miti, generalmente in primavera ed autunno, è possibile limitare l’irrigazione alle sole piogge.

Nelle fasi iniziali è bene procedere con la sarchiatura, eliminando le piante infestanti tutt’intorno. Oltre ad estirpare le erbacce, il terreno così potrà ossigenarsi evitando la formazione di una crosta troppo compatta.

In alternativa si può procedere alla pacciamatura, prestando però attenzione a non creare ristagni e marciumi con la paglia o il telo utilizzati nell’operazione, poichè essi tendono ad ostacolare l’evaporazione dell’acqua dal suolo.

Bieta Ortofrutta Trevi srlLa semina della bieta

Si può procedere alla semina della bieta a spaglio, ovvero con i semi collocati sia direttamente nel terreno, sia all’interno del semenzaio.

La varietà a foglia, in genere, prevede la semina tra i mesi di marzo e aprile, ripetendola tra luglio e agosto. Le file di semi vengono collocate in buche ad una distanza reciproca di 20 cm.

Si procede in ugual modo e indicativamente nello stesso periodo anche in presenza di semi per la bieta da costa, prestando però attenzione a lasciare una maggior distanza tra le buche, poichè questa varietà raggiunge dimensioni maggiori rispetto a quella in foglie.

Solitamente in una settimana i semi tendono a germogliare; così, come accade spesso, le piantine dovranno essere diradate, salvando quelle più robuste e produttive.

Se utilizziamo, invece, il semenzaio in polistirolo, le piantine di bietola potranno essere impiantate dopo circa 20 giorni.

La raccolta della bietola e le caratteristiche fisiche

Il primo raccolto avviene a circa 30 e 45 giorni rispettivamente dalla semina e dal trapianto. Non è raro che in primavera, con temperature più basse nella media, la pianta monti a seme.

Bieta Ortofrutta Trevi srlSe vogliamo procedere alla raccolta di tutta la bieta, è possibile tagliare l’intera pianta recidendola sopra il colletto. In caso, invece, si voglia un consumo più frequente e duraturo, si possono raccogliere solo le foglie più esterne e grandi del cespo.

Nel primo caso occorrerà un intervallo di tempo maggiore affinchè la pianta torni a germogliare e sia di nuovo produttiva; nel secondo caso, invece, si prolungherà il ciclo di vita della pianta e sarà possibile un suo consumo più duraturo.

Le foglie costituiscono la parte commestibile di questo ortaggio; la differenza tra le due tipologie è legata anche alle loro caratteristiche.

Nella bieta da costa esse sono più ampie e spesse, con coste ben evidenti formate a partire dal picciolo molto sviluppato; queste foglie sono di colore verde intenso con venature principalmente bianche.

Si uniscono formando un cespo compatto da cui si dirama la lunga radice verticale. Al contrario, nella bieta da foglia (o da taglio), il picciolo è più stretto e lungo, le foglie hanno una superficie maggiore, più liscia e delicata e tendono ad arricciarsi in prossimità del cespo più piccolo e più frastagliato in cui sono chiuse.

Bieta Ortofrutta Trevi srlQuali sono le proprietà nutrizionali e benefiche della bieta?

Essendo una verdura a foglia verde scura, la bieta contiene notevoli quantità di vitamina A e, seppure in misura minore, di vitamine del gruppo B e C.

La bieta è una verdura dall’elevato apporto energetico pur essendo un alimento dietetico, con 17 kcal per 100 gr. La cospicua percentuale di acqua contenuta la rende ottima nel favorire l’eliminazione di tossine dall’organismo e nel coadiuvare nelle funzioni depurative; in tal ottica risulta utile in caso di cistite o problemi renali.

La bieta è ricca anche di proteine e fibre, importanti nel corretto funzionamento di fegato e intestino, soprattutto in caso di stitichezza. Stimola la produzione di succhi gastrici e bile favorendo così la digestione.

Tra gli elementi di cui possiamo fare il pieno mangiando questa verdura ci sono i sali minerali: potassio, fosforo, calcio, magnesio e sodio; è poi presente una minore quantità di ferro, rame e zinco. Ferro e acido folico la rendono anche una verdura antianemica.

Inoltre, è ricca di sostanze antiossidanti, come luteina, zeaxatina, quercetina che aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare; la presenza di clorofilla con proprietà depurative e detossicanti, ha risvolti favorevoli nella prevenzione tumorale.

 

Bieta Ortofrutta Trevi srlBieta: come cucinarla?

La bieta ha un sapore delicato, soprattutto se la pianta è piuttosto giovane; in questo caso è possibile consumarla in insalata, cruda. Nel caso di cespi più grandi con, presumibilmente, foglie più dure, possiamo lessarla o ripassarla in padella con il condimento che preferiamo.

Si consiglia sempre la cottura al vapore in modo da preservare il più possibile le sostanze nutritive contenute. Preferibile è il suo consumo “fresco” ma è possibile anche consumarla previo congelamento porzionato: dopo averla pulita e lavata, va lessata in acqua bollente poi lasciata scolare e raffreddare del tutto e riposta in freezer all’interno di appositi sacchetti. Così preparata potrà essere consumata entro 9 massimo 12 mesi.

 

Torta salata con bieta e ricotta

  • Pasta brisèe 350 g;
  • Bieta 200 g;
  • Ricotta di pecora 200 g;
  • Sale, pepe nero e noce moscata q.b.;
  • Parmigiano q.b.;
  • Uova 1.

Bieta Ortofrutta Trevi srlPrepariamo l’impasto frullando la bieta leggermente bollita insieme a parte della ricotta a disposizione; trasferiamo questa crema omogenea ottenuta all’interno di una ciotola ed uniamo ad essa la restante ricotta, il parmigiano e l’uovo, sale, pepe e noce moscata.

Imburriamo uno stampo per crostate, all’interno del quale stendiamo la pasta brisèe, mantenendola dello spessore di circa mezzo cm.

Una volta stesa, bucherelliamo con una forchetta tutta la superficie; stendiamo l’impasto ottenuto e, dopo aver livellato, cospargiamo con parmigiano. Inforniamo per circa 40 min. a 180° fino a quanto l’impasto diventerà più compatto e la brisèe sarà leggermente dorata.

Bieta Ortofrutta Trevi srlBieta in padella con aglio e peperoncino

  • Bietole 1 kg;
  • Peperoncino; 1;
  • Aglio 2 spicchi;
  • Olio extravergine di oliva q.b.;
  • Sale e pepe q.b.

Laviamo accuratamente la verdura togliendo la parte finale del gambo e mettiamola a cuocere per 15 minuti all’interno di una pentola con acqua bollente.

Scoliamola e lasciamola intiepidire leggermente fino a quando sarà possibile strizzarla con le mani e toglierle tutta l’acqua di cottura.

In una pentola dai bordi alti, versiamo un filo di olio a cui aggiungiamo due spicchi di aglio con il peperoncino: lasciamo insaporire e aggiungiamo la verdura a pezzetti. Saltiamo in padella per circa un quarto d’ora, aggiungendo sale e pepe in base ai  gusti.

 

Bieta Ortofrutta Trevi srlBruschette di bietola alle acciughe

  • Pane rustico;
  • Bieta 2 kg;
  • Acciughe;
  • Aglio 3 spicchi;
  • Olio evo, sale e peperoncino q.b.

Puliamo la bietola, eliminando la parte inferiore in prossimità del gambo; laviamola e lessiamola. Lasciamo che perda tutta l’acqua di cottura e, se necessario, strizziamola manualmente.

In una padella insaporiamo con un filo di olio uno spicchio di aglio, uniamo anche il peperoncino e le acciughe. Saltiamo la verdura in questa padella, per circa 5 minuti, dopo averla tagliata a pezzetti.

Tostiamo le fette di pane, strofiniamo sulla loro superficie l’aglio ed aggiungiamo la verdura posizionando anche un’acciuga intera. Un filo di olio a crudo e serviamo il pane croccante e ben caldo.

 

Bieta Ortofrutta Trevi srlGateau di patate con bieta e mozzarella

  • Patate 1 kg;
  • Mozzarella 1;
  • Uova 1;
  • Parmigiano 1 cucchiaio;
  • Olio evo, pangrattato, sale q.b.;
  • Bieta 400 g.

Lessiamo le patate in acqua bollente, poi schiacciamole. All’interno di un contenitore aggiungiamo anche uovo e grana. Impastiamo per amalgamare bene il tutto. Puliamo la bieta e la lessiamo in acqua salata per una decina di minuti, scolandola e strizzandola.

Cospargiamo una teglia da forno di pangrattato aggiungendo anche un filo di olio. Sul fondo della teglia disponiamo metà delle patate e le schiacciamo.

Aggiungiamo la bieta e la mozzarella sgocciolata e tagliata a fette, uniamo altra purea di patate, un filo di olio e ricopriamo con il pangrattato. Inforniamo a 180° per 20 minuti, fino a quando la superficie sarà dorata.

 

Bieta Ortofrutta Trevi srlInvoltini di bieta filante

  • Foglie di bieta 8;
  • Mortadella 4fette;
  • Mozzarella 1;
  • Olio extravergine di oliva 4 cucchiai;
  • Zucchine 2;
  • Vino bianco 5 bicchieri;
  • Sale q.b.

Laviamo la bieta, tagliando la parte più spessa del gambo; lessiamola in acqua bollente e salata per 2 minuti. Scoliamola e passiamola sotto l’acqua fredda, lasciandola asciugare su un canovaccio.

Bieta Ortofrutta Trevi srlEliminiamo la costa bianca aiutandoci con un coltellino e dividiamo ogni foglia nel senso della lunghezza.

Passiamo a lavare le zucchine e ad affettarle in modo sottile seguendo il lato lungo, aiutandoci, se necessario, con un pelapatate. Scottiamo anch’esse un minuto in acqua bollente e salata, poi asciughiamole.

Su ogni fetta di bieta, posizioniamo due fette di zucchine, mezza fetta di mortadella e la mozzarella, poi altre zucchine. Arrotoliamo gli strati come se fossero un involtino e avvolgiamolo in un’altra mezza foglia di bieta.

Leghiamo con lo spago da cucina oppure infilziamo con uno stuzzicadenti il nostro involtino. Ripetiamo queste operazioni fino ad ultimare tutti gli ingredienti.

Posizioniamo gli involtini all’interno di una pirofila oleata, inondiamoli di vino e di olio. Inforniamo per una decina di minuti a 190° e serviamo ben caldi.

 

Bieta Ortofrutta Trevi srlBietole al pomodoro

  • Bieta 500 g;
  • Aglio 2 spicchi;
  • Pomodoro 300 g;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Olio extravergine di oliva 2 cucchiai.

Laviamo le bietole, lessiamole in acqua salata per 5 minuti; una volta cotte, lasciamole intiepidire, poi strizziamole liberandole dall’acqua. Sbucciamo gli spicchi di aglio tritandolo finemente. Spelliamo i pomodori e spezziamoli a cubetti in modo grossolano.

Doriamo l’aglio con l’olio, uniamo i pomodori e lasciamo stufare per circa un quarto d’ora. Trasferiamo anche le bietole nella pentola, lasciando insaporire per 10 minuti poi serviamo.

Frittata con bietole, patate e gorgonzola

  • Bieta 120 g;
  • Patate 250 g;
  • Uova 6;
  • Gorgonzola Piccante 150 g;
  • Sale e Olio q.b.;
  • Maggiorana 2 rametti;
  • Noce moscata mezzo cucchiaino.

Laviamo la bieta, eliminando i gambi; cuociamola a vapore per 10 minuti poi lasciamola raffreddare. In una ciotola uniamo uova sbattute, noce moscata, maggiorana e aggiustiamo di sale.

Sbucciamo le patate, tagliamole a dadini e soffriggiamole in una padella con l’olio. Aggiungiamo anche la cipolla tagliata sottilmente ed un pizzico di sale.

Lasciamo che le verdure diventino tiepide poi uniamole alla bieta, aggiungendo anche il gorgonzola a cubetti; trasferiamoli nella padella con le patate. Cuociamo la frittata aiutandoci con un coperchio o un piatto ampio per girarla in modo da dorare entrambi i lati.

 

Bieta Ortofrutta Trevi srlQuiche alla zucca e bieta

  • Zucca 1 kg;
  • Bietole 700 g;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Aglio 2 spicchi;
  • Rosmarino 1 rametto;
  • Olio 40 g;
  • Parmigiano grattugiato 70 g;
  • Panna liquida 70 g.

Per velocizzare la preparazione della pasta brisèe possiamo utilizzare i rotoli già confezionati. Qui ci occuperemo del ripieno: tritiamo il rametto di rosmarino già lavato ed asciugato.

Puliamo la zucca, liberandola della buccia. Riduciamola prima a fette poi a cubetti. In una padella antiaderente facciamo rosolare uno spicchio di aglio con l’olio; appena si sarà dorato, aggiungiamo la zucca e il rosmarino. Regoliamo di sale e pepe; copriamo con coperchio e lasciamo cuocere lentamente per circa 20 minuti, poi eliminiamo l’aglio.

Bieta Ortofrutta Trevi srlProcediamo con la pulizia della bieta; laviamola e tagliamola a metà. Rosoliamo un altro spicchio di aglio in padella ed aggiungiamo ad essa la verdura.

Copriamo con un coperchio e lasciamola appassire per circa 10 minuti. Strizziamo la verdura ed uniamola alla zucca.

In una ciotola sbattiamo le uova, inserendo anche sale e pepe; versiamo la panna a filo e continuiamo ad amalgamare. Uniamo anche il parmigiano e mescoliamo.

Stendiamo l’impasto della brisèe sulla teglia; prima disponiamo uno strato di bieta e zucca, poi versiamo il composto di uova, panna e formaggio fino a coprire totalmente gli ingredienti nella teglia: inforniamo per circa un’ora a 170°. Tiriamola fuori dal forno, lasciamola riposare qualche minuto poi serviamo.

 

 

Vi piace la bieta? Quale preferite tra quella a coste e quella a foglia? Grazie per aver letto questo post. Lasciateci un commento qui sotto, saremo lieti di leggervi.

Presso la Trevi srl troverete un ampio assortimento di bietole. Veniteci a trovare, vi aspettiamo insieme a tutti i nostri prodotti, sempre freschi. Ci troviamo a due passi dalla Fontana di Trevi.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl

Asparagi: coltivazione e proprietà nutritive

Quella degli asparagi, il cui nome scientifico è Asparagus officinalis, è una pianta erbacea che rientra nella famiglia delle Liliacee, insieme ad aglio, porro e cipolla. La sua coltivazione non è semplicissima e richiede alcune accortezze; scopriamo perchè e come fare per ottenere un’asparagiaia in perfette condizioni.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl Premesse alla coltivazione

È bene premettere che la coltivazione degli asparagi, se vogliamo produrne in quantità discrete, richiederà porzioni di terreno piuttosto ampie; inoltre, potremo raccogliere i primi asparagi non prima dei due anni: fino ad allora possiamo assistere solo alla crescita della pianta.

Un’asparagiaia, se mantenuta secondo i giusti criteri, può produrre per i successivi 10 anni dall’impianto; anche per questo motivo è bene scegliere il luogo della piantagione con estrema attenzione.

Clima. La pianta dell’asparago è piuttosto resistente e si adatta senza problemi a climi diversi, pur prediligendo quello particolarmente mite; tuttavia è preferibile evitare gli sbalzi termici eccessivi in entrambe le direzioni. La posizione ideale per l’asparagiaia dovrebbe risultare soleggiata ma non eccessivamente ventilata.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl Terreno. La pianta degli asparagi richiede un terreno ben drenato e leggero. Esso si può ottenere con un buon impianto idrico, oppure mischiando della sabbia alla terra.

Come già accennato, la coltivazione degli asparagi richiede spazi piuttosto ampi, per questo è sconsigliabile l’innesto nei piccoli orti. Prima della messa a dimora è bene lavorare il terreno, realizzando delle buche a 30 cm di profondità e larghe 80 cm.

Concimazione. Si deve procedere nel momento dell’impianto ad un’accurata concimazione del terreno, con compost o letame maturo; sono preferibili, come sempre, i composti organici.

Struttura della pianta dell’asparago

La pianta è costituita dai cosiddetti rizomi (parte ipogea), ovvero dai fusti che crescono sotto terra e che, intrecciandosi, formano un reticolo.

Da essi hanno origine i turioni, carnosi germogli, che escono dal terreno (parte epigea) e sono la componente commestibile di questa pianta.

Le piccole foglie che crescono riunite in fascetti. Nel caso degli asparagi, laddove si ha un maggiore spessore del fusto, si hanno carnosità e tenerezza maggiori, contrariamente, dunque, a quanto di solito accade con le verdure.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl Semina o innesto?

Se decidiamo di procedere con la semina degli asparagi, in un primo momento dovremo porli in semenzaio; successivamente trapiantare le piantine così nate e divenute più robuste.

Molto più spesso, per motivi di praticità, si procede direttamente all’impianto dei rizomi o delle piantine acquistate in vasetto. 

Nel primo caso, i semi vanno messi nel terreno in primavera, tra marzo ed aprile; le prime piantine cominceranno ad apparire dopo venti-trenta giorni dall’interramento.

A questo punto si potranno collocare quelle più robuste nel terreno precedentemente preparato in vista del loro arrivo.

In questo caso, l’anno successivo, in primavera, si può procedere ad estirpare le zampe (le radici) e innestarle per produrre ulteriori piante: esse avranno una crescita più veloce.

La seconda opzione per quando riguarda la coltivazione degli asparagi è la messa a dimora tramite zampe o piantine acquistate.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl Si procede all’impianto tra marzo ed ottobre, predisponendole all’interno di buche piuttosto capienti, con terreno lavorato e ben concimato organicamente.

Si ritiene opportuno collocare le radici a distanza di quasi mezzo metro l’una dall’altra: maggiore sarà lo spazio di intervallo tra di esse, maggiore dovrebbe essere la grandezza degli asparagi.

Il pieno regime nel rapporto tra produzione e raccolta verrà raggiunto nell’arco di due anni.

 

Asparagi Ortofrutta Trevi srl

Gli asparagi e la loro raccolta

Il ciclo di vita di questa pianta può essere suddiviso in quattro fasi: la crescita, nei primi due anni; la produttività crescente, quando la pianta, dal terzo al quarto anno, garantirà una raccolta abbondante.

La produttività stabile, dal quinto al decimo anno; infine, dal decimo anno in poi, una produttività decrescente in cui la raccolta diminuirà fisiologicamente.

Il raccolto degli asparagi inizia a fine inverno e può protrarsi per 2 o 3 mesi. Le tipologie esistenti si differenziano in base al loro colore:

Asparagi Ortofrutta Trevi srl

  • Verdi, crescono alla luce del sole, non hanno bisogno di essere pelati eccessivamente per essere consumati; hanno un sapore deciso e il loro germoglio è dolciastro.
  • Bianchi, crescono sotto terra e questo determina il loro colore; hanno un sapore delicato.
  • Violetti, dal sapore amaro ma fruttato; nascono come asparagi bianchi ma riescono progressivamente e muoversi verso la luce, variando leggermente il loro colore.

Come procedere?

Se il fusto dell’asparago è piuttosto lungo, si può recidere a circa 20 cm dalla punta. Se invece esso è ancora piuttosto giovane, si può recidere alla base, a livello del terreno.

Un ulteriore procedimento è quello di estirparlo, asportando anche qualche cm della parte sotterrata e bianca, facendo però attenzione a non rovinare la pianta e le sue radici.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl

Proprietà benefiche degli asparagi

Gli asparagi sono ricchi di acqua, risultando così particolarmente depuranti; inoltre, poveri di grassi e colesterolo, possono essere consumati anche nei regimi alimentari più rigidi.

Contengono vitamina A, C e del gruppo B. Come ogni ortaggio risultano essere particolarmente ricchi di sali minerali tra i quali ritroviamo il calcio, il fosforo e il cromo.

Sono particolarmente ricchi di glutatione, un antiossidante che, eliminando le sostanze dannose e i radicali liberi, favorisce la depurazione del nostro organismo.

In tal senso un loro consumo appare particolarmente indicato nel coadiuvare la prevenzione tumorale, soprattutto a colon, polmoni e ossa e nel rallentamento dell’invecchiamento.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl

All’interno degli asparagi è contenuta l’asparagina, un amminoacido con funzione diuretica che, grazie anche all’alto contenuto di potassio, riesce a regolare la pressione sanguigna aiutando e prevenire complicazioni cardiovascolari.

In tal senso contengono rutina, glicoside flavonoico con ottime funzioni protettive verso le pareti capillari.

La buona quantità di acido folico, unita a dosi non indifferenti di antiossidanti, aiuta a favorire la lotta all’invecchiamento; mentre la presenza di inulina rende gli asparagi degli antinfiammatori naturali, aiutando l’apparato digerente e la flora batterica.

Le controindicazioni  nell’assunzione degli asparagi sono rivolte a chi soffre di reumatismi o disturbi renali a causa del contenuto di asparagina. 

Asparagi in cucina

 

Asparagi Ortofrutta Trevi srl Come pulire gli asparagi?

Gli asparagi possono essere consumati previa cottura, lessati in acqua bollente oppure cotti a vapore. Il tempo necessario a raggiungere la cottura ottimale dipende dallo spessore del fusto.

La punta è ovviamente molto più delicata rispetto alla parte inferiore e, dunque, spesso si procede lasciando al di fuori dell’acqua i germogli più teneri e legando alla base gli steli, che saranno gli unici ad essere cotti.

Il loro raffreddamento subito dopo la cottura, permette di preservare il loro colore verde. Ora vediamo qualche gustosa ricetta con gli asparagi.

 

Lasagne allo zafferano con asparagiAsparagi Ortofrutta Trevi srl

  • Asparagi 800 g;
  • Pasta all’uovo 400 g;
  • Latte intero 8 dl;
  • Zafferano 1 bustina;
  • Farina 80 g;
  • Prezzemolo 1 ciuffo;
  • Parmigiano e noce moscata q.b.;
  • Aglio 2 spicchi;
  • Sale, Pepe e Burro q.b.

Iniziamo con il preparare la besciamella facendo sciogliere 80 g di burro in una pentola, unendo la farina e lasciandola cuocere, girando, per un paio di minuti.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl

Uniamo il latte freddo e mescoliamo, lasciando andare per 7-8 minuti, a fiamma bassa. Insaporiamo con sale e noce moscata, aggiungendo anche la bustina di zafferano.

Puliamo gli asparagi dalla parte più bianca e dura, spellando i gambi con un pelapatate. Laviamoli e tagliamoli a metà in modo che le punte rimangano separate dal resto.

Dopo aver fatto rosolare gli spicchi di aglio con 30 g di burro nella padella, uniamo i gambi tagliati a rondelle per 4 minuti circa, poi aggiungiamo anche le punte, più delicate, per un paio di minuti. Poi uniamo prezzemolo, sale e pepe.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl In una teglia iniziamo a comporre la nostra portata. Facciamo uno strato di pasta e la copriamo con un po’ di besciamella, cospargiamo con gli asparagi e un altro po’ di besciamella.

Aggiungiamo il grana e continuiamo a comporre altri strati fino a terminare gli ingredienti. Sulla superficie esteriore aggiungiamo altra besciamella e qualche ciuffo di burro che durante la cottura si dorerà.

Inforniamo in forno preriscaldato a 180° C per 20 minuti. Per evitare che si bruci esternamente, possiamo coprirla con dell’alluminio durante la cottura.

 

Crema di asparagiAsparagi Ortofrutta Trevi srl

  • Asparagi 1 kg;
  • Grana 50 g;
  • Pancarrè 6 fette;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Brodo vegetale q.b.;
  • Burro q.b.

Puliamo gli asparagi eliminando loro la parte più dura e bianca; poi laviamoli per bene. Inseriamoli in un recipiente con le punte rivolte verso l’alto insieme a dell’acqua fredda, lasciando che le esse rimangano fuori.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl Cuociamo per 20 minuti, aggiungendo qualche pizzico di sale; portiamo a bollore. Tostiamo con una noce di burro le fette di pancarrè.

Non appena gli asparagi saranno cotti, scoliamoli e frulliamoli. Uniamo al composto ottenuto anche il burro rimasto, sale, pepe e grana, amalgamiamo il tutto accuratamente.

Diluiamo con 3 parti del brodo bollente. Mescoliamo la crema fino a quando sarà ben omogenea. Regoliamo di sale e suddividiamola nei piatti, accompagnandola con il pane tostato.

 

Risotto agli asparagi con scaglie di grana

  • Asparagi 600 g;
  • Lardo 50 g;
  • Riso carnaroli 300 g;
  • Brodo vegetale q.b.;
  • Vino bianco q.b.;
  • Cipollotti 2;
  • Burro 20 g;
  • Grana in pezzi 40 g;
  • Sale e Pepe q.b.;
  • Prezzemolo q.b.

Asparagi Ortofrutta Trevi srl

Cuociamo al vapore gli asparagi, dopo averli puliti e aver eliminato la parte più dura; frulliamoli utilizzando un mixer, conservando però qualche punta.

Facciamo rosolare la cipolla nel lardo, uniamo il riso, aggiungiamo un po’ di vino e lasciamolo evaporare. Versiamo anche il composto di asparagi, saliamo e aggiungiamo il brodo, lasciando cuocere a fuoco basso.

Non appena esso evaporerà, aggiungiamone altro. Con il pezzo di grana, otteniamo delle cialdine che possiamo far dorare infornandole per 5 minuti a 200°.

Mantechiamo il risotto con il burro e serviamolo, aggiungendo le punte di asparagi conservate e le cialdine di grana, un po’ di prezzemolo e, se di vostro gradimento, una spolverata di pepe.

 

Asparagi saporiti in padella

  • Asparagi;
  • Brodo vegetale;
  • Zucchero;
  • Burro.

Puliamo gli asparagi eliminando, come sempre, la parte più fibrosa e dura, aiutandoci con un pelapatate. Laviamoli facendo attenzione a non spezzare le punte.

Asciughiamoli e separiamo le punte dai gambi; tagliamo le prima per il senso della lunghezza, mentre dividiamo a rondelle i gambi. Inseriamo entrambi in una padella, coprendoli con acqua leggermente salata o con il brodo vegetale, aggiungendo anche qualche fiocco di burro e un pizzico di zucchero.

Copriamo con coperchio, facciamo bollire per 8-10 min, poi alziamo la fiamma e lasciamo asciugare, girando di tanto in tanto, fino a cottura ultimata. Gli asparagi sono ottimi anche cotti al vapore e conditi semplicemente con limone e sale.

 

 

Vi piacciono gli asparagi? Come siete soliti cucinarli? Conoscevate le loro numerose proprietà benefiche?
Grazie per aver letto questo post. Lasciateci un commento qui sotto, saremo lieti di leggervi.

Presso la Trevi srl troverete asparagi, insieme al vasto assortimento dei nostri prodotti, sempre freschi. Ci troviamo a due passi dalla Fontana di Trevi.

Radicchio, cicoria colorata

Il radicchioAsteraceaeCompositae, è una pianta erbacea, appartenente al genere Cichorium, di cui fanno parte anche scarola e le puntarelle. Proviene da piante selvatiche poi, con un apporto selettivo, l’uomo ha dato origine alle tipologie più diffuse. Con tale denominazione si intendono generalmente tutte quelle cicorie con foglie rosse o tendenti al rosso.

 

Radicchio Ortofrutta Trevi srlIl radicchio in Italia

I Greci e Romani lo apprezzavano per le sue proprietà depurative e calmanti; gli Egizi, invece, lo ritenevano un ottimo depuratore del sangue.

Già dal XVI secolo era ampiamente coltivato in Italia, soprattutto in Veneto da cui, tutt’oggi, provengono le varietà più famose.

Inizialmente era considerato un cibo povero, tanto che era dato come mangime agli animali. Non è noto cosa abbia determinato la sua ribalta.

Il radicchio rosso di Treviso è particolarmente noto; ha una forma allungata ed è una delle varietà più apprezzate.

Radicchio Ortofrutta Trevi srlRadicchio: cosa sapere per la sua coltivazione

Clima. Non necessita di particolari accorgimenti e riesce a resistere anche ai climi più freddi, del resto, altrimenti, non verrebbe coltivato in prevalenza in Veneto.

Nonostante non mostri difficoltà in caso di umidità e pioggia, è preferibile una sua esposizione al sole al fine di garantire una buona riuscita del raccolto. In caso di temperature eccessivamente fredde è possibile coprire le piante con un telo.

Radicchio Ortofrutta Trevi srlTerreno. Il radicchio può essere coltivato sia in orto che nel proprio giardino; necessita di un terreno ben drenato e fresco, che riesca a garantire un deflusso omogeneo dell’acqua in modo da evitare un terreno arido; per questo motivo, spesso è richiesta una preparazione del terreno, con uno“sfinamento” che elimini la compattezza del suolo.

Irrigazione. La quantità di acqua necessaria dipende molto dalla zona in cui ci troviamo; in aree piovose basterà far affidamento al ciclo piovano mentre in quelle più calde bisognerà predisporre un’irrigazione quotidiana che eviti l’eccessiva aridità del terriccio.

Radicchio Ortofrutta Trevi srl

In ogni caso bisogna aver cura nel non sottoporre questa pianta a drastiche variazioni idriche poichè queste potrebbero influire sulla qualità del prodotto.

Concimazione. Il terreno deve essere concimato in modo moderato utilizzando un compost domestico, dunque, piuttosto leggero. Spesso si preferisce una concimazione “indiretta”, ovvero si utilizzano porzioni di terreno che abbiano goduto di una precedente concimazione.

Interventi per la coltivazione del radicchio

Radicchio Ortofrutta Trevi srl

Sarchiatura. Ha come obiettivo quello di eliminare le piante infestanti tutt’intorno alla coltivazione; con una zappetta di deve procedere, in modo leggero, alla pulizia, smuovendo il terreno circostante e la crosta superficiale.

Pacciamatura. Può essere un’operazione impiegata in alternativa alla sarchiatura; con teli o con paglia si ricopre la superficie intorno alle piantine in modo che, limitando l’esposizione solare, non crescano neanche erbe infestanti.

Imbianchimento. Questa tecnica viene utilizzata con molto ortaggi che altrimenti avrebbero un sapore e una durezza che li renderebbe non commestibili. Limitando la luce alla pianta, la produzione di clorofilla rallenta facendo in modo che lo sviluppo delle foglie avvenga attraverso le sostanze di riserva accumulate nelle radici; inoltre questo limita la produzione delle parti più fibrose, rendendo le foglie più tenere.

Radicchio Ortofrutta Trevi srlLa semina del radicchio

Il periodo per la semina diretta è quello estivo, mentre per i trapianti si procede da settembre a ottobre.
Nei trapianti si procede invece in primavera, solitamente a marzo.

Il radicchio può essere coltivato previo semina diretta o impianto; nel primo caso, ogni varietà di pianta, per la sua coltivazione, avrà delle specifiche indicazioni da seguire che solitamente sono riportate nel retro della confezione di semi acquistata.

Generalmente è necessario realizzare delle buchette e immettervi 5-8 semi. Successivamente si provvederà a diradare le piantine, avendo cura di lasciare uno spazio di circa 20 cm; questa procedura vi consentirà di ottenere piantine rigogliose.

Se utilizzate piante già sviluppate, sarà necessario impiantarle in un terreno fertile e ben drenato. Sarà necessario lasciare circa 30-40 cm tra una fila e l’altra.

La raccolta del radicchio

Dal periodo della semina a quello della raccolta intercorrono circa 40 giorniCrescendo, le piante di radicchio creano dei cespi, caratteristici e simili a quelli dell’insalata, formati da foglie – la parte commestibile – che si distinguono nella forma e nel colore, verdi, rosse o con striature.

Radicchio Ortofrutta Trevi srl

Possono avere una superficie arrotondata o più allungata, più liscia o leggermente arricciata.

Dunque, il classico radicchio rosso non è l’unica varietà esistente; si distinguono infatti quello:

  • rosso, caratterizzato dai toni del rossi con sfumature tendenti al violaceo; in questa tipologia rientrano quello rosso di Treviso, tipologia ampiamente diffusa, quello Chioggia e Verona;
  • verde, identificato come radicchio ma rientrante nella più ampia definizione di cicoria, poichè è caratterizzato da una colorazione verde; il suo sapore è ancora più amaro e può essere selvatico o di orto;
  • variegato, commistione delle tipologie precedenti, ha delle striature giallognole, ad esempio il radicchio di Castelfranco Veneto.

 

Radicchio Ortofrutta Trevi srlQuali sono le proprietà del radicchio?

Il radicchio, come la maggior parte degli ortaggi, è ricco di acqua e sali minerali; ha, dunque, proprietà disintossicanti, diuretiche e depurative.

Favorisce la regolarità intestinale grazie al buon apporto di fibre. Come molti alimenti, per godere al massimo delle sue proprietà benefiche, è preferibile un consumo fresco, poichè la cottura comporta la perdita di buona parte delle sue sostanze nutritive.

L’alta percentuale di acqua garantisce una forte reidratazione ; è inoltre ricco di antiossidanti e contiene antociani che aiutano a prevenire malattie cardiovascolari e il triptofano, utile nell’insonnia.

Inoltre la presenza di  fitosteroli, garantisce il controllo dei livelli di colesterolo nel sangue.

Ha uno scarso apporto calorico – circa 23 kcal per 100 gr –  (ma anche un basso apporto energetico) e dunque risulta impiegato nelle diete ipocaloriche; inoltre le fibre alimentari contenute al suo interno fanno sì che il suo consumo aumenti il senso di sazietà.

 

Radicchio in cucina

Radicchio Ortofrutta Trevi srlDa ingrediente povero, dato da mangiare agli animali ad ingrediente alla base di prelibate ricette.

Una classica ricetta realizzabile con questo ortaggio è il Risotto al radicchio; la preparazione è molto semplice, vi lasciamo il link per seguirne tutti i passaggi.

Vediamo qualche altra ricetta con il radicchio per non impiegarlo solo come aggiunta alle insalate.

Polpette di radicchioRadicchio Ortofrutta Trevi srl

  • Radicchio 1 cespo;
  • Cipollotto 1;
  • Uovo 1;
  • Parmigiano 1 cucchiaio;
  • Ricotta 125 g;
  • Pangrattato 50 g.;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Olio di oliva q.b.;
  • Olio per friggere.
Per la panatura vi occorreranno 1 uovo e il pangrattato. Iniziamo facendo appassire il cipollotto tritato finemente in un padella con dell’olio. Puliamo e tagliuzziamo il radicchio in listarelle, facendolo cuocere in padella per 10 minuti.

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Uniamolo alla ricotta, aggiungendo anche sale, pepe, uovo e parmigiano; amalgamiamo per bene tutti gli ingredienti.

Formiamo quindi le nostre polpettine, che passeremo prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato; friggiamole facendole rosolare per bene da entrambi i lati. Poi, lasciamole scolare su della carta assorbente. Servitele calde e croccanti.

 

 

Involtini di radicchioRadicchio Ortofrutta Trevi srl

  • Radicchio 10 foglie;
  • Fontina 100 g;
  • Salame ungherese 100 g;
  • Olio extravergine di oliva q.b.;
  • Parmigiano;
  • Pepe.

Sbollentiamo leggermente le foglie di radicchio in acqua bollente e salata per un minuto. Scoliamole ed asciughiamole tamponandole con della carta assorbente. Mettiamo ogni foglia sul nostro piano da lavoro e al di sopra disponiamo una fetta di salame e la fontina.

Arrotoliamo ogni foglia su se stessa; poi disponiamo i nostri involtini su una teglia rivestita da carta da forno. Spolverizziamo con pepe e parmigiano, condiamo con un filo di olio e cuociamo in formo preriscaldato a 180°C per 10 minuti.

 

Radicchio Ortofrutta Trevi srlVol-au-vent al radicchio

 

  • Vol-au-vent 300 g;
  • Scalogno 1;
  • Parmigiano fresco 30 g;
  • Radicchio di Treviso 2 cespi;
  • Tuorlo 1;
  • Panna fresca 1 dl;
  • Aceto balsamico q.b.;
  • Stracchino 120 g;
  • Sale e pepe nero q.b.;
  • Burro 20 g;
  • Speck 4 fette.

Disponiamo i vol-au-vent sulla teglia da forno foderata con la carta; sbattiamo il tuorlo aggiungendo ad esso poche gocce di acqua. Spennelliamolo sui vol-au-vent in modo che in cottura diventino ben dorati e croccanti. Se utilizzate quelli surgelati o da cuocere infornateli il tempo necessario, come indicato.Radicchio Ortofrutta Trevi srl

Intanto cuociamo il radicchio; eliminiamo le foglie più esterne e tagliamolo a listarelle sottili, poi laviamolo e lasciamolo scolare.

Facciamo appassire lo scalogno tritano in una padella con il burro, poi aggiungiamo il radicchio e un pizzico di sale. Continuiamo la cottura. Insaporiamolo con lo speck tagliato a striscioline e qualche goccia di aceto balsamico.

Uniamo in un pentolino lo stracchino e la panna con un pizzico di sale; aggiungiamo il grana. Ora riempiamolo con il radicchio cotto e al di sopra versiamo la crema ottenuta. Completiamo con qualche pezzetto di radicchio lasciato da parte e un po’ di pepe. Possono essere serviti ben caldi, ripassati al forno, oppure tiepidi.

 

Torta salata con radicchio

  • Pasta sfoglia 1 confezione;
  • Radicchio 2 cespi;
  • Scamorza 1;
  • Parmigiano 1 cucchiaio;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Cipolla 1 spicchio;
  • Uova 2;
  • Latte 1 bicchiere;
  • Olio extravergine di oliva q.b.

Laviamo il radicchio, asciughiamolo per bene e tagliamolo in listarelle sottili che facciamo appassire in una padella con olio, sale e cipolle.

Sbattiamo le uova in una ciotola, pepiamo, saliamo aggiungendo anche latte e parmigiano. Tagliamo a pezzetti la scamorza ed aggiungiamola al composto insieme al radicchio. Radicchio Ortofrutta Trevi srl

Foderiamo la teglia con carta da forno e adagiamo al di sopra la sfoglia: versiamo al suo interno tutti gli ingredienti in modo che ricoprano uniformemente tutta la superficie.

Arricciamo lungo i bordi e lasciamo cuocere in forno per circa mezz’ora a 180°.

A vostro gradimento, potete aggiungere sulla superficie della torta salata con radicchio una spolverata di formaggio che creerà una croccante crosticina.

 

 

Vi piace il radicchio? Lo utilizzate a crudo per le vostre insalate oppure cotto, come ingrediente in ricette salate?
Grazie per aver letto questo post. Lasciateci un commento qui sotto, saremo lieti di leggervi.

Presso la Trevi srl troverete al radicchio, un vasto assortimento di prodotti, sempre freschi. Venite a trovarci, cci troviamo a due passi dalla Fontana di Trevi.

Cavolo verza, detto anche “verza”

Con il termine “cavolo” si intende più di una specie appartenente alla famiglia delle Cruciferae; tra di esse compaiono il cavolo broccolo, il cavolo cappuccio, il cavolfiore e il cavolo verza. Quest’ultimo, il cui nome scientifico è Brassica oleracea fa parte, insieme al cavolo cappuccio, della tipologia detta “a foglia”.

 

Cavolo verza Ortofrutta Trevi srlSemina e coltivazione

Il cavolo verza è un ortaggio originario del bacino del Mediterraneo; fu coltivato fin dai tempi più antichi: oltre ad essere utilizzato come alimento, era impiegato anche come rimedio curativo, in particolar modo sotto forma di decotto dalle proprietà terapeutiche.

Di facile coltivazione, può essere presente anche negli orti domestici dei più inesperti.

 

 

Cavolo verza Ortofrutta Trevi srl

Nozioni base per la coltivazione del cavolo verza

Terreno e concimazione. Il cavolo verza è un ortaggio che si adatta ad ogni tipo di terreno; è bene che esso sia fresco e dotato di una buona componente organica.

Se coltivato su un suolo proveniente da una precedente coltura, particolarmente ricca di fertilizzante, può essere sufficiente questa concimazione indiretta.

Se, al contrario, viene impiantato in terreni piuttosto poveri, può essere utilizzato letame animale oppure compost domestico.

Clima. È un ortaggio tipicamente invernale. Si dice che il freddo ne migliori la qualità, purchè non ci si trovi di fronte a gelate prolungate nel tempo.

Grazie alla sua ottima resistenza, infatti, riesce ad essere presente negli orti fino a fine stagione. Per questi motivi può essere coltivato anche nelle nostre regioni settentrionali.

Irrigazione. Dal punto di vista idrico si tratta di una pianta molto esigente; in particolar modo di fronte ad una stagione molto secca, è necessario incrementare l’apporto idrico attraverso un impianto di irrigazione a goccia.

Cavolo verza Ortofrutta Trevi srlRincalzatura. Un’operazione importante da svolgere per il cavolo verza è la rincalzatura: si riporta a mano della terra alla base della pianta. Si può eseguire nella fase del trapianto: è utile per permettere alle radici di ingrossarsi e al fusto di raggiungere maggiore resistenza.

Semina e innesto

Il cavolo prevede la possibilità di innestare le piantine nel terreno; esse possono essere acquistate preventivamente al vivaio oppure essere auto-prodotte tramite semi in semenzaio.

La produzione in seme prevede la formazione della piantina nel giro di 20-30 giorni; quindi, è necessario fare un calcolo in vista della successiva messa a dimora. Per trapiantare un orto intorno a settembre, i semi dovranno esser messi in semenzaio intorno ai primi di agosto, per poter raccogliere verso novembre.

Cavolo verza Ortofrutta Trevi srlLe varietà primaverili hanno un ciclo più breve, dunque, seminando tra gennaio e febbraio, si potrà trapiantare nel mese di marzo e raccogliere già a maggio.

Gli intervalli per la semina e la raccolta possono variare e potremmo scegliere un periodo più tardo per poter raccogliere questo ortaggio ad inverno inoltrato.

La raccolta del cavolo verza

Questa tipologia di cavolo a foglia, è caratterizzato da un classico cespo formato da foglie ruvide e grinzose, raccolte tutt’intorno a formare una palletta dura e compatta.  Potremo raccogliere la verza quando le testa centrale si sarà ben formata e dura.

A seconda della varietà e del momento della semina o impianto potremmo raccogliere il cavolo verza ad inizio inverno e, più comunemente, ad inverno inoltrato.

Cavolo verza Ortofrutta Trevi srl

Tipologie di cavolo verza

La coltivazione più diffusa è quella che si raccoglie in autunno-inverno; numerose sono le varietà, fra le tardive ci sono:

  • Violaceo di Verona
  • Tardivo di Piacenza
  • Verzotto di Asti
  • Invernale comune
  • Verza di Milano

Cavolo verza Ortofrutta Trevi srl

Proprietà benefiche della verza

Il cavolo verza è un ortaggio ricco di sostanze nutritive benefiche; il suo consumo regolare ci permette di acquisire un buon apporto di vitamine (C, B1, B2, PP, A, D2, K e U). Contiene sali minerali come fosforo, calcio, ferro, potassio.

Questi elementi sono fondamentali per rafforzare il nostro sistema immunitario; inoltre ha proprietà analgesiche e antinfiammatorie. Il decotto di cavolo verza o il suo succo sono ottimi per combattere la stipsi.

Gli oli contenuti nelle sue foglie, invece, facevano sì che esse erano applicate a strati sulle zone reumatiche o sulle giunture dolenti con finalità analgesica.

Cavolo verza Ortofrutta Trevi srl

Come cucinare il cavolo verza?

Anche il cavolo verza, se mangiato crudo, gode di ottime proprietà nutritiche che, come sappiamo, tendono a perdersi con la cottura. Questo ortaggio si mangia cotto, poichè la rugosità delle foglie la rendono un pò ostica nell’utilizzarla come insalata. Può essere cotta al vapore o in padella.

Le foglie più esterne e scure vanno eliminate (possono essere impiegate per preparare un brodo di verdure); la palletta di verza acquisterà così una forma più regolare. Tagliata in quattro, la radice centrale va eliminata; poi potete procedere a tagliare sottilmente la verza.

Ovviamente, prima di cucinarlo, il cavolo andrà lavato accuratamente. Vediamo qualche ricetta in cui impiegare la verza.

Cavolo verza Ortofrutta Trevi srl

Bucatini con la verza

  • Cavolo verza 500 g;
  • Acciughe 8 filetti;
  • Pancarrè 2 fette;
  • Aglio 1 spicchio;
  • Sale e aceto q.b.;
  • Pasta 320 g. (per 4 persone);
  • Olio EVO 2dl.

Sciacquiamo leggermente le acciughe eliminando, se presenti, le lische. Facciamo scaldare in una padella un po’ di olio con uno spicchio di aglio tritato e lasciamo fondere leggermente anche le alici.

Uniamo la verza, pulita e tagliata in listarelle, cuocendo per almeno 10 min. e insaporendo con pepe. Cuociamo la pasta in acqua bollente e, una volta scolati al dente, mantechiamola all’interno della padella con il condimento. Tostiamo il pancarrè e sbricioliamolo all’interno della pasta, conferirà un piacevole contrasto alla pasta.

Sformatini di verza e mortadella

  • Cavolo verza 1 cespo;
  • Ricotta 300 g;
  • Uova 1;
  • Mortadella 100 g;
  • Scalogno 1;
  • Burro 20 g;
  • Grana 50 g;
  • Timo 1 cucchiaio;
  • Pepe e sale q.b.;
  • Olio extravergine di oliva q.b.

Puliamo la verza, eliminando le foglie più scure o rovinate; sbollentiamo leggermente le foglie in acqua salata; poi, teniamo da parte quelle esterne e tritiamo quelle più chiare ed interne.

Cavolo verza Ortofrutta Trevi srlFacciamo soffriggere lo scalogno tritato con un po’ di olio e un pizzico di sale, fino a quando non appassirà. Uniamo la verza e lasciamo cuocere a fuoco dolce per circa 10 min. Uniamo ricotta, uovo, mortadella precedentemente tritata, verza stufata, aggiungendo anche sale e pepe.

Imburriamo leggermente gli stampini e foderiamoli con le foglie di verza tenute da parte; riempiamoli con il composto preparato. Spolveriamo con il burro rimasto e il grana.

Potete chiuderli con la restante parte delle foglie oppure lasciarli aperti. Inforniamo a 180° per 20 minuti; una volta cotti serviteli con una spolverata di timo.

Verza in padella

  • Verza 1 kg;
  • Aglio 2 spicchi;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Peperoncino 1;
  • Brodo vegetale;
  • Olio extravergine di oliva 3 cucchiai.

Puliamo la verza, eliminando le foglie più dure e la testa del cespo. Laviamola e tagliamola a striscioline sottili.

Facciamo rosolare due spicchi di aglio in una padella con un po’ di olio, aggiungendo anche del peperoncino. Lasciamo soffriggere leggermente poi aggiungiamo la verza e saliamo.

Uniamo il brodo vegetale direttamente in padella e lasciamo cuocere per almeno un quarto d’ora, mescolando. Non appena il brodo sarà evaporato, aggiungiamo il pepe e serviamo la verza calda.

Verza e patate

  • Verza 600 g;
  • Sale e pepe q.b.;
  • Patate 500 g;
  • Olio Extravergine di Oliva 4 cucchiai.

Puliamo e laviamo la verza, staccando ad essa le foglie e tagliandole sottili. Sbucciamo le patate che ci serviranno e uniamole insieme alla verza tagliata in una pentola con abbondante acqua fredda non salata. Portiamo a bollore e lasciamo cuocere per 40 minuti.

Facciamo appassire due spicchi di aglio con dell’olio; scoliamo e strizziamo la verza. Tagliamo a tocchetti le patate e aggiungiamole al soffritto, insieme alla verza. Lasciamo cuocere per 5 min. mescolando. Salate e pepate secondo i vostri gusti e servite.

 

Vi piace il cavolo verza? O preferite le altre tipologie di cavolo? Grazie per aver letto questo post. Lasciateci un commento qui sotto, saremo lieti di leggervi.

Presso la Trevi srl troverete un ampio assortimento di verza. Veniteci a trovare, vi aspettiamo insieme a tutti i nostri prodotti, sempre freschi. Ci troviamo a due passi dalla Fontana di Trevi.

Cavoletti di Bruxelles

I cavoletti di Bruxelles, il cui nome scientifico è Brassica oleracea var. gemmifera, sono un alimento molto utilizzato nella cucina moderna e quotidiana. Appartengono alla grande famiglia delle Crocifere, piante caratterizzata dal fiore a quattro petali (la stessa di cavoli, broccoli e rucola); sono particolarmente apprezzati per realizzare ricette tipicamente invernali e autunnali.

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srl

Agglomerati di foglie

L’origine della loro coltivazione sembra risalire al XIII secolo; e, come è facile intuire, il loro nome si riferisce a quella che dovrebbe essere la prima zona che, pare, abbia accolto la loro originaria coltivazione, in prossimità della città belga. Tuttavia sono una specie fortemente coltivata anche in Italia.

Quando si acquistano, è bene controllare che non abbiano foglie ingiallite e che siano tutti più o meno della stessa grandezza, in modo che possano cuocere uniformemente.

I cavoletti non sono altro che i germogli ascellari della pianta, ovvero degli agglomerati di foglie a forma globulare che crescono al di sotto delle foglie principali. Sono formati da foglioline l’una sopra all’altra.

La pianta da cui sono prodotti, presenta un fusto che può raggiungere fino a 1 metro di altezza con foglie più o meno rotonde all’apice, rugose e di colore verde.

Il fusto termina con un ciuffo di foglie a palla; lungo di esso si innestano altre foglie con germogli a forma di glomeruli arrotondati (cavolini) che possono raggiungere un numero di 25-30.

La coltivazione dei cavoletti di Bruxelles

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srlIl clima preferibile per la coltivazione è quello mediamente fresco mentre il terreno ideale è solitamente quello più morbido e di medio impasto, arricchito con concimi azotati o organici.

Anche se i cavoletti di Bruxelles possano essere coltivati tutto l’anno, la semina è solitamente compresa tra giugno e ottobre in modo da garantire un buon raccolto dall’inizio dell’autunno fino ai primi mesi dell’inverno.

La coltivazione è estremamente semplice e lineare: una volta piantati i semi, si aspettano un paio di settimane per trapiantare il germoglio nato da essi. Necessitano di acqua soprattutto subito dopo il trapianto e nella prima fase di ingrossamento.

 

La raccolta degli ortaggi

Avviene quando i germogli ascellari raggiungono la grandezza adatta al consumo: in genere un paio di mesi dopo il trapianto definitivo.

Per la manutenzione, si provvede alla rimozione delle erbacce o di altre specie infestanti che possono ostacolare la loro crescita; si possono registrare anche rese di 1-2 kg/mq. 

Questa tipologia di cavoletti sono ortaggi utilizzati soprattutto nella cucina del nord, anche se, grazie alle loro numerose proprietà nutritive si sta diffondendo in tutta Italia. A differenza del cavolfiore, ad esempio, o dei broccoli, i cavoletti sono i germogli e non il fiore della pianta.

Cavoletti Bruxelles Ortofrutta Trevi srlLe proprietà dei cavoletti di Bruxelles

Dal punto di vista nutrizionale essi contengono principalmente acqua, grassi, proteine, zuccheri e fibre alimentari.

Sono ricchi di sali minerali, come calcio, sodio, potassio, fosforo, magnesio, ferro, selenio, rame, manganese e zinco; particolarmente elevato anche l’apporto di vitamine, come A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K e J.

Inoltre contengono folati, beta-carotene, luteina e zeaxantina. Si trovano in essi molti amminoacidi, come cistina, arginina, fenilalanina, lisina, leucina, istidina, metionina, treonina, triptofano e valina.
Grazie a tutte queste sostanze nutritive, i cavoletti agiscono positivamente nella prevenzione tumorale offrendo al nostro organismo ottimi benefici.

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srlIl loro consumo contribuisce al corretto funzionamento delle proprietà diuretiche e antinfiammatorie; abbassano il colesterolo e, inoltre, hanno uno scarso apporto calorico, ponendosi come un ottimo ingrediente da inserire nella nostra dieta.

I cavoletti di Bruxelles sono ricchi di antiossidanti, importanti elementi in grado di contrastare l’attività dei radicali liberi.  Le uniche controindicazioni possono essere i problemi digestivi e la  flatulenza.

 

Dall’orto alla cucina: cavoletti in padella con pancetta

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srl

Cuocere i cavoli in padella dopo una leggera sbollentata è sicuramente il modo più veloce per prepararli. L’aggiunta di pancetta conferirà loro un gusto più deciso. Ecco cosa ci serve:

  • q.b.

Tagliamo i cavoletti a metà per la loro lunghezza e riponiamoli in una pentola, ricoperti di acqua. Aggiungiamo 2 cucchiai di olio, sale e facciamo bollire; dopo un paio di minuti scoliamoli.

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srl

Tagliamo la pancetta a listarelle sottili e facciamola rosolare qualche minuto in una casseruola con 3 cucchiai di olio; uniamo la cipolla e pezzi e proseguiamo fino a quando non imbiondirà, dopo circa 3-4 minuti.

Unite il prezzemolo tritato, una presa di paprica dolce (nelle dosi che preferite), i cavoletti e l’acqua necessaria a coprire a filo e proseguite la cottura a fiamma vivace fino a quando il liquido non sarà evaporato per circa un quarto d’ora. Servite ben caldi!

 

Barchette di brisèe con cavoletti

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srlCavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srl

  • Sale e pepe q.b.;

Ecco un simpatico secondo piatto in cui possiamo utilizzare questo ortaggio come farcitura: il risultato è garantito! Le barchette possono essere utilizzate anche come antipasto.

Puliamo e laviamo i cavoletti; lessiamoli in acqua bollente, un po’ salata poi scoliamoli e facciamoli raffreddare. Sminuzziamoli e amalgamiamoli con le uova sbattute, aggiungendo anche sale e pepe. Togliete la parte interna nera alle code di gambero; imburrate e infarinare gli stampini e riempiteli con la pasta brisèe.

Riempite le barchette con il composto preparato; guarnite ogni stampino con una coda di gambero e infornate per circa un quarto d’ora a 180°. Sfornate e servite.

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srlCavoletti gratinati

In questa ricetta i cavoletti si trasformano in qualcosa di appetitoso a cui è impossibile resistere: anche i bambini non potranno farne a meno. Ecco cosa ci servirà:

  • Cavoletti di Bruxelles 700 g;
  • Burro 50 g;
  • Pancetta tesa 100 g;
  • Formaggio Emmenthal 100 g.;
  • Besciamella 500 g;
  • Olio Extravergine di Oliva 2 cucchiai;
  • Sale e pepe q.b.

Lessiamo i cavoletti in acqua salata per 10 minuti, scolateli e teneteli da parte. Per preparare la besciamella è necessario far fondere il burro e aggiungete la farina.

Poi unite il latte poco alla volta onde evitare la formazione di grumi. Dovrete ottenere un composto non troppo liquido che si addenserà del tutto durante la cottura in forno.

Non appena la besciamella si sarà addensata (anche secondo i vostri gusti) salatela e aggiungete della noce moscata a piacere.

Cavoletti di Bruxelles Ortofrutta Trevi srl

Intanto tagliate la pancetta a listarelle e fatela rosolare in padella;  aggiungete, successivamente, anche i cavoletti di Bruxelles e fateli saltare per pochi minuti. Infine imburrate una pirofila e trasferite al suo interno i cavoletti con la pancetta.

Grattugiate l’emmental all’interno della besciamella e mescolate in modo che si sciolga. Tagliate il formaggio rimasto a dadini e distribuitelo sui cavoletti; versate, quindi, la besciamella coprendo tutti gli ingredienti.

Infornate la pirofila a 180°C per 15 minuti. Quando i cavoletti saranno ben gratinati in superficie, sfornate e fate riposare poi servite.

Vi piacciono i cavoletti di Bruxelles? Come siete soliti mangiarli? Li utilizzate soprattutto come contorno oppure per realizzare condimenti per primi piatti? Grazie per aver letto questo post. Lasciateci un commento qui sotto, saremo lieti di leggervi.

Presso la Trevi srl troverete un ampio assortimento di ortaggi appartenenti alla famiglia dei cavoli. Veniteci a trovare, vi aspettiamo insieme a tutti i nostri prodotti, sempre freschi. Ci troviamo a due passi dalla Fontana di Trevi.

Spinaci, semplici e resistenti

Gli spinaci sono una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, la stessa delle bietole. Il suo nome scientifico è Spinacia oleracea e, all’interno di questa specie esistono molte varietà.
Indissolubilmente legati al mito di Braccio di Ferro, sono qualificati, grazie a questo, come alimento dalle proprietà particolarmente rigeneranti. Sono un ortaggio dalla presenza importante sulle tavole degli italiani.

Spinaci Ortofrutta Trevi srl RomaCome coltivare gli spinaci

La loro coltivazione venne importata nel nostro paese dagli Arabi, sin dal lontano XIII secolo. Questo ortaggio cresce abbastanza rapidamente e può essere seminato tanto in vaso che direttamente nel terreno.

Non richiede cure particolari; è importante però, prima di procedere nella semina, scegliere un terreno col ph giusto – preferibile 6.5 o leggermente superiore – evitando di utilizzare concimi a base nitrica, dal momento che potrebbero accumularsi nelle foglie e renderli leggermente tossici.

Spinaci Ortofrutta Trevi srl RomaSolitamente si preferisce collocare le piantine in zone ombreggiate; il terreno deve essere ben lavorato al fine di drenarne l’acqua in eccesso.

Le piante coltivate nel terreno possono essere seminate in file distanti circa 30 cm l’una dall’altra e le piantine possono distare 15 cm tra loro.

I semi devono essere collocati ad una distanza di circa 5 cm, ad una profondità di 1 cm circa, per poi diradare le piante una volta che saranno spuntate.

La pianta è particolarmente resistente; sono ortaggi che si prestano ad essere seminati tutto l’anno, ma il periodo di semina più intensivo è quello primaverile, marzo, aprile e, successivamente, settembre per poterli gustare in autunno.

La raccolta degli spinaci

La loro crescita è veloce e il raccolto deve essere effettuato relativamente presto, prima della fioritura, altrimenti le foglie, che sono la parte commestibile, iniziano ad indurirsi.

Spinaci Ortofrutta Trevi srl RomaQuest’ultime possono essere mangiate in qualsiasi momento: quelle più giovani sono più tenere e possono essere mangiate anche crude ad insalata; quelle più grandi è preferibile mangiarle cotte.

La raccolta delle singole foglie è fortemente consigliata soprattutto in caso di coltivazione in vaso. La pianta così ha modo di sviluppare foglie più piccole e originarne altre.

Si preferisce procedere alla raccolta in una giornata completamente asciutta, quando sia la pianta che il terreno sono asciutti. Laddove raccogliate l’intera pianta, utilizzate un coltello, recidendo la rosetta delle foglie ad una profondità di circa 2 cm così potranno nascere nuove foglioline.

Spinaci Ortofrutta Trevi srl Roma

Le proprietà nutritive

Gli spinaci sono un alimento ricco di ferro e di vitamine; hanno proprietà antiossidanti e, essendo ricchi di fibre, regolano la peristalsi e la funzione dell’intestino.

La presenza dell’acido ossalico e dei suoi derivati, rendono però alcune delle proprietà principali di questi ortaggi difficilmente assimilabili ma queste sostanze possono essere disattivate dalla cottura o aggiungendo succo di limone per condirli.

Spinaci Ortofrutta Trevi srl Roma

La clorofilla di cui sono ricchissimi aiuta ad assorbire ferro; attenzione però a chi soffre di osteoporosi oppure è reduce da una frattura ossea che deve calcificarsi.

Se mangiati troppo frequentemente, possono infatti limitare l’assorbimento del calcio da parte del nostro organismo, quindi in questi casi è bene consumarli con moderazione o farsi seguire da un nutrizionista.

Alcuni altri effetti collaterali registrati sono relativi all’accumulo di calcoli renali, derivati principalmente dall’assimilazione dell’ossalato di calcio, quindi le persone predisposte alla formazione di queste calcificazioni dovrebbero consumarne in quantità moderate.

In 100 grammi di spinaci, che hanno un totale di sole 23 Kcal, coesistono una grossa componente d’acqua (90%), le proteine al 3,5%, 558 mg di potassio e 2,9 mg di ferro.

Il potere antiossidante è garantito dalla presenza delle vitamine E e K. Sono alleati del cuore e della vista e svolgono una importante funzione regolatrice del funzionamento intestinale.

Il mito del braccio di ferro (Popeye) relativo alla credenza che gli spinaci fossero una fonte importante di ferro è, in realtà, legato ad un errore di trascrizione nelle primissime tabelle nutrizionali (uno zero in più!). Il ferro è sì contenuto ad alte percentuali ma rimane pressochè inutilizzato a causa della forma chimica e della presenza di ossalati e derivati.

Spinaci Ortofrutta Trevi srl RomaIdee culinarie

Gli spinaci sono da sempre l’ingrediente perfetto da abbinare con ricotta o altro formaggio morbido, per realizzare appetitosi ripieni: dalle torte rustiche ai cannelloni, dalle sfoglie alle crepes.

Realizzare questo ripieno è davvero facile: basterà lessarli leggermente ed unire gli ingredienti, aggiustare un po’ di sale ed il gioco è fatto!

Spinaci Ortofrutta Trevi srl Roma

Pesto di spinaci

Una volta che realizzerete questo pesto, può essere utilizzato come preferite: non solo come condimento per la pasta ma anche ripieno per lasagne, come crema da spalmare su pane o per insaporire la carne o il pesce.

La sua preparazione è davvero semplice.

  • Spinaci 200 g
  • Grana 30 g.
  • Mandorle 30 g
  • Aglio 1 spicchio
  • Sale q.b.Spinaci Ortofrutta Trevi srl Roma
  • Olio Evo 50 ml
  • Basilico q.b.

Lavate gli ortaggi e cuoceteli a vapore per un paio di minuti, in modo da preservare le loro caratteristiche nutritive. Metteteli in una ciotola insieme alle mandorle pelate, allo spicchio d’aglio al formaggio  grattugiato, a qualche foglia di basilico, al sale e all’olio. Infine, mixate il tutto mano a mano che versate l’olio a filo: otterrete una crema omogenea che non dovrà risultare troppo liquida.

Spinaci al burro

  • Spinaci freschi puliti 500 g.
  • Aglio 1 spicchio

  • Burro 25 g.
  • Parmigiano grattugiato 25 g.
  • Sale q.b.
  • Parmigiano in scaglie 10 g

Cuocete gli spinaci a vapore per 5 minuti circa.  Poi sciogliete il burro in una padella antiaderente, facendo dorare al suo interno uno spicchio d’aglio. Aggiungete gli spinaci e lasciate insaporire per qualche minuto, aggiustando di sale. Unite il parmigiano grattugiato e mescolate; cospargete con le scaglie e servite i vostri spinaci.

Frittata di spinaci Spinaci Ortofrutta Trevi srl Roma

Un altro piatto classico ma pratico e veloce da realizzare è la frittata con spinaci. Per 4 persone ci serviranno:

  • Uova 4
  • Spinaci 250 g.
  • Parmigiano 25 g.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
 Puliamo gli spinaci e cuociamoli al vapore un paio di minuti, avendo cura poi di strizzarli e tritarli grossolanamente con un coltello. Apriamo le uova in una ciotola, sbattiamole e aggiungiamo sale, pepe e parmigiano. Uniamo anche gli spinaci ed amalgamiamo per bene. Trasferiamo questo composto in una teglia imburrata; cospargiamo l’intera superficie di formaggio e inforniamo in forno statico a 180° per 25 minuti. Tagliatela a spicchi o cubetti e servite la vostra frittata.
Infine, vi lasciamo il link per curiosare il procedimento per realizzare una centrifuga di spinaci.

 

Nel vostro orto avete gli spinaci? Come siete soliti mangiarli? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre ad un ampio assortimento di legumi, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

Tutto ciò che c’è da sapere sui broccoli

I broccoli sono degli ortaggi appartenenti alla famiglia delle Brasica Oleracea di cui fanno parte molte tipologie tra cui il cavolo cappuccio, il cavolo verza, il cavolfiore e il cavolo nero. Il broccolo si contraddistingue dalle altre in quanto ad essere consumate non sono le foglie bensì le infiorescenze non ancora mature durante tutto il periodo della raccolta e si mantengono di colore verde e hanno un sapore molto deciso.

Broccoli Ortofrutta Trevi srl Roma

Coltivazione dei broccoli

Il broccolo viene coltivato nel nostro Paese soprattutto nella fascia mediterranea. Si tratta di un ortaggio prettamente autunnale che viene seminato dopo la raccolta degli ortaggi estivi.

Non è esigente per quanto riguarda la caratteristiche del terreno ma teme il ristagno di acqua; per questo motivo è opportuno predisporre l’impianto ad una buona profondità. In caso, invece, di zone soggette a costante pioggia è opportuno realizzare un sistema che permetta lo scolo dell’acqua mediante appositi canali.

Broccoli Ortofrutta Trevi srl Roma

Inizialmente il miglior metodo di piantagione è quello di seminare in polistiroli alveolati: dopo la fuoriuscita della piantina è possibile trapiantarla nel terreno.

Il periodo migliore per procedere con queste operazioni è quello estivo, poiché la pianta del broccolo necessita di calore per poter germinare.

Dopo circa un mese potrete togliere la piantina dal polistirolo e trapiantarla nel terreno precedentemente preparato. Di norma dovrete distanziare una pianta dall’altra almeno 60-70 cm.

Per permettere la buona crescita delle vostre piante è bene ricordare le varie tecniche per la perfetta coltivazione del vostro orto: la sarchiatura, utilizzata per evitare la crescita di erbe che infestanti; il rincalzo, tecnica usata per proteggere a fondo il colletto della pianta durante al fase della crescita.

Broccoli Ortofrutta Trevi srl RomaRaccolta dei broccoli

La pianta dei broccoli necessita di acqua in modo costante e frequente, in particolar modo nei lunghi periodi di siccità. Ancora prima che si schiudano i fiori è prevista la fase della raccolta delle infiorescenze (i broccoli, appunto): esse presentano uno strato piuttosto sodo.

Dopo una prima raccolta, se le condizioni atmosferiche lo permettono, la pianta del broccolo può formare ulteriori infiorescenze e garantire raccolte successive. Questo accade dal periodo che va da ottobre fino alla fine dell’anno.

 Broccoli Ortofrutta Trevi srl RomaI broccoli fanno bene?

Recenti studi hanno dimostrato che il consumo di questo ortaggio potrebbe aiutare a prevenire il cancro alla prostata, al seno e al colon retto; queste proprietà benefiche di devono principalmente alla presenza di due elementi fondamentali che sono i fitonutrienti e il sulforafano.
Ma il broccolo è un ortaggio che presenta anche altri effetti benefici e per tal motivo è vivamente consigliato il suo consumo regolare.

Come molte altre verdure rinforzano il sistema immunitario poichè abbassano il livello di acidità nel nostro corpo garantendo anche una maggiore tonicità muscolare.

I broccoli, come tutti i vegetali, combattono la ritenzione idrica; al loro interno sono presenti fitonutrienti come la glucorafanina, la gluconasturtina e la glucobrassicina, che aiutano l’organismo a disintossicarsi e ad eliminare tossine accumulate.

Ricchi di antiossidanti, come la vitamina C e il beta carotene,  garantiscono un’inibizione a livello dei radicali liberi favorendone cosi la diminuzione, permettono di prevenire eventuali problemi legati alla pelle come l’invecchiamento precoce.Broccoli Ortofrutta Trevi srl Roma

Tra le sostanze nutritive presenti al loro interno, i broccoli sono ricchi di vitamina B2 che aiuta a combattere le problematiche oculari.

Abbondanti anche di fibre e con poche calorie, sono ampiamente consigliati nella dieta delle persone diabetiche; i broccoli sono ottimi alleati nella ricerca dell’equilibrio del colesterolo, evitando la formazione di placche a livello delle arterie, con ottimi benefici per l’apparato cardiovascolare.

Non meno importante è la presenza nei broccoli di calcio, elemento estremamente importante per tutti ma soprattutto per coloro che hanno problemi legati alle ossa.

Broccoli Ortofrutta Trevi srl Roma

I broccoli in cucina

Anche il broccolo, come ogni verdura, affinchè mantenga inalterate le sue proprietà nutritive, necessita di una cottura piuttosto veloce e preferibilmente a vapore. Una volta lessato, può essere mangiato così, condito con olio e sale oppure ripassato in padella e, nel caso avanzasse, potrete utilizzarlo per minestroni.

Orecchiette con i broccoli

Sono una tipica ricetta pugliese; veramente facile da realizzare, con cui potete unire il mangiar sano al gusto, cosa che non guasta mai.

Broccoli Ortofrutta Trevi srl Roma

Per 2 persone vi occorreranno:

  • Orecchiette, 200 g.;
  • Broccoli, 400 g.;
  • Olio extravergine d’oliva q.b.;
  • Aglio 1 spicchio;
  • Sale q.b.;
  • Peperoncino q.b.;
  • Acciughe 4.

Pulite e lavate i broccoli. Lessateli pochi minuti in acqua salata, mettendoli poi da parte conservando l’acqua di cottura.

Tagliateli a pezzetti, poi ripassateli in padella con dell’olio, aglio e peperoncino. Aggiungente anche i filetti di acciughe. Cuocete le orecchiette nell’acqua in cui avete cotto i broccoli e, non appena saranno cotte, trasferitele insieme ai broccoli e mantecate.

Qualora risultasse troppo asciutta, aggiungete un po’ di acqua di cottura. Una volta cotte aggiungete formaggio grattugiato e mescolate. Ecco a voi una ricetta tutta pugliese!

Broccoli Ortofrutta Trevi srl Roma

Broccoli gratinati

Una ricetta davvero appetitosa che ha come unico (quasi) ingrediente i broccoli! Vi serviranno:

  • Broccoli 600g.;
  • Parmigiano reggiano 50 g.;
  • Pepe nero q.b.;

Per realizzare la besciamella, invece:

  • Latte (con o senza lattosio) 500 g.;
  • Farina 00 40 g.;
  • Burro (con o senza lattosio) 50 g.;
  • Noce moscata q.b.;
  • Sale q.b.

Broccoli Ortofrutta Trevi srl Roma

Tagliate dai broccoli interi le cimette; lavatele e lessatele in acqua salata per 3-4 minuti; fateli raffreddare. Intanto prepariamo la besciamella; mettete sul fuoco una pentola con latte e fate bollire. A parte, sciogliete dolcemente il burro. Una volta sciolto, versate a pioggia la farina, mescolando bene per non far formare grumi. Aromatizzate con noce moscata e aggiungete un pizzico di sale. Lentamente unite il latte; proseguire con la cottura per 5-6 minuti, mescolando con la frusta fino a ottenere un composto denso. Sistemate in un tegame da forno i broccoli, adagiandoli su uno strato di besciamella e poi ricopriteli con la stessa. Cospargete di parmigiano, pepe e cuocete in forno con grill a 200°, fino a quando la superficie non si sarà dorata.

Fagottini ai broccoliBroccoli Ortofrutta Trevi srl Roma

Per realizzare il ripieno di queste delizie vi occorrono:

  • Broccoli 200 g.;
  • Patate 120 g.;
  • Ricotta 200 g.;
  • Salsiccia 200 g.;
  • Tuorlo 1;
  • Sale q.b.;
  • Burro 30 g.

Pulite tutti gli ingredienti; lessate broccoli e patate separatamente e tagliatele a pezzetti. In una padella con un po’ di burro aggiungete la salsiccia sbriciolata e fatela rosolare per bene.

Aggiungete un po’ di pepe alla ricotta; ripassate in padella i broccoli con la salsiccia, aggiungete anche le patate; unite la ricotta e amalgamate il tutto per bene.

Ecco fatto; ora potete utilizzare questo condimento per riempire sfoglie oppure conchiglioni di pasta che condirete a vostro piacimento e ripasserete in forno.

Potete trovare tante altre ricette con i broccoli qui.

 

Vi piacciono i broccoli? Come siete soliti mangiarli? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre ai broccoli trattati in questo post, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.

Legumi: piselli, fagioli, ceci, fave, lenticchie

Chiamiamo legumi quei semi commestibili che si formano all’interno di un baccello, da piante appartenenti alla famiglia delle Leguminose. Sono conosciuti e consumati dall’uomo sin dai tempi più antichi; usati come alimento già 20 mila anni fa, si rintracciano semi fossili di lenticchie e piselli risalenti a 5 mila anni fa.

Legumi Ortofrutta Trevi srl RomaI legumi nella storia

Da sempre i legumi svolgono un ruolo importante nell’alimentazione dell’uomo, nutrendoci da sempre; compaiono all’interno di disegni nelle tombe di ricchi Egizi e sono menzionati anche nell’Iliade di Omero e tra le pagine dell’Antico Testamento.

In epoca medievale, i legumi erano considerati un piatto povero ed erano consumati soprattutto dalle classi più umili; in virtù di questo divennero uno dei simboli dell’alimentazione monastica, in contrapposizione al tipo di alimentazione, ricco di carne, dei ceti più abbienti.

Legumi Ortofrutta Trevi srl RomaColtivazione dei legumi

I legumi sono ortaggi che possono risultare preziosi per chi ha l’abitudine di coltivare l’orto. La loro semina, infatti, consente di arricchire la terra principalmente di azoto, in modo del tutto naturale. Infatti, microrganismi batterici azoto-fissatori si insediano sulle loro radici e procurano azoto alle piante, fissandolo dall’atmosfera e in uno scambio con esse di zuccheri fotosintetizzati, necessari ai loro processi vitali.

Dalle poche esigenze, le leguminose hanno bisogno di molto sole e la giusta areazione permette loro di crescere evitando l’insorgere di malattie fungine.

Legumi Ortofrutta Trevi srl RomaSi adattano bene a condizioni pedo-climatiche con piovosità ridotta in quanto, se seminate in autunno o fine inverno, svolgono il loro ciclo di crescita nel periodo con maggiore piovosità; mentre, le piante messe a dimora in primavera danno i loro frutti in estate, sfuggendo così anche in questo caso all’eccessiva siccità.

Le varietà rampicanti, come i piselli, hanno bisogno di tutori nella loro crescita, inserendo le tradizionali canne quando vengono messe a dimora.

Esistono numerose varietà di legumi, diffuse in quasi tutti i paesi del mondo; si consumano generalmente secchi e possono essere utilizzati anche freschi, nella stagione in cui sono raccolti.

Vediamo le principali caratteristiche dei legumi che consumiamo più frequentemente.

Legumi Ortofrutta Trevi srl Roma

Fave

Quelle più giovani e tenere si mangiano anche crude; secche o fresche, le fave hanno un apporto calorico limitato ma sono molto nutrienti. Al loro interno troviamo L-dopa, un amminoacido che sembra contribuisca ad alzare la dopamina del nostro cervello, regolando l’umore. Presenti anche fitoestrogeni, ormoni vegetali con importanti azioni preventive contro tumori femminili e malattie cardiovascolari. Ricca di fibre è la loro buccia che, tuttavia, potrebbe risultare pesante in fase digestiva ma sbollentare le fave prima della loro cottura aiuta a renderle più morbide e digeribili.

LenticchieLegumi Ortofrutta Trevi srl Roma

Anche le lenticchie contengono fitoestrogeni, in particolare i lignani, utili a rafforzare il sistema immunitario. Ricche di sali minerali e soprattutto di proteine come tutti i legumi, aiutano ad abbassare il colesterolo cattivo. Risultano molto digeribili e la presenza di flavonoidi le rende ottime nella prevenzione dei tumori.

 

PiselliLegumi Ortofrutta Trevi srl Roma

Tra i legumi più apprezzati ci sono i piselli; meno calorici rispetto ad altri legumi e facilmente digeribili; grazie alla minor presenza di amido, possono essere tranquillamente mangiati anche da chi soffre di colite. Ricchi di ferro, calcio, potassio, fosforo e vitamine, i piselli contengono isoflavoni, che svolgono un’azione preventiva per l’osteoporosi e le malattie cardiovascolari.

Fagioli

I fagioli sono ricchi di calcio e tra i legumi sono quelli più ricchi di fibre, soprattutto la varietà nera e quella “lima”.

Possono essere utilizzati freschi o secchi, è bene consumarli in associazione a riso o pasta integrali così da assimilarne i nutrienti. I fagioli rossi hanno un alto contenuto di ferro e contribuiscono a mantenere sotto controllo la pressione.

Ceci

I ceci sono i legumi più energetici e nutrienti, contengono circa il 6% di grassi e il 55% di carboidrati. Contengono magnesio, folati e vitamine, soprattutto del gruppo B. Permettono di ridurre l’omocisteina, amminoacido che, se presente in dosi eccessive nel sangue, aumenta il rischio di ictus e infarto. Un loro consumo regolare contribuisce a

ridurre il livello di colesterolo cattivo (LDL) e trigliceridi nel sangue, cause, solitamente, dell’insorgere di patologie cardiovascolari. Il consumo di ceci in Italia è limitato, mente nel mondo è il terzo legume più utilizzato.

Mangiare i legumi secchiLegumi Ortofrutta Trevi srl Roma

I legumi vengono consumati tutto l’anno, secchi. Prima della cottura devono essere mesi a mollo per 12-24 ore. Questo abbrevia i tempi di cottura e rende i semi dei legumi maggiormente carichi di nutrienti; cambiando ad essi più volte l’acqua e cuocendoli (non utilizzare mai l’acqua di ammollo per la cottura) si contribuisce all’eliminazione dei “fattori anti nutrizionali”. Queste operazioni eliminano i fattori ostacolanti all’azione di un enzima, la tripsina, che serve per digerire le proteine e inoltre eliminano la presenza di composti che, combinandosi con i nostri globuli rossi, potrebbero causare problemi circolatori.

Un alimento di eccellenza

La caratteristica principale dei legumi è che sono un’ottima fonte di proteine; allo stato secco ne contengono una quantità che va dal 20 al 40%; una percentuale superiore rispetto ad altri semi e molto vicina a quella dei prodotti animali.

Rilevanti anche le quantità di ferro, potassio e magnesio; le vitamine presenti sono soprattutto quelle del gruppo B (B1 e B2), che svolgono un ruolo fondamentale per il benessere dei nostri occhi, pelle e sistema nervoso.

Legumi Ortofrutta Trevi srl RomaContengono pochi grassi (2-4%) e possiedono un’elevata percentuale di fibre alimentari, insolubili (come la cellulosa della loro buccia) che possono risultare utili per regolamentare le funzioni intestinali, sia fibre solubili, che permettono di controllare il livello di glucosio e colesterolo nel sangue.

Tra i vegetali sono la fonte di energia più elevata, poiché allo stato secco i carboidrati, in particolar modo gli amidi sono circa il 50% del loro peso.

Appare discreta anche la quantità di sali minerali al loro interno, come ferro, calcio (presente però in una forma non del tutto disponibile per l’assorbimento nell’organismo), potassio, fosforo e magnesio. Definito il cibo “anticolesterolo” poichè i legumi contengono saponine, una famiglia di sostanze in grado di evitare l’assimilazione del LDL cattivo, riducendo il suo contenuto nel sangue.

Legumi Ortofrutta Trevi srl Roma

Ad alcuni soggetti le fave causano manifestazioni allergiche; è bene non associare i piselli e le lenticchie con alimenti ad alto contenuto di purine, come la carne. Al contrario molte usanze antiche associano i legumi alla pasta; questo abbinamento è in realtà molto appropriato poichè sappiamo che le proteine all’interno dei legumi contengono lisina, che compare tra gli amminoacidi essenziali. Al contrario risultano carenti di cisteina e metionina, contenute soprattutto nei cereali. Dunque, l’abbinamento si trasforma in un contenuto equilibrato e completo di questi elementi, a formare quelli che sono definiti “piatti unici”.

Legumi Ortofrutta Trevi srl RomaIl gonfiore da legumi?

Molti di noi avvertiamo, in seguito alla loro assunzione, un leggero gonfiore e ci sembra di avere difficoltà di digestione. Questo è dovuto all’assenza di enzimi specifici, che non attaccando gli zuccheri della buccia, permettono che la comune flora batterica si nutra di essi; con la conseguente produzione di gas.

Un tentativo di rimedio al gonfiore causato dai legumi e abituare il nostro intestino gradualmente al loro consumo, è quello di aggiungere semi di finocchio e alloro all’acqua di cottura. Generalmente si consiglia anche un pizzico di bicarbonato, ma sembra che questo renda instabili le proprietà contenute nei legumi. Un altro accorgimento è quello di aggiungere il sale a fine cottura per evitare l’indurimento della buccia esterna.Legumi Ortofrutta Trevi srl Roma

Con i legumi il pieno di proteine vegetali

Le proteine vegetali dovrebbero essere preferite a quelle animali sia perchè saziano di più, sia perchè sono meno caloriche; la presenza di fibra al loro interno regola i livelli di colesterolo e glucosio nonchè coadiuva la funzione intestinale. I legumi contengono proteine in quantità pari se non addirittura superiore a quelle della carne.

Tuttavia, come abbiamo già accennato, esse non soddisfano il fabbisogno giornaliero poichè non contengono al loro interno gli amminoacidi essenziali; a differenza della carne, dunque, vanno integrate con i cereali. Quando vengono smaltite dal nostro organismo, producono meno prodotti di scarto, alleggerendo il lavoro dei reni; anche in questo sono da preferire a quelle di origine animale.

Legumi Ortofrutta Trevi srl RomaUn consumo abituale maggiore di proteine vegetali rispetto a quelle animali, è correlato ad una minore incidenza di tumori e patologie cardiovascolari. I loro principi nutritivi non hanno nulla da invidiare ai cibi di origine animale in merito a fibre, fitonutrienti, ferro e sali minerali. Andrebbero sempre consumati in associazione ai cereali in modo da beneficiare dell’assorbimento dei loro nutrienti poichè così facendo si assorbono tutti gli 8 aminoacidi essenziali.

Come cucinare i legumi?

egumi Ortofrutta Trevi srl Roma

Zuppe e minestre sono il modo tradizionale di consumare i legumi. Ma moltissime sono le ricette che possiamo realizzare con essi.

Hummus ai ceci

Tipica del Medio Oriente, questo piatto è entrato nelle nostre abitudini alimentari; ecco cosa ci serve per la sua preparazione:

  • Ceci precotti 600 g;
  • Semi di sesamo 100 g;
  • Acqua calda 150 g;
  • Succo di limone 135 g;
  • Paprika 1 cucchiaino;
  • Sale fino, pepe nero q.b.;
  • Prezzemolo 1 ciuffo;
  • Aglio 1 spicchio.

Legumi Ortofrutta Trevi srl Roma

Sbucciamo uno spicchio di aglio e tritiamolo finemente; facciamo lo stesso anche con il prezzemolo. In questa ricetta utilizzeremo la tahina già pronta, reperibile in commercio. Versiamo i semi di sesamo in una padella e tostiamoli per 2-3 min.

Prepariamo la tahina; facciamo tostare in una padella antiaderente i semi di sesamo, per 2-3 minuti. In questo caso utilizzeremo un mixer che tutti molto probabilmente abbiamo a disposizione a casa. Pestate (mixate) i semi, e aggiungete un filo di olio di sesamo solo dopo qualche istante; unite anche l’acqua calda e un pizzico di sale. Poi scolate l’acqua di conservazione dei ceci ed uniteli. Continuate a mescolare. Aggiungete anche il succo di mezzo limone, l’aglio, il prezzemolo, salate e pepate. Se volete potete aromatizzare con paprika, basilico o prezzemolo.

Legumi Ortofrutta Trevi srl Roma

Oltre al classico spezzatino con i piselli e allo spezzatino di maiale con i fagioli borlotto, vi proponiamo un’insolita crema di lenticchie.

Vi serviranno:

  • Lenticchie (300g);
  • Patate 3;
  • Carote 2;
  • Cipolle 2;
  • Sedato 2 coste;
  • Prezzemolo q.b.;
  • Pane raffermo 4 fette;
  • Sale e Olio Extravergine di Oliva q.b.;
  • Parmigiano grattugiato q.b.

Legumi Ortofrutta Trevi srl Roma

Lavate le lenticchie e tenetele a mollo in acqua per almeno 8 ore. Lavate e tagliate a dadini le verdure; unitele in una pentola insieme alle lenticchie e a un litro e mezzo di acqua. Fate cuocere per 2 ore a fuoco medio. Terminata la cottura, procedete con il passaverdure a spremere questa. Se risulta troppo liquida, fatela restringere mettendola nuovamente sul fuoco per qualche minuto. Servite calda con un filo di olio a crudo e, se volete, il parmigiano. Ottima anche con dei crostini di pane.

 

Conoscevate tutte le proprietà benefiche dei legumi? Come siete soliti mangiarli? Qual è il vostro preferito? Grazie per aver letto questo post, lasciaci un commento qui sotto, è sempre ben accetto.

Vieni a trovarci, oltre ad un ampio assortimento di legumi, troverai tantissimi prodotti, sempre freschi. Ci troviamo al centro di Roma, a poca distanza dalla splendida Fontana di Trevi. Se hai domande, contattaci pure, saremo lieti di risponderti.